sabato 8 aprile 2017

Quei silenzi clamorosi...



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Tanta è la loquacità vaticana, quando si tratta di ambiente e immigrazione, quanta è la laconicità, quando sono in ballo valori forti.
Davanti agli attentati islamici, Bergoglio ha solo parole di stampo indifferentista. L’Islam è per lui “religione di pace” e poco importano i fatti e le dichiarazioni di decine e decine di pontefici precedenti. Se Poi Samir K. Shamir, consulente per l’Islam di Benedetto XVI, dice che Bergoglio si sbaglia, e non conosce l’Islam, la sua voce viene zittita o attutita prontamente.
Sui principi non negoziabili lo stesso. Sono giorni decisivi per il disegno di legge sull’eutanasia in Italia, ma Bergoglio tace,
come ha taciuto davanti allo sdoganamento dell’utero in affitto, nei giorni passati.
Vale la pena ricordare quanto scrive Massimo Gandolfini, nel suo “L’Italia del family day“, alla domanda “Ma papa Bergoglio ha mai parlato di voi pubblicamente?”: “No, mai. Non lo ha fatto neppure all’Angelus domenicale all’indomani del raduno del Circo Massimo…“.
Non c’è bisogno di aggiungere altro: se Bergoglio non è riuscito a vedere un milione di cittadini in piazza, per due volte di seguito, il perchè è semplice.
Quel popolo non gli piace. Inevitabile ricordare che nel 2007, in occasione del primo Family day, Benedetto si schierò apertamente, e parlò.
Allora il mondo cattolico era unito. Oggi è diviso, come non mai.
Antonio Righi