ANNUNCIO DI QUARESIMA
Roma – Seminario Redemptoris Mater
31 gennaio 2024
Kiko:
Buona sera a tutti, buona sera. Alla battaglia! Saluto tutti.
Coraggio, che la vita è un passaggio! Preghiamo
− Preghiera iniziale (Kiko)
Grazie Signore per la tua bontà, misericordia e amore, per questo incontro:
aiutaci Tu, manda il tuo Santo Spirito che dia testimonianza al nostro spirito
della Tua presenza, del Tuo amore e della Tua volontà che vuoi che compiamo
tutti. A Te la gloria per i secoli dei secoli. Amen.
Coraggio, sedetevi.
Sapete che sabato scorso Papa Francesco ci ha ricevuto in udienza privata.
L'incontro è stato bellissimo, ci ha accolto con tanto amore ed era molto contento.
Volevamo informarlo della Convivenza Mondiale degli Itineranti che abbiamo
appena concluso a Porto San Giorgio con i responsabili delle 136 nazioni in cui è
presente il Cammino Neocatecumenale e i formatori dei 120 seminari Redemptoris
Mater. Il Papa è stato contento delle notizie che gli abbiamo comunicato.
In alcuni Paesi dell’Africa il Cammino non è ancora aperto. In questa Convivenza
abbiamo inviato diverse équipe per cercare di aprirlo in Zimbabwe, Botswana e Ciad.
Abbiamo vissuto alcuni giorni di profonda comunione e abbiamo visto, attraverso
le esperienze degli itineranti, la forza dello Spirito Santo all'opera in tanti fratelli e
sorelle che erano lontani dalla Chiesa e che sono felici di aver trovato l'amore di Dio in
Gesù Cristo.
Il Signore ci aveva già ispirato che è impossibile portare avanti il Cammino
Neocatecumenale se non abbiamo una spiritualità forte con gli itineranti. Abbiamo
sempre chiesto loro una sola cosa: siete disposti ad andare dovunque, in qualunque
parte? Abbiamo visto anche in questa Convivenza una disponibilità meravigliosa in tutti.
Amare Cristo al di sopra di ogni cosa, amare Lui. Questo non solo per gli itineranti, ma
anche per tutti noi.
Il Papa ci ha ricordato Carmen e ci ha raccontato qualche aneddoto con lei. Era
molto contento. Ci ha ringraziato per l’opera che stiamo facendo e ci ha incoraggiato a
proseguire con l’evangelizzazione che stiamo realizzando, e anche di andare avanti con
i SRM.
Bene. Cominciamo con le presentazioni.
(...)
P. Mario:
Bene, chiedo al Signore che mi aiuti in questo intervento in preparazione della
Quaresima. Quest’anno abbiamo pensato di parlare della sofferenza, dato che viviamo
in una, epoca nuova, in cui la sofferenza è di tutti i giorni: tutti i disastri, le guerre, i
morti, le sopraffazioni, gli abusi, a livello sociale, e anche all’interno della Chiesa c’è
questa divisione, soprattutto nella conferenza episcopale tedesca, la minaccia della
separazione, e sofferenze anche a livello personale. Anche se sono presenti i ragazzi e
le ragazze dei centri vocazionali, spero che non si spaventino, ma quanto ascolteranno
servirà loro per quando saranno più cresciuti.
Per introdurre – farò una breve introduzione, anche se sono tutte cose che già
sappiamo, ma per contestualizzare le riflessioni che farò - premetto che Dio ci ha creati
tutti per Amore, per essere felici, in un bellissimo giardino pieno di alberi, di fiumi, di
frutti, di animali, in armonia piena di Adamo ed Eva con il Signore, e anche dotati di
doni chiamati preternaturali, cioè che vanno al di là della natura umana: impossibilità di
soffrire ecc. Ma sappiamo che, per la tentazione del serpente, Adamo ed Eva non si sono
fidati di Dio, che aveva loro proibito di mangiare i frutti dell'albero della conoscenza del
bene e del male, per cui Dio, per impedire loro di accedere all’albero della vita e
condannarsi eternamente, li ha cacciati dal Paradiso. E che conosciamole conseguenze,
e vediamo davanti ai nostri occhi ogni giorno, i frutti di questa cacciata dal Paradiso.
Ma sappiamo che prima di espellere Adamo ed Eva dal Paradiso ha promesso un
Salvatore, un Riscattatore, Figlio della donna che avrebbe schiacciato la testa del
serpente. Per realizzare questo, ha pensato di mandare il Suo Figlio che si fa uomo per
noi, per assumere su se stesso le conseguenze del peccato, tutti gli orrori, i terrori ecc.,
li assume lui per Amore nostro. Vorrei sottolineare che non per caso si dice “la passione
di Cristo”, che richiama la passione di due innamorati, di un marito e una moglie che
nella loro comunione vivono la bellezza dell’Amore di Dio.
Per aiutarci a una breve riflessione su questo tema mi sono rifatto a una Lettera
Apostolica sul valore della sofferenza, Salvifici Doloris di Papa Giovanni Paolo II, che
egli ha pubblicato l’11 febbraio 1984, dopo che nell’attentato del 13 maggio 1981, fu
ferito gravemente, portato in ospedale e dopo una lunga degenza e aver sofferto nella
propria carne la durezza del dolore, ci ha donato questa bellissima Lettera Apostolica,
in cui cerca di approfondire il valore della sofferenza, cercando di spiegare perché per
Gesù Cristo l’unica possibilità di salvarci era – così come è avvenuto – attraverso la
Croce, i dolori subiti nella sua Passione e sulla Croce.
Dopo questa presentazione alcune riflessioni tratti della sua Lettera Apostolica:
riguardo alle sofferenze di Cristo, nel Getsemani, sul Golgota e nel Mistero Pasquale.
Citerò alcuni testi anche in forma un po’ parafrasata, per cui avete come riferimento la
Catechesi di Inizio Corso del 2006 sulla “Salvifici Doloris”, in cui ho parlato della
sofferenza, oppure il testo stesso della Lettera, per orientarvi.
(...)
Allora che questa Quaresima ci aiuti a vivere un poco questa realtà che ci prepara
alla Pasqua.
Kiko:
Bene, fratelli, coraggio che la vita è una corsa, la vita è un passaggio. Facciamo
un canto, in piedi.
− Canto: “Shemà Israel”
Ascensión:
Proprio della Quaresima, come dirà Kiko, è amare Cristo e per amare Cristo
un’immagine che sempre ci aiuta tanto è quella del Servo di Jahvè. Abbiamo preso un
brano della lettera di S. Pietro che parla del Servo di Jahvè alle prime comunità del
primo secolo che vivevano una situazione pagana più di noi. Per questo invitava i fratelli
a seguire le orme di Cristo come un cammino di felicità per un cristiano. Oggi noi
vediamo che siamo in un mondo pagano, ogni volta di più e ci troviamo in tante
difficoltà. Tanti lavori sono difficili se sei cristiano. Vediamo tante difficoltà con la
scuola, con l’educazione dei figli con tutte le ideologie che ci mettono paura e che stanno
facendo tanto male alla società. Ma questo il Signore lo sa. E’ il Signore che lo permette,
Lui sa tutte le situazioni che noi viviamo nel lavoro, nella famiglia. Lui sa e ci invita in
questa quaresima a seguire le orme di Cristo.
− 1 Pt 2, 11 – 25
Kiko:
Siamo qui per prepararci durante questa Quaresima: a che cosa? Alla conversione
perché viene la Pasqua 2024: il Signore ha fissato un appuntamento con la storia, in ogni
Pasqua ha detto che sarà presente, passerà di nuovo trasformando la nostra vita. La
chiesa ci dice che dobbiamo prepararci, perché viene la notte della Pasqua: Dio passerà
in mezzo a noi distruggendo il faraone, risuscitandoci dalla morte, realizzando più
perfettamente quello che ha iniziato con noi nel giorno che ci ha chiamato alla fede.
Rischiamo veramente di non salvarci, se trascuriamo la nostra salvezza eterna, perché
c'è l'inferno, c'è il demonio.
(...)
Quando noi eravamo peccatori,
Dio ha dato il suo Unico alla morte, perché nessuna cosa ci possa separare dal
suo amore. È chiaro che il demonio, che è l'accusatore, ci attacca, ma c’è il
discernimento. Per avere discernimento lascia i soldi, cioè l'amore ai soldi, e Cristo verrà
a te. Per questo: l’elemosina. Questa Quaresima è il momento di vincere l’amore ai soldi,
di pregare, di accettare di soffrire umiliazioni e rinunciare a un pochino di sonno per
andare alle lodi al mattino. Ogni piccola o grande umiliazione che ricevi dalla famiglia
o dalla comunità o dal lavoro considerala una grazia.
Un applauso
Allora, facciamo un canto, in piedi.
− Canto: “Ho steso le mie mani”
Ascensión:
Kiko non ha parlato del digiuno del Mercoledì delle Ceneri e di ogni venerdì del
tempo di quaresima. Volevo solo ricordarvelo. Questo amore grande che hanno avuto
Kiko e Carmen per le famiglie, per poter passare la fede ai figli, di portare i figli alla
Pasqua, di prepararli per la Pasqua. In tutto questo hanno avuto idee geniali, come l’idea
geniale di invitare la famiglia a mangiare solo pane e acqua il venerdì, mentre si parla
di una figura della scrittura o di un santo. Questo è molto importante per preparare i
bambini per la Pasqua. Non perdete questo regalo, incoraggiate le famiglie a fare questo
digiuno familiare.
Voi didascali cominciate a preparare la Pasqua. Quest’anno arriva molto presto,
dopo il Natale in cui avete lavorato così tanto. Tante parrocchie ci hanno raccontato ciò
che avete fatto. Continuate a lavorare. Vogliamo incoraggiare i didascali a non stancarsi
di avere zelo e amore per i nostri figli che sono il futuro della chiesa.
Per i giovani abbiamo detto nell’annuncio di Avvento che il Papa aveva preparato
un messaggio molto bello per loro nella festa di Cristo Re. L’abbiamo preparato, diviso
in varie parti, in modo che nelle scrutatio della domenica si possa utilizzare come
schema. Oggi Letizia ve lo ha inviato e lo riceverete in tutte le parrocchie. Anche per le
ragazze abbiamo inviato qualche catechesi da utilizzare nei Centri Vocazionali.
Molti ci hanno chiesto cosa fare quest’anno per i giovani. Non dimentichiamoli!
È molto importante stare con loro qualche giorno durante l’estate, fare un
pellegrinaggio più breve, di più o meno 5 giorni, , i catechisti decidano loro. I genitori
hanno fatto un grande sforzo per Lisbona, quest’anno invitiamo i catechisti a fare una
cosa più moderata, una cosa più semplice, dove possano andare tutti, che non sia troppo
caro, portateli ad un santuario e in questi giorni si possono fare un paio di giorni con
l’invio due a due (su questo nell’annuncio di Pasqua vi diremo qualcosa di più) o per
esempio un giorno un pellegrinaggio a piedi... In modo che possano andare tutti, siamo
pieni di famiglie numerose e già l’anno prossimo dovremo venire a Roma per il
Giubileo. Per questo vi invitiamo a fare qualcosa di più semplice, magari portarli in posti
dove si dorme per terra. Invitiamo i catechisti giovani a fare questo perché non tutti lo
possono fare. Fare un pellegrinaggio vocazionale e alla fine fate una chiamata. Se lo fate
per parrocchie... le parrocchie grandi come i Canadesi, dove hanno giovani, possono
farlo da soli, ma per le parrocchie più piccole non ha senso fare un pellegrinaggio con
20 ragazzi. I giovani hanno bisogno di conoscere altri giovani: unitevi con altre
parrocchie! In modo che si possano conoscere con altri. Questo è difficile per i catechisti
ma dobbiamo pensare al bene dei giovani.
Dato che Kiko ha già parlato dei soldi, vi invitiamo a fare una colletta per
comunità per aiutare all’evangelizzazione e per aiutare le convivenze che faremo con i
preti dell’Africa e dell’Asia sia alla Domus che a Porto S. Giorgio. Vi invitiamo ad
aiutarci.
Kiko:
Molto bene. Vi auguro, fratelli, una buona Quaresima e una buona Pasqua:
coraggio! Stiamo uniti per questa veglia pasquale del 2024. Il Signore passerà in mezzo
alle nostre comunità con i suoi doni meravigliosi di amore. Vi ricordo le lodi al mattino
nel tempo quaresimale: è importante preparaci per la Veglia Pasquale. Preghiamo:
Signore, ti ringrazio per questo incontro, del tuo amore, bontà e misericordia,
ispiraci la preghiera che vuoi ascoltare da noi. Ascoltaci o Signore
− Preghiere spontanee
Ti supplichiamo per le tante catechesi che si stanno facendo a Roma in tante
parrocchie, in Spagna, in Europa. Tutti stanno facendo catechesi annunciando
Gesù Cristo. Signore aiuta i catechisti e coloro che ascoltano ad accogliere
questa notizia dell’amore che hai per gli uomini e per tutti noi. Ti preghiamo per
il Papa Francesco, per tutte le nostre comunità, per il tuo amore.
− Padre Nostro
Kiko:
La benedizione, Padre Mario.
− Benedizione
Kiko:
Ricordatevi di pregare per noi. Siamo i vostri catechisti ed il demonio proverà a
distruggerlo.
− Canto: “La Salve”
Kiko:
Abbiamo già ricevuto la benedizione. Ragazzi, buona Quaresima a tutti!