mercoledì 1 marzo 2017

Verso una piena e visibile comunione

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I focolari nel solco dell’incontro di Lund. 

«Con tutte le nostre forze vorremmo sostenere le Chiese nell’impegno per arrivare alla piena e visibile comunione e a servire insieme l’umanità. Credo che ci voglia una conversione del cuore, cioè cominciare a pensare ecumenicamente». Così Maria Voce, presidente del Movimento dei focolari, riassume, in un’intervista diffusa sul sito in rete, le motivazioni della Dichiarazione di Ottmaring, nella quale si esprime il rinnovato impegno ecumenico del movimento, che trova ancora più vigore nei gesti e nelle parole di Papa Francesco, come la partecipazione all’incontro di Lund, in Svezia, o quanto avvenuto domenica scorsa nella chiesa anglicana di All Saints, a Roma.Nella dichiarazione, i focolari assicurano che faranno «tutto il possibile» affinché le loro attività, iniziative e riunioni, a livello internazionale e specialmente locale, «siano sostanziate da un atteggiamento aperto e fraterno tra i cristiani». Come movimento mondiale, a cui aderiscono cristiani di molte Chiese e che vive perciò già l’esperienza di un popolo cristiano unito dall’amore reciproco, «ci sentiamo interpellati in modo particolare — prosegue il testo — dall’invito espresso da questa dichiarazione». Pertanto, «ravvisiamo nell’incontro di Lund un vero kairos, un segno di Dio per il nostro tempo che sprona i cristiani a impegnarsi ancora di più affinché il Testamento di Gesù “che tutti siano uno” si realizzi». Da qui, la promessa di un impegno «nella comunione tra movimenti e comunità cristiane in tutto il mondo, in modo particolare nella rete ecumenica Insieme per l’Europa», attraverso la quale affidare a Dio «il cammino delle nostre Chiese affinché si accelerino i passi verso la celebrazione comune nell’unico calice».
La dichiarazione è stata diffusa al termine del consiglio generale dei focolari, svoltosi nei giorni scorsi presso il centro ecumenico di Ottmaring, vicino ad Augsburg, consueto ritiro annuale caratterizzato da giornate di preghiera e lavoro. Un’occasione importante durante la quale i partecipanti hanno approfondito un tema molto caro ai focolari: l’unità dei cristiani. Da quando nel 1961 Chiara Lubich, proprio in Germania, ha aperto il movimento al dialogo ecumenico, esso promuove un «dialogo della vita» che vede una collaborazione fruttuosa con più di trecento Chiese e comunità ecclesiali. Da quasi cinquant’anni, in questa “cittadella”, i focolari sono impegnati, assieme all’Associazione della vita comune, a dare testimonianza della profonda comunione che, al di là delle divisioni tuttora esistenti fra le Chiese, unisce i cristiani nell’unico Corpo di Cristo.
A Ottmaring si avverte lo spirito ecumenico della vicina Augsburg, dove, nel 1999, la Federazione luterana mondiale e la Chiesa cattolica, apponendo la loro firma alla Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, hanno compiuto un passo importante e carico di significato per superare differenze teologiche ancora aperte.
«In quest’anno in cui si commemora il cinquecentesimo anniversario della Riforma di Lutero — si afferma nella Dichiarazione di Ottmaring — è stato di particolare rilievo l’incontro del 31 ottobre scorso a Lund, in Svezia, tra la Chiesa cattolica romana e la Federazione luterana mondiale, dove la dichiarazione congiunta attesta la fiducia reciproca invitando le proprie comunità “a crescere ulteriormente nella comunione radicata nel Battesimo” e “a testimoniare insieme il Vangelo di Gesù Cristo”, essendo così messaggeri fedeli “dell’amore immenso di Dio per tutta l’umanità”».
Il testo, accompagnato da una lettera di Maria Voce, è stato inviato a Papa Francesco, al patriarca ecumenico e arcivescovo di Costantinopoli Bartolomeo, all’arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana Justin Welby, al vescovo presidente della Federazione luterana mondiale, Munib Younan, al segretario generale Martin Junge, al segretario generale del World Council of Churches, reverendo Olav Fykse Tveit, e ad altri responsabili, come espressione del rinnovato impegno ecumenico.
Secondo Maria Voce, «oggi non ha più senso che i cristiani si presentino frammentati. Già incidono poco e incideranno sempre meno se non saranno uniti a testimoniare l’unico Vangelo, il comando dell’amore reciproco. E se noi cristiani — ha aggiunto il presidente dei focolari — non sappiamo dare questa testimonianza, il mondo non potrà incontrare Dio, perché non potrà incontrare Gesù che è presente dove ci sono i cristiani uniti nell’amore reciproco. Se lo incontrano — conclude — nascerà in loro la fede, cambieranno gli atteggiamenti, il modo di comportarsi, cambierà la ricerca della pace e di soluzioni di giustizia, l’impegno per la solidarietà tra i popoli».
L'Osservatore Romano

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Un rinnovato impegno ecumenico dei Focolari

"Credo che ci voglia una conversione del cuore, cioè cominciare a pensare ecumenicamente". Così Maria Voce riassume, in un’intervista concessa in Germania, le motivazioni della Dichiarazione di Ottmaring, nella quale si esprime il rinnovato impegno ecumenico dei Focolari, che trova ancora più vigore nei continui gesti e parole di papa Francesco, come avvenuto la scorsa domenica alla chiesa anglicana di All Saints a Roma.
Nell’ultima settimana di febbraio il Consiglio generale del Movimento dei Focolari si è ritrovato nella Cittadella ecumenica di Ottmaring (vicino ad Augsburg) fondata da Chiara Lubich, dove da quasi 50 anni cristiani cattolici e evangelici, all’insegna del comandamento nuovo di Gesù, danno insieme testimonianza di quell’unità che esiste già fra i credenti in Cristo. Fu proprio in questa Cittadella che nel 1999 si preparò la Celebrazione per la firma della Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione.
In tale contesto squisitamente ecumenico si è desiderato esplicitare, sotto forma di dichiarazione, il rinnovarsi di una responsabilità e di un impegno che interpelli e incoraggi tanti ad adoperarsi con ancora più slancio per la causa della piena comunione fra i cristiani.
«In quest’anno – si afferma nella Dichiarazione di Ottmaring –, in cui si commemora il 500esimo anniversario della Riforma di Lutero, è stato di particolare rilievo l’incontro del 31 ottobre scorso a Lund, in Svezia, tra la Chiesa Cattolica Romana e la Federazione Luterana Mondiale, dove la Dichiarazione congiunta attesta la fiducia reciproca invitando le proprie comunità “a crescere ulteriormente nella comunione radicata nel Battesimo” e “a testimoniare insieme il Vangelo di Gesù Cristo”, essendo così messaggeri fedeli “dell’amore immenso di Dio per tutta l’umanità”».
«Come movimento mondiale, a cui aderiscono cristiani di molte Chiese e che vive perciò già l’esperienza di un popolo cristiano unito dall’amore reciproco, ci sentiamo interpellati in modo particolare». E, ancora, «ravvisiamo nell’incontro di Lund un vero “kairos”, un segno di Dio per il nostro tempo che sprona i cristiani ad impegnarsi ancora di più affinché il Testamento di Gesù “Che tutti siano uno” si realizzi. Con tutte le nostre forze vorremmo sostenere le Chiese nell’impegno per arrivare alla piena e visibile comunione e a servire insieme l’umanità».
Di conseguenza si esplicita una promessa: «Faremo tutto il possibile affinché le nostre attività, iniziative e riunioni, a livello internazionale e specialmente locale, siano sostanziate di questo atteggiamento aperto e fraterno tra i cristiani. Continuiamo ad impegnarci nella comunione tra Movimenti e Comunità cristiane in tutto il mondo, in modo particolare nella rete ecumenica “Insieme per l’Europa”, affidando a Dio il cammino delle nostre Chiese affinché si accelerino i passi verso la celebrazione comune nell’unico calice».
La presente Dichiarazione di Ottmaring, accompagnata da una lettera di Maria Voce, è stata inviata a papa Francesco, al patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli, all’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, al presidente e al segretario generale della Federazione Luterana Mondiale, rispettivamente Munib A. Younan e Martin Junge, al segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese Olaf Tveit e ad altri responsabili, come espressione del rinnovato impegno ecumenico.
Infatti nell’intervista rilasciata in Germania, per quanto riguarda gli appartenenti al Movimento, Maria Voce precisa: «Non ci può essere una persona dei Focolari che, da quando viene a conoscenza di questa Dichiarazione, pensi che l’impegno per l’ecumenismo riguarda solo quei Paesi dove ci sono cristiani di varie Chiese, ma che non lo tocchi personalmente perché sta bene nella sua Chiesa e non è interessato a tali problemi».
Zenit