DOMENICA 1° ottobre
(Se la catechesi di P. Mario è finita già il sabato sera si possono fare le Lodi,
gli avvisi e l’Eucarestia)
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DON EZECHIELE
Abbiate pazienza, ho un compito piuttosto difficile, ma mi hanno detto di
farlo e in obbedienza lo faccio. Sono informazioni molto importanti.
È un tema complesso e dettagliato, che riguarda in particolare tutti i catechisti,
riguarda il problema molto serio della tutela e salvaguardia dei minori e delle
persone vulnerabili: la Chiesa vi sta prestando una particolare attenzione (Papa
Francesco ha istituito una commissione di lavoro per questo), ed anche noi del
Cammino dobbiamo essere particolarmente attenti: per questo ci è sembrato bene
preparare delle “Linee guida”.
Non c’è bisogno di ribadire che siamo tutti convinti della gravità del momento
e che già tutti vi prestiamo tutta l’attenzione necessaria: il Cammino, con la sua
costante chiamata alla conversione, al cuore nuovo, riceve già ogni volta che si
ascolta la Parola di Dio o si celebra l’Eucaristia grazie e indicazioni precise nella
direzione propria di un cammino di conversione.
Il Cammino, che per Statuto non è una associazione o un movimento, ma una
Iniziazione Cristiana che si sviluppa nelle Parrocchie e nelle Diocesi, per quanto
riguarda la tutela dei minori e delle persone vulnerabili si attiene a tutto ciò che la
Parrocchia e la Diocesi stabilisce in questa materia. Quanto qui è stato preparato come
Linee Guida – e che consegneremo alla Santa Sede, garante di una metodologia
appropriata anche da parte del Cammino – ve lo comunichiamo ora a voce.
Una delle richieste che ci sono state fatte in varie diocesi è quella di trovare
una persona “adatta”, una specie di “delegato che prenda i contatti con l’ufficio
diocesano per la tutela: Leggo questo punto:
“Si rende opportuno che i catechisti del Cammino Neocatecumenale, delegati
per un luogo particolare - responsabili di una zona – di individuare un
incaricato di fiducia [..] affinché questi prenda contatti con l’ufficio diocesano
per la tutela dei minori al fine di aprire una posizione di riferimento”
Avere, cioè, una persona a livello di diocesi che faccia da riferimento per tutti
i casi, a volte - quando necessario - anche di denuncia, ma anche solo di informazione,
di chiarimento: avere un incaricato presso la diocesi.
Tale incaricato dovrà prendere parte ai corsi informativi predisposti dalla
Conferenza Episcopale e per poi svolgere il servizio di persona di riferimento
della diocesi e delle comunità del luogo per gli adempimenti richiesti e la
predisposizione di eventuali adempimenti.
I catechisti valuteranno insieme all’ufficio Diocesano l’estensione del servizio
di supporto che l’incaricato potrebbe ricoprire, di caso in caso, e disporranno
insieme al parroco le opportune modalità attuative delle presenti linee guide
per la comunità.
Come potete ben comprendere, la legislazione a questo proposito è talmente
diversificata da paese a paese che diventa praticamente impossibile stabilire delle
“Linee guida” per tutto il Cammino, che opera in tutti e cinque i Continenti.
Per questo noi pensiamo sia importante preparare bene la formazione dei
catechisti.
Anche la questione di un delegato non va fatta da un giorno all’altro: i
catechisti devono prepararla bene, trovando una persona adatta e capace.
La pastorale propria del Cammino (catechesi, preparazioni, celebrazioni,
convivenze, post-cresima...) ha spesso a che fare con minori o persone vulnerabili e
a questo va prestata tutta l’attenzione necessaria, sia per il trasporto, sia per
l’eventuale pernottamento durante una convivenza: evitando sempre spazi chiusi, non
visibili, ed incontri privati; è bene che i catechisti operino sempre in équipe.
Un’altra indicazione fondamentale, ma che credo già seguiamo tutti: la
responsabilità di vigilanza, prima di tutto – lo diceva anche Mario prima – ricade sui
genitori. I genitori sono i garanti e debbono informarsi sui movimenti dei figli in
comunità o in convivenza.
È importante per i catechisti lavorare seriamente con il parroco e anche vedere
eventualmente con lui, la normativa diocesana o parrocchiale, se c’è. Trovare una
forma di collaborazione in modo che la tutela dei minori che, da una parte prevede
delle norme sanzionatorie, se necessarie, ma dall’altra soprattutto la salvaguardia,
abbia sempre la massima rilevanza.
È chiaro che, per quanto riguarda la “salvaguardia”, l’impegno non tocca solo
i catechisti, ma anche tutti i fratelli del Cammino per prevenire in tutti modi situazioni
di abuso in ambito ecclesiale, sempre in attenzione alla indicazioni date dalla
parrocchia e dalla diocesi.
Una nota importante, già la riferiva prima Mario: l’uso dei social media non
è coerente con le metodologie del cammino. È fatta raccomandazione che le
comunicazioni avvengano prevalentemente a viva voce, evitando il ricorso alla
messaggistica Whatsapp e simili, particolarmente nelle comunità di minorenni.
Kiko:
Abbiamo alcuni presbiteri e ragazzi per partire alla evangelizzazione.
Preghiamo e facciamo una piccola Merkaba.
- Preghiera
Ti benediciamo, Signore, per la vita che ci dai, per questa domenica e
per questa convivenza, per la tua pazienza con ciascuno di noi. Abbi pietà di
noi, Signore; mandaci il tuo Santo Spirito, che ci dia forza, coraggio, amore a
te e alla tua Chiesa. Per Cristo Nostro Signore. Amen.
- Merkabà di alcuni presbiteri e ragazzi
ALCUNI AVVISI
Ascensiòn:
Dopo l’incontro di Lisbona con tantissimi giovani che si sono alzati, e tanti
erano molto giovani, abbiamo visto l’importanza dei Centri Vocazionali.
Sono state fatte due convivenze in questo mese: quella dei rettori e dei
seminaristi, dove si è trattato di vedere come la Santa Sede sta riorganizzando gli
studi. C’è una nuova Ratio studiorum per i seminaristi, che esige la struttura di un
Anno Propedeutico prima di essere ammessi in seminario.
Davanti a questo abbiamo visto l’importanza di rimettere in movimento i
Centri Vocazionali, perché possano diventare di fatto un vero e proprio anno
propedeutico, in modo che possiamo preparare meglio l’ingresso dei ragazzi al
seminario. Si è vista l’importanza di fare questi Centri Vocazionali seriamente,
soprattutto con coloro che già si sono incamminati verso una chiamata vocazionale,
in modo di fare almeno 3 incontri mensili, se fosse possibile. Questo riguarda
soprattutto coloro che prestano servizio nei Centri Vocazionali, per seguire meglio le
indicazioni che ci vengono dalla Santa Sede con la nuova “Ratio”.
Allora, i Centri Vocazionali per i ragazzi hanno 3 incontri: scrutatio, eucarestia
con agape ed esperienze. In questi incontri si deve aggiungere la formazione, tratta
sia dal Catechismo sia dalla Presbiterorum Ordinis. I ragazzi devono cominciare a
ricevere una formazione sulla figura del presbitero, ma si deve fare in un modo
interessante per loro.
Dobbiamo parlare anche dei Centri vocazionali per le ragazze, perché
quest’anno se ne sono alzate tantissime. Vanno seguite seriamente in un centro
vocazionale, altrimenti queste ragazze le perdiamo. Noi proponiamo lo stesso
schema: ritrovarsi nel centro vocazionale tre volte al mese, se possibile, una volta per
la scrutatio, una volta per l’Eucaristia e una volta per le esperienze.
In questi incontri è necessario dar loro qualche informazione, sulla verginità e
sulla maternità spirituale. L’anno scorso abbiamo inviato una piccola catechesi di
Carmen per aiutare i centri vocazionali per le ragazze. Continueremo a farlo
quest’anno, per aiutare quelli che portano avanti il centro e anche le ragazze. Dato
che è molto importante il centro vocazionale, che in alcuni posti è debole, chiediamo
agli itineranti di rinforzare i centri vocazionali.
Noi portiamo il centro di Roma e abbiamo pensato già a come rinforzare i due
Centri vocazionali di Roma per i ragazzi e le ragazze sia con altri presbiteri che con
coppie giovani.
Avete visto che abbiamo inviato ai responsabili e agli itineranti un secondo
mamotreto per il rosario. È necessario convocare di nuovo i ragazzi per rafforzare i
gruppi, dato che c’è sempre qualcuno che si è sposato o che ha lasciato. Perciò
all’inizio del corso è bene convocare tutti i ragazzi, per sentire come si trovano e
rafforzarli. Per questo vi abbiamo dato un nuovo mamotreto, con qualche kerygma
che ha fatto Kiko. Poi in giugno, alla fine dell’anno, è bene sostenere i gruppi, vedere
come si trovano. Ci hanno detto che fra i ragazzi che si sono alzati a Lisbona, molti
erano nei gruppi del rosario. I gruppi del rosario aiutano molto i ragazzi nel
discernimento della vocazione e nella difesa della castità.
Per quanto riguarda la scrutatio della domenica, abbiamo sentito che dopo
Pasqua i ragazzi hanno letto il discorso del Papa per la GMG. Abbiamo fatto una
scrutatio speciale, che è piaciuta ai ragazzi. Per questo abbiamo pensato di continuare
su questa linea. Stiamo preparando una raccolta dei discorsi del Papa in vista della
prossima Giornata Mondiale che inizierà a novembre a livello diocesano. Nella
prossima settimana prepareremo dei testi della Scrittura che vi invieremo. Nel
frattempo, è importante cominciare prima possibile la scrutatio della domenica, senza
aspettare le convivenze di inizio corso, che in alcuni casi sono molto tardi. Vi
invieremo qualcosa di specifico, ma intanto potete cominciare con il vangelo della
domenica, come abbiamo fatto sempre.
Per il post-cresima, quelli che non l’hanno aperto ancora li invitiamo a
mettersi in contatto con Gianvito. Tutti quelli che hanno aperto questa pastorale
dicono che è un grande aiuto.
Kiko:
Io ho dovuto inventare un post-cresima che sta dando molti frutti. È fatto con
ispirazione e con affetto ai ragazzi, che sono contentissimi.
Ascensiòn:
Anche quelli che hanno aperto il post-cresima da tempo, è bene che parlino
con Gianvito, per vedere come va, perché a volte le cose perdono forza. Gianvito è
disposto ad aiutare tutti, ma è necessario chiamarlo perché venga a vedere come si
trovano i vostri gruppi. Lui vi darà un aiuto.
Un’altra cosa. L’anno scorso, nella sua catechesi, P. Mario ha parlato delle
dipendenze, soprattutto dalla pornografia.
Kiko:
Se qualcuno apre la pornografia distrugge lo Spirito Santo. Lo dovremmo
cacciare dal Cammino! Mette una lancia nel cuore di Cristo, distrugge tutto, la vita
divina in noi viene distrutta; è un assassinio dell’amore, di Cristo, di tutto. Nel
Cammino è assolutamente proibito.
Ascensiòn:
Alcuni sono malati e devono andare dal medico.
Kiko:
Che vadano dal medico! Ma se continuano, non possono rimanere in comunità.
Che guariscano e poi ritornino, ma non possono stare nel Cammino guardando
porcherie. È un’offesa al Cammino, a Dio, alla Chiesa, a tutto. Chi voglia vedere
pornografia che se ne vada con il demonio a fare porcherie.
Ascensiòn:
Una porta da cui entra la pornografia è il cellulare. Come dicevamo ieri, il
telefonino è un pericolo. È molto importante parlare con i genitori. Per i minorenni
sono i genitori che devono essere attenti. Il metodo migliore per non cadere in queste
trappole è quello che usa d. Rino alla Domus: ora et labora. La cosa peggiore è avere
un ragazzo che sta tutto il giorno sul divano con il telefonino. È importante mettere i
ragazzi in movimento, coinvolgendoli ad aiutare la famiglia, in casa, i genitori, o altri.
Kiko:
Con la pornografia, è impossibile stare nel Cammino ed essere cristiano. È
impossibile! È un insulto alla Chiesa e al Cammino. Qui non lo vogliamo più. Vuoi
vedere pornografia? Va via di qua! Sei stato un invidioso, un lussurioso, un pagano?
Va bene. Sei pentito? Va bene, ti accettiamo.
Ascensiòn:
In riferimento ai minorenni, invitiamo i genitori ad essere attenti.
Con riferimento agli adulti, qualche fratello può essere così malato da avere
bisogno del medico.
Andare dallo psicologo è il rimedio estremo. Quello che devono fare i
catechisti, quando trovano uno, che sta nelle dipendenze è invitarlo a ricevere la
grazia di Dio, a confessarsi, a pregare, a chiedere aiuto a Dio con i sacramenti, a
chiedere aiuto ai catechisti, alla comunità. Come diceva P. Mario l’anno scorso, il
primo aiuto è la grazia di Dio, se un ragazzo dice: “sono caduto nella pornografia”,
non si può inviarlo dallo psicologo subito! Noi abbiamo sperimentato tutti la forza di
Dio sui nostri peccati, l’umiliazione di andare a confessarsi. Tutto questo guarisce.
Per primo la grazia di Dio e quando ci troviamo con un caso di uno malato,
che non può studiare, non può lavorare perché è nella dipendenza, allora questo lo
inviamo dal medico. L’anno scorso, qualche catechista appena ascoltava la parola
dipendenza, subito lo inviava dallo psicologo. No! I catechisti devono primo tentare
di aiutare questo fratello. La grazia di Dio prima di tutto! La Chiesa ha sempre aiutato
i peccatori!
P. Mario:
Questo è molto importante per i catechisti, ma è molto più importante per i
presbiteri che confessano, perché a volte alcuni presbiteri dicono: questo non è
peccato... Ai presbiteri del Cammino suggerisco di consigliare voi di chiedere aiuto
ai catechisti a chi si trova in queste dipendenze.
Ascensión:
Per quanto riguarda gli adulti, l’anno scorso vi abbiamo presentato qui una
sorella, Gianna che ha aiutato tantissimo alcuni fratelli. Lei dirige la Associazione
Maria Maddalena nella Diocesi di Roma, si tratta di una organizzazione esterna al
Cammino, dove si lavora con i gruppi di recupero, in modo anonimo3
. Noi abbiamo
presentato questo come una possibilità. Lei è del Cammino, ma questo lavoro non lo
fa il Cammino. È importante che voi capiate, per poter trasmettere questo. Questa
sorella lavora sulle tossicodipendenze. Ci sono psicologi che ci aiutano, ma questo
non è una cosa che dipende dal Cammino. Lei è una sorella del Cammino che aiuta,
ma se uno si trova in questa situazione e si riconosce malato, può andare dovunque
lui crede. Ognuno può rivolgersi allo psicologo che vuole; può cercarlo per conto
proprio e non è obbligato ad andare da questa sorella del Cammino. Preciso questo
perché alcuni avevano capito male; avevano capito che tutti i fratelli che sono malati
dovevano andare da questa psicologa che è in Cammino. Aiutati dai catechisti,
ognuno sceglie lo psicologo che vuole, purché sia cristiano. Noi sappiamo che questa
sorella ha aiutato tantissimi.
L’anno scorso avevamo suggerito che i catechisti che trovassero un fratello
malato potevano rivolgersi a questa sorella. Ma abbiamo visto che questo non va
bene: se un catechista trova un fratello che è malato deve dirgli di farsi curare, ma da
chi lo decide lui. Il catechista non deve mettersi in relazione con lo psicologo; può
solo parlare con il fratello e chiedergli come va, se si sente aiutato, ma il catechista
non interviene con lo psicologo.
P. Mario:
Molti fratelli sono stati aiutati a superare questa dipendenza. È possibile uscire
da questa dipendenza.
Ascensión:
Questa sorella ha aiutato tanti. Ma va chiarito che non è una cosa del Cammino.
Kiko:
La Santa Sede ci ha invitato a ringiovanire le équipes che sono troppo
anziane. Per questo integriamo con alcune coppie più giovani le équipes composte da
persone anziane.
Ascensión:
Adesso con le comunità di Firenze, dove la prima comunità dipende
direttamente da Kiko, procediamo a ringiovanire le équipes che già hanno una certa
età. A ogni équipe della Toscana aggiungiamo una coppia che ha finito il Cammino
e che possa aiutare questa équipe, per conoscere i catecumeni. Ora, a sorte,
assegneremo all’équipe di ogni diocesi una coppia che è qui.
Per tutte le parrocchie, dovete vedere se le équipes sono composte da anziani
e in questo caso le dovreste ringiovanire. Se nella stessa comunità non è possibile,
prendiamo una coppia da un’altra comunità che abbia finito il Cammino, che siano
fratelli affidabili, che si possano mettere come catechisti insieme a quelli della prima
comunità, in modo che la parrocchia non risulti come paralizzata per il fatto di avere
tanti catechisti anziani. Per questo, per ogni parrocchia, è necessario vedere come si
trova l’équipe dei catechisti. Questo è un lavoro che dobbiamo fare a poco a poco.
Kiko:
“Ringiovanite i catechisti” ci ha detto la Santa Sede. Ci sono troppi anziani,
dobbiamo ringiovanire! Anch’io sono anziano: me ne vado.
Ascensión:
Sei anziano? Allora ne approfitto per dare una notizia. Sarai pure anziano, ma
hai finito adesso una seconda sinfonia!
Questa seconda sinfonia, che ha fatto Kiko, sarà eseguita per la prima volta a
novembre nel teatro Verdi di Trieste. Il sindaco, d’accordo con il vescovo, ci lascia il
teatro. Siccome però ci sono pochi posti, solo si potrà entrare con l’invito. Invitiamo
gli itineranti dell’Europa, che desiderate venire, a dirlo a Letizia, per sapere quanti
siete, perché poi il resto dei posti, la maggioranza, li lasciamo ai fratelli di quella
zona, che accolgono tutta l’orchestra. Siete invitati gli itineranti e i responsabili delle
comunità di Kiko.
Abbiamo preparato i canti del Cammino registrati da Kiko, alcuni fratelli ci
hanno aiutato, cercando la versione migliore dei canti e li mettiamo nella pagina web
ufficiale del Cammino. Per questo non è necessario cercare nei vari siti che ci sono
in youtube. Tutti canti in italiano e spagnolo li stiamo mettendo, con la migliore
versione di Kiko nella pagina web ufficiale del Cammino:
www/neocatechumenaleiter.org. Anche per le altre lingue potete farlo, e lo
mettiamo nella pagina web.
Volevo aggiungere un’altra cosa. È una buona notizia per il Cammino. I fratelli
che lavorano alla Domus, d. Rino e d. Francesco Voltaggio, si sono dati molto da fare
e hanno ottenuto di poter aprire a Gerusalemme una casa di formazione, soprattutto
per i presbiteri, che possono andare a fare un anno di immersione nella Terra
Santa, come voleva Carmen. I presbiteri che desiderano fare questa esperienza
devono parlare con i loro catechisti e con il loro rettore, perché giudichino se vedono
bene che facciano questa esperienza. Se hanno il permesso dei propri catechisti, si
mettano in contatto con d. Francesco Voltaggio, che è il responsabile di questa casa
di Gerusalemme. Lui preparerà un elenco che poi presenterà a noi, perché non c’è
posto per tutti. Vedremo chi potrà andare ogni anno. Quando già abbiamo accettato
questa lista, il presbitero parla con il vescovo per chiedergli il permesso di andare a
Gerusalemme. Bisogna muoversi per tempo, perché non è possibile farlo da un mese
all’altro, ci vuole tempo; va preparato con grande anticipo. E’ un gran regalo che il
Signore ci ha concesso!
Applauso
EUCARESTIA
- Colletta per la convivenza
- Colletta per i Seminari e per l’evangelizzazione.
- Alzate:
- Alzate dei presbiteri
- Alzate dei ragazzi per il seminario
- Alzate dei ragazzi per l’itineranza
- Alzate delle famiglie per la missione
- Alzate delle ragazze per la missione o per il monastero
- Alzate delle sorelle o coppie per il seminario
- Benedizione
Kiko:
Buon viaggio a tutti fino alla prossima convivenza. Siate buoni, pregate per
me.
- Canto finale: “Voglio andare a Gerusalemme”
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3 Per eventuali informazioni n. telefono +39 3337343272 - l'email accademia.corso@gmail.com.