mercoledì 11 dicembre 2013

Una statua al demonio



La setta Satanic Temple ha proposto la costruzione di un monumento che sia anche un gioco per i bambini: «Vogliamo che i bimbi vedano che il satanismo è lì dove c’è il divertimento»




Vogliono una statua di satana davanti al Parlamento, anche se, assicurano, sarà «di buon gusto e compatibile con gli standard della comunità». Lucien Greaves, portavoce dei Satanic Temple, i devoti di satana che hanno sede a New York, ha avanzato questa richiesta alla città di Oklahoma City.
«CI AVETE AIUTATI». Come riportato da numerosi media statunitensi, e in Italia oggi dal quotidiano Libero, la città è famosa da quando, nel 2009, riuscì a riportare l’interpretazione della separazione fra Chiesa e Stato come fu intesa dai padri costituenti: per il sostegno senza ingerenze dello Stato alle chiese. Allora fu il deputato repubblicano cristiano, Mike Ritze, il primo a introdurre una legge che permise l’istallazione di monumenti religiosi di fronte a Capitol Hill. Così, con 10 mila dollari di donazioni private, fu costruita una statua che rappresenta la tavola dei 10 comandamenti.
Ora Satanic Temple sta usando proprio di quella norma per chiedere alla Commissione incaricata di vagliare fra diversi soggetti demoniaci, per poi raccogliere fra gli adepti della setta i 20 mila dollari necessari alla costruzione di un monumento. Fra le proposte c’è il classico pentagramma, anche se, ha sottolineato ancora la portavoce, «la mia idea preferita in questo momento è un gioco per i bambini. Vogliamo che i bimbi vedano che il satanismo è lì dove c’è il divertimento».
NON È  TUTTO UGUALE. Greaves ha confermato di voler usare proprio della religiosità presente nel Dna di questo Stato, che si sta battendo per il ristabilimento dei simboli religiosi nei luoghi pubblici: «Il deputato Ritze – ha detto – ha aiutato l’agenda satanica più di quanto nessuno di noi avrebbe potuto fare. Non è che uno va in giro e gli capita di vedere tanti templi satanici, ma quando viene aperto uno spazio pubblico allora sì che anche noi possiamo farci conoscere». La richiesta, infatti, è giunta proprio nel momento in cui lo stato dell’Oklahoma sta pianificando di consentire alle scuole di esporre i simboli cristiani, mentre lo speaker della Camera ha domandato che all’interno di Capitol Hill si possa costruire una cappella secondo le radici giudaico-cristiane dello Stato.
Allo stesso modo, chi si oppone alla costruzione del monumento satanista ha chiarito che non si possono costruire statue che non hanno nulla a che vedere con la tradizione dell’Oklahoma. E, lungi dal rinunciare alla presenza pubblica della religione, hanno ricordato che se negli Usa la libertà religiosa non ha alcun vincolo, l’interpretazione della libertà religiosa da parte della giurisprudenza esclude la protezione di concezioni religiose eterodosse, contrarie all’ordine e alla morale pubblica.
Benedetta Frigerio (Tempi)