martedì 20 ottobre 2015

Synod15, Intervento della Famiglia Paloni (Italiano)



Synod15 – Audizione di Uditori nelle Congregazioni generali del 15 e del 16 ottobre, 20.10.2015

Intervento della Famiglia Paloni (Italia) – 11ª Congregazione generale
Sig.ra Patrizia CALABRESE e Sig. Massimo PALONI, coppia impegnata nella pastorale missionaria della famiglia
Massimo:
Siamo Massimo e Patrizia Paloni, famiglia itinerante del Cammino Neocatecumenale, in missione in Olanda, abbiamo 12 figli. Vorremmo ringraziare di cuore il Santo Padre per averci invitato: questo ci permette di rendere gloria a Dio per le grandi opere che ha compiuto nella nostra vita. Egli ha permesso che ricevessimo la fede dai nostri genitori e ci sta aiutando a trasmetterla ai nostri figli, nostro compito fondamentale.
Abbiamo sperimentato, come afferma San Giovanni, che «i comandamenti del Signore non sono gravosi» (1Gv 5,3).
È stato Dio, infatti, che ha operato in noi, sostenendoci nella nostra debolezza e donandoci un cuore generoso, aperto ad accettare i figli che ci ha regalato, e provvedendo ogni giorno alla nostra vita: tutto questo gratuitamente e gradualmente attraverso un cammino d’iniziazione cristiana.
Il Cammino promuove nelle parrocchie un itinerario di formazione cattolica che porta le persone a raggiungere una statura di fede adulta, attraverso la riscoperta delle immense grazie del Battesimo. In tale Cammino, ispirato dalla Vergine Maria, viene gestato l’uomo nuovo, in modo che, nella misura in cui cresce il Battesimo, va perdendo forza il peccato originale che obbliga l’uomo a vivere per se stesso. Appare l’uomo celeste, capace di amare e di aprirsi alla vita e alla Chiesa.
Di fronte alla drammatica crisi della famiglia è urgente introdurre l’iniziazione cristiana, per giungere con gradualità a vivere la radicalità del Vangelo che attira i lontani alla Chiesa.
Patrizia:
Fin dai tempi del fidanzamento, la conoscenza del Magistero della Chiesa è stata per me una promessa che mi ha riempito di gioia, perché potevo aderire alla volontà di Dio scegliendo liberamente per la vita. Insieme a tantissime famiglie voglio esprimere la mia profonda gratitudine al beato Paolo VI per l’enciclica Humanae Vitae, con la quale la Chiesa come madre e maestra mi ha annunciato la verità sulla vita. Nonostante i combattimenti di ogni giorno, posso testimoniare che questa promessa si è realizzata nel matrimonio: una vera grazia. Non è stato un peso vivere la fedeltà coniugale e l’apertura alla vita accogliendo tutti i figli che Dio ci voleva dare e ho sperimentato che la paternità responsabile non è decidere il numero dei figli, quanto piuttosto essere consapevole della grandezza della vocazione di collaborare con Dio alla creazione di figli per l’eternità, figli che diano gloria a Dio. Oggi mi sento felice e realizzata come donna, sposa, madre.
La gratitudine per quanto ricevuto ci ha portato a lasciare Roma, e a partire per l’Olanda, dove da undici anni assieme ad altre famiglie in missione serviamo la Chiesa locale annunciando il Vangelo tra le «periferie esistenziali» dell’Europa a tante famiglie che non hanno avuto come noi la grazia di riceverlo.
Quotidianamente intorno a noi vediamo tanta sofferenza, separazioni, aborti, persone sole senza speranza. Il mondo sta aspettando la testimonianza della famiglia cristiana e siamo convinti che la salvezza dell’umanità passi per la famiglia cristiana. Se le famiglie saranno sostenute a riconoscere la verità dell’Humanae Vitae, risponderemo alla crisi della famiglia, perché come abbiamo sperimentato la comunità cristiana salva la famiglia e la famiglia salva la Chiesa! Grazie.
[01776-IT.01] [Testo originale: Italiano]

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Altri interventi.

Nel bollettino n. 790 del 16 ottobre scorso sono stati pubblicati quindici testi relativi alle testimonianze di uditori intervenuti nel corso dell’undicesima (15 ottobre – p.m.) e della dodicesima (16 ottobre - a.m.) Congregazione generale del Sinodo sulla famiglia. Pubblichiamo ora le testimonianze di altri uditori, che hanno preso la parola nelle medesime Congregazioni, e i cui testi ci sono pervenuti in un secondo tempo: