venerdì 2 marzo 2018

ELEZIONI 4 MARZO 2018: DIFENDERE LA VITA E LA FAMIGLIA.





Ben ritrovati amici della famiglia,
il mese di febbraio che abbiamo appena trascorso ha visto la nostra attenzione inevitabilmente rivolta alle elezioni politiche nazionali del prossimo 4 marzo. Infatti, sebbene restiamo convinti che la salvezza per i nostri figli, le nostre famiglie e il nostro Paese non verrà da nessun partito, ma da un servizio leale e assiduo ai principi di Verità e Bene, siamo altresì convinti che era necessario fare una scrematura dei programmi e dei candidati dei partiti poiché non può essere degno del nostro voto chi propone la regolamentazione dell’utero in affitto, le adozioni per le coppie dello stesso sesso, l’eterologa per tutti, l’approvazione della legge liberticida sull’omofobia, che colpisce le opinioni, e la legalizzazione delle droghe.
In concreto, abbiamo preso atto che i partiti della coalizione di centro-destra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e parte della cosiddetta “quarta gamba”) ci hanno condiviso e sostenuto durante le battaglie della scorsa legislatura. Fermo restando che anche in quest’area non sono mancate e non mancano ombre e discordanze, non può che essere questa la coalizione di riferimento per coloro che si riconoscono nel Family day.
Per tutti questi motivi esortiamo di nuovo tutti i nostri simpatizzanti e sostenitori a recarsi alle urne domenica 4 marzo per sostenere il suddetto schieramento e in special modo quei parlamentari che si sono distinti per il loro impegno a favore della famiglia, della vita e della libertà educativa e i candidati che sono stati vicini al Comitato Difendiamo i Nostri Figli. Una raccomandazione particolare è rivolta agli elettori di Lazio e Lombardia che saranno chiamati anche a scegliere il governatore e il nuovo consiglio regionale, istituzioni non meno importanti per la gestione della sanità pubblica e delle politiche inerenti la protezione delle vita. (SPECIALE ELEZIONI)
L’importante tornata elettorale non ci ha tuttavia distratto dallo spirito di servizio del Family day, che ha una vocazione culturale e sociale, prepolitica, che ne costituisce l’anima profonda.
Febbraio ci ha visto impegnati per scongiurare la conferma della nomina di Lugi Manconi all’Unar, personaggio ideologizzato, uno dei più grandi sostenitori delle adozioni per le coppie dello stesso sesso e della liberalizzazione delle droghe. La trattativa è tutt’ora in corso e non è per nulla scontato che Manconi sarà il nuovo direttore dell’Ufficio anti discriminazioni raziali del Governo. Continueremo la battaglia per chiedere la nomina di una figura super partes, che non appartenga a nessun partito, nessun sindacato e nessuna associazione, a garanzia di una vera imparzialità.
Intanto anche il fronte della scuola continua ad essere monitorato e presidiato attivamente da tutte le associazioni aderenti al Family day. Proprio in questi giorni è stato approvato il nuovo Pec (Patto educativo di corresponsabilità) da parte del Forum delle associazioni di genitori. Molte delle nostre istanze riguardanti l’informazione preventiva dei genitori sui progetti educativi sono state accolte. Restiamo impegnati affinché sia messo nero su bianco l’obbligo dell’informativa preventiva sulle attività proposte prima della loro realizzazione. Nel caso in cui il Ministero non tenesse fede ai suoi impegni siamo pronti a nuove mobilitazioni.
Infine registriamo che le sezioni unite della Cassazione, per la prima volta, saranno chiamate a decidere su un caso di bambini ottenuti con utero in affitto all’estero e portati in Italia da una coppia dello stesso sesso. Una decisione di grande portata, visto che l’ex primo presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio, aveva  sempre respinto la richiesta del Family day – avanzata anche con una manifestazione sotto il palazzo della Corte Suprema di Cassazione – di demandare alle sezioni riunite il giudizio su temi così delicati come le adozioni gay, la stepchild adoption e lo sfruttamento della maternità surrogata.