lunedì 19 agosto 2013

Il Papa all’Angelus: «Fede e violenza sono incompatibili»



Il  tweet di Papa Francesco: "Non possiamo essere cristiani part-time. Se Cristo è al centro della nostra vita, Lui è presente in tutto ciò che facciamo" (19 agosto 2013)

*
(Maria Antonietta Calabrò) «Fede e violenza sono incompatibili». Non lo dice solo una volta, papa Francesco, lo ripete due volte, scandendo a lungo le parole, accompagnandosi con il gesto di una mano. E a queste parole ,da una piazza San Pietro particolarmente affollata, parte l’applauso. Francesco poi aggiunge: «Il Vangelo non autorizza affatto all’uso della forza per diffondere la fede. È proprio vero il contrario. La forza del cristiano è la forza della verità e dell’amore. Che comporta rinunciare a ogni violenza». Questo non vuol dire però soggiacere a «compromessi a tutti i costi» , «la vera pace non è neutralità o compromesso» perché invece «fede e fortezza vanno insieme, e qual è questa forza? La forza della mitezza, la forza dell’amore». Insomma, se la fede è incompatibile con la violenza, al tempo stesso, «non è panna» che si mette su una torta, dice Francesco usando, com’è nel suo stile, un esempio tratto dalla vita quotidiana e familiare.
A quattro giorni dall’inizio del bagno di sangue che ha sconvolto l’Egitto, e di cui sono vittime anche i cristiani, il Papa prima della recita dell’Angelus domenicale sprona i cristiani a comprendere il fatto per cui «fede e forza della mitezza vanno insieme». E lancia un nuovo appello: «Preghiamo per la pace in Egitto».
La riflessione nasce da un passo del Vangelo in cui Gesù esprime una parola che «ci mette in crisi e va spiegata, altrimenti può generare malintesi». Quella in cui Gesù dice di se stesso di essere «segno di contraddizione». «Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? — chiede Gesù ai discepoli — No, io vi dico, ma divisione. Che cosa significa questo? Significa — spiega Francesco — che la fede non è una cosa decorativa, ornamentale, non è decorare la vita con un po’ di religione come se fosse una torta e la si decora con un po’ di panna».
«La fede — aggiunge il Papa — comporta scegliere Dio come criterio base della vita e Dio non è vuoto, non è neutro, è sempre positivo, Dio è amore. Per questo Gesù dice “sono venuto a portare divisione”: non che voglia dividere gli uomini tra loro, al contrario, è la nostra pace» che però «non è la pace dei sepolcri, non è neutralità, non è un compromesso a tutti i costi», poiché «seguirlo significa rinunciare al male, all’egoismo e scegliere il bene , la verità, la giustizia anche quando ciò richiede sacrificio e rinuncia dei propri interessi».
Corriere della Sera