venerdì 29 marzo 2013

Roma - Buenos Aires: un legame speciale



Alla messa crismale letta l’omelia lasciata dal cardinale Bergoglio. 

La capitale argentina guarda a Roma. E viceversa. Il vescovo amministratore dell’arcidiocesi di Buenos Aires, Joaquín Mariano Sucunza, presiedendo nella cattedrale cittadina la messa crismale del Giovedì santo ha letto l’omelia che il cardinale Bergoglio aveva preparato prima di essere eletto Papa, nella quale i sacerdoti vengono invitati a non richiudersi in se stessi e ad andare bensì verso le «periferie» dell’esistenza, per incontrare i più bisognosi e i sofferenti. In pratica, con l’eccezione di alcune aggiunte, lo stesso testo usato da Papa Francesco nella basilica Vaticana, e che lui stesso aveva consegnato ai suoi collaboratori prima di partire per il conclave. Il segno di un legame speciale che lega la capitale argentina a Roma, confermato anche dall’annuncio che «Buenos Aires ha un nuovo pastore» fatto all’inizio della celebrazione dall’arcivescovo nunzio apostolico, Emil Paul Tscherrig. La folla dei fedeli, molti dei quali non hanno potuto trovare spazio nella cattedrale, ha applaudito al nome del successore del cardinale Bergoglio, l’arcivescovo Mario Aurelio Poli — la prima nomina compiuta da Papa Francesco — che assumerà il governo pastorale di Buenos Aires il 20 aprile prossimo. Successivamente monsignor Sucunza ha benedetto gli oli santi che saranno utilizzati nell’amministrazione dei sacramenti, mentre circa cinquecento presbiteri diocesani hanno rinnovato le loro promesse sacerdotali. 
Non si arresta, intanto, la gioia per l’elezione del primo Pontefice argentino della storia. Dal giorno della fumata bianca l’immagine di Papa Francesco è comparsa sulle facciate degli edifici di molte delle arterie principali di Buenos Aires. Ieri è stata inaugurata quella a cui forse spetta il record delle dimensioni: una gigantografia di poco meno di 3.000 metri quadri con l’immagine del Pontefice e lo slogan «La città celebra con orgoglio e allegria Papa Francesco» affissa sulla facciata di uno dei principali edifici pubblici della capitale, l’Edificio del Plata, un palazzo moderno che occupa un caseggiato intero sulla emblematica Avenida 9 de Julio. Nella gigantografia, con sullo sfondo la bandiera argentina, Papa Bergoglio è sorridente e saluta con la mano destra levata in alto. La tela è stata posizionata sulla facciata dell’edificio per iniziativa del governo della città di Buenos Aires. Il ministro della Cultura della città, Hernan Lombardi, ha spiegato che tra circa due mesi l’immagine sarà ridotta e trasformata in borse di stoffa, che poi saranno messe all’asta. I proventi saranno destinati al lavoro pastorale compiuto dall’arcidiocesi nelle baraccopoli della città. Inoltre, il dipartimento del Turismo e la direzione generale per gli Affari religiosi hanno confermato che sarà preparato un percorso turistico dedicato ai siti più significativi della vita di Papa Francesco, come i luoghi dove ha studiato e dove è cresciuto.
L'Osservatore Romano, 30 marzo 2013.