lunedì 29 settembre 2014

Udienza di Papa Francesco ai Membri dell’Alleanza Biblica Universale



Udienza ai Membri dell’Alleanza Biblica Universale per la presentazione della Bibbia in lingua italiana “Parola del Signore - La Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”

Alle ore 11.45 di questa mattina, nella Sala del Concistoro, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i Membri dell’Alleanza Biblica Universale per la presentazione della Bibbia in lingua italiana “Parola del Signore - La Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”.
Cari fratelli in Cristo,
vi ringrazio per essere venuti qui a presentarmi la nuova versione italiana della Bibbia Parola di Dio, traduzione interconfessionale in lingua corrente, frutto della collaborazione tra l’Alleanza Biblica Universale - Società Biblica in Italia e la Casa Editrice ELLEDICI.
La preparazione di una versione interconfessionale è uno sforzo particolarmente significativo, se si pensa a quanto i dibattiti attorno alla Scrittura abbiano influito sulle divisioni, specie in occidente. Questo progetto interconfessionale, che vi ha dato la possibilità di intraprendere un cammino comune per qualche decennio, vi ha permesso di affidare il cuore agli altri compagni di strada, superando sospetti e diffidenze, con la fiducia che scaturisce dall’amore comune per la Parola di Dio.
Il vostro è il frutto di un lavoro paziente, attento, fraterno, competente e, soprattutto, credente. Se non crederete, non comprenderete; “se non crederete, non resterete saldi” (Is 7,9). Mi auguro che questo testo, che si presenta con il beneplacito della CEI e della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, spinga tutti i cristiani di lingua italiana a meditare, vivere, testimoniare e celebrare il messaggio di Dio.

Vorrei tanto che tutti i cristiani potessero apprendere “la sublime scienza di Gesù Cristo” (cfrFil 3,8) attraverso la lettura assidua della Parola di Dio, poiché il testo sacro è il nutrimento dell’anima e la sorgente pura e perenne della vita spirituale di tutti noi. Dobbiamo quindi compiere ogni sforzo affinché ogni fedele legga la Parola di Dio, poiché “l’ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo”, come dice san Girolamo (Comm. in Is., Prol.: PL 24,17). Vi ringrazio tutti di cuore, perché ciò che avete conseguito insieme è prezioso proprio per realizzare questo obiettivo e vi incoraggio a proseguire sul cammino intrapreso, per far conoscere sempre meglio e per far comprendere sempre più profondamente la Parola del Dio vivente. Vi accompagni anche la mia benedizione, che di cuore imparto a voi e ai vostri collaboratori.

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Bergoglio e la nuova traduzione della Bibbia: tutti possono capirla

L’Alleanza biblica universale gli consegna l’ultima versione dell’opera interconfessionale. Francesco invita cattolici ed evangelici a recitare insieme il Padre Nostro

IACOPO SCARAMUZZICITTÀ DEL VATICANO

Papa Francesco ha elogiato la traduzione interconfessionale della Bibbia “in lingua corrente”, incontrando stamane la Alleanza biblica universale, ed ha concluso l’udienza con un “padre nostro” in comune tra cattolici ed evangelici.

“Cari fratelli in Cristo”, ha detto Jorge Mario Bergoglio, “vi ringrazio per essere venuti qui a presentarmi la nuova versione italiana della Bibbia parola di Dio, traduzione interconfessionale in lingua corrente, frutto della collaborazione tra l’Alleanza biblica universale, Società biblica in Italia, e la casa editrice Elledici”, ha detto papa Francesco, che a braccio ha raccontato la propria “esperienza”: “La traduzione fatta fra evangelici e cattolici della bibbia in lingua corrente argentina ha fatto tanto bene e fa tanto bene: è un’idea buona perché la gente semplice può capirla, perché è un linguaggio vero, proprio, ma vicino alla gente. Nella missione che facevamo nella parrocchia a Buenos Aires sempre andavamo nella società biblica a comprarla… ci facevano un bello sconto!... e la davamo alla gente, che capiva la Bibbia. È stato un bello sforzo, e mi piace che adesso sia in italiano, la gente così può capire espressioni che se si traducono letteralmente non si capiscono. La preparazione di una versione interconfessionale – ha proseguito il Pontefice argentino - è uno sforzo particolarmente significativo, se si pensa a quanto i dibattiti attorno alla Scrittura abbiano influito sulle divisioni, specie in occidente. Questo progetto interconfessionale, che vi ha dato la possibilità di intraprendere un cammino comune per qualche decennio, vi ha permesso di affidare il cuore agli altri compagni di strada, superando sospetti e differenze, con la fiducia che scaturisce dall'amore comune per la Parola di Dio. Il vostro è il frutto di un lavoro paziente, attento, fraterno, competente e, soprattutto, credente. Se non crederete, non comprenderete; ‘se non crederete, non resterete saldi’, diceva il profeta Isaia. Mi auguro che questo testo, che si presenta con il beneplacito della Cei e della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, spinga tutti i cristiani di lingua italiana a meditare, vivere, testimoniare e celebrare il messaggio di Dio”.

“Vorrei tanto che tutti i cristiani potessero apprendere ‘la sublime scienza di Gesù Cristo’ attraverso la lettura assidua della Parola di Dio, poiché il testo sacro è il nutrimento dell'anima e la sorgente pura e perenne della vita spirituale di tutti noi. Dobbiamo quindi compiere ogni sforzo affinché ogni fedele legga la Parola di Dio, poiché ‘l'ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo’, come dice san Girolamo. Vi ringrazio tutti di cuore, perché ciò che avete conseguito insieme è prezioso proprio per realizzare questo obiettivo e vi incoraggio a proseguire sul cammino intrapreso, per far conoscere sempre meglio e per far comprendere sempre più profondamente la Parola del Dio vivente. Vi accompagni anche la mia benedizione, che di cuore do a voi e vi invito a chiederla insieme come fratelli pregando il padre nostro”. Le circa 30 persone della delegazione hanno recitato insieme la preghiera.

Una recente nota della Ellenici ricorda come la “traduzione interconfessionale in lingua corrente” (Tilc) – alla quale, peraltro, nel passato partecipò il cardinale Carlo Maria Martini – “è frutto del lungo e intenso lavoro di esperti cattolici ed evangelici, designati dalle rispettive Chiese. Il loro lavoro è iniziato negli anni Settanta e confluito nella prima pubblicazione del Nuovo Testamento (1976), completata con l’uscita dell’intera Bibbia (1985)”. La Bibbia in lingua corrente in passato ha venduto in Italia “oltre 13 milioni di copie”. Questa nuova revisione, “realizzata in due tempi (Nuovo Testamento nel 2000 e Antico Testamento nel 2014) si presenta ancor più adatta a una lettura scorrevole, comprensibile a tutti, ai giovani in particolare”. Introducendo l’incontro con il Papa, Valdo Bertalot, segretario generale della Società biblica in Italia, ha ricordato, in particolare, il valdese Bruno Corsari e il salesiano Carlo Bozzetti, ed ha concluso il suo saluto con una citazione biblica tratta dal libro di Amos: “Camminano forse due uomini insieme senza essersi messi d'accordo?”. Al Papa è stata consegnata una copia della nuova edizione.