domenica 1 giugno 2014

Il Papa: «Il Diavolo vuole distruggere la famiglia»

Papa Francesco all'Olimpico

di Massimo Introvigne

In un’atmosfera di grande festa, Papa Francesco ha incontrato ieri 1° giugno 2014 allo Stadio Olimpico di Roma le realtà del Rinnovamento Carismatico Cattolico, il più grande movimento mondiale per numero di aderenti, in occasione della Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo italiano, alla presenza di 52mila persone, provenienti da 55 Paesi. Papa Francesco ha esortato i tantissimi giovani presenti a spendere la loro giovinezza per ideali grandi, perché una gioventù tenuta «in cassaforte» diventa «uno straccio» e «non serve a niente», e ha proposto una riflessione sull’azione del Demonio, tema frequente nel suo Magistero e cui i carismatici sono particolarmente sensibili, affermando che oggi il Diavolo, in particolare, «vuole distruggere la famiglia».
Nel suo discorso il Papa ha esortato i carismatici a non cercare di essere «controllori della Grazia» e «dogane dello Spirito Santo» ma a lasciar fluire liberamente l’ispirazione dello Spirito Santo, senza «ingabbiarla», per l’evangelizzazione: «Uscite nelle strade a evangelizzare, annunciando il Vangelo; ricordate che la Chiesa è nata “in uscita”, quella mattina di Pentecoste».
Il Pontefice ha anche raccomandato ai carismatici l’amore per la Sacra Scrittura – e il mantenere l’abitudine dei primi anni del movimento di portarla sempre in tasca –, l’«ecumenismo spirituale» – che il Rinnovamento pratica soprattutto nei confronti della componente pentecostale del mondo protestante – e l’accoglienza dei poveri, ma «tutto questo sulla base dell’adorazione» perché «il fondamento del rinnovamento è adorare Dio!».
Nel mondo carismatico cattolico non mancano divisioni interne, come avviene in tutte le realtà molto grandi. Ma il Papa ha messo in guardia contro lo spirito di divisione, che viene dal Demonio: «La divisione da chi viene? Dal demonio! La divisione viene dal demonio. Fuggite dalle lotte interne, per favore! Fra voi non ce ne siano!».
Come aveva ricordato altre volte, Papa Francesco ha affermato di non avere capito all’inizio il Rinnovamento Carismatico in Argentina, scambiandolo per una specie di «scuola di samba» spirituale. Più tardi, conoscendolo da vicino e diventandone assistente spirituale, concluse che «il Rinnovamento Carismatico è una grande forza al servizio dell’annuncio del Vangelo, nella gioia dello Spirito Santo», e che lo stile di preghiera carismatico è, semmai, una «santa ubriachezza».
Accogliendo le testimonianze dei sacerdoti, dei giovani, delle famiglie e degli ammalati il Pontefice ha chiesto di includere la prossima volta fra questi testimoni anche i nonni – un altro tema su cui torna spesso – che sono «la nostra saggezza, sono la saggezza della Chiesa; gli anziani che tante volte noi scartiamo».
Con grande forza, Francesco ha sottolineato la centralità della famiglia, dove «Gesù cresce, cresce nell’amore dei coniugi, cresce nella vita dei figli». E ha confidato un suo pensiero: dietro la crisi della famiglia di questi anni c’è il Diavolo. È il Diavolo che attacca e vorrebbe distruggere la famiglia. «Il Signore benedica la famiglia – ha esclamato Papa Francesco – la faccia forte in questa crisi nella quale il diavolo vuole distruggerla».
Ai sacerdoti il Papa ha raccomandato: «Amate la vostra gente, siate vicini alla gente. Questo è quello che chiedo a voi, questa doppia vicinanza: vicinanza a Gesù e vicinanza alla gente». E ai giovani ha chiesto di aprire il cuore alle cose grandi, spendendo la vita per il Vangelo senza tenerla «in cassaforte». Diversamente, «questa gioventù diventa vecchia, nel peggiore senso della parola. Diventa uno straccio. Non serve a niente. La gioventù è per rischiarla: rischiarla bene, rischiarla con speranza. È per scommetterla su cose grandi. La gioventù è per darla, perché altri conoscano il Signore. Non risparmiate per voi la vostra gioventù: andate avanti!».
Nel commovente incontro con una non vedente, il Pontefice ha affermato che «i fratelli e le sorelle che soffrono, che hanno una malattia, che sono disabili, sono fratelli e sorelle unti dalla sofferenza di Gesù Cristo, imitano Gesù nel momento difficile della sua croce, della sua vita. Questa unzione della sofferenza la portano loro avanti, per tutta la Chiesa».


Al Rinnovamento il Papa ha infine dato appuntamento alla Pentecoste 2017 per celebrare «il vostro grande Giubileo» – i cinquant’anni dalla fondazione del Rinnovamento Carismatico Cattolico – in Piazza San Pietro.