martedì 14 ottobre 2014

Credere fa la differnza

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di  Costanza Miriano
Qualche giorno fa un’amica che non vedevo da tanto  mi ha raccontato la morte della mamma. Non posso qui entrare nei dettagli della sua storia, è sempre difficile stare alla giusta distanza dalle vite degli altri, ma posso dire che, con la sua scelta di fedeltà a un marito che se ne era andato di casa, quella donna era sempre stata per me un segno di contraddizione.
Da piccola, non ricordo bene ma immagino che la considerassi  una scelta suicida, la sua. Ero tutta proiettata verso la realizzazione di me stessa, verso il mio futuro che dovevo costruire, e pensavo che sarei stata io la fortunata moglie del Principe azzurro, che non mi sarei fatta mettere i piedi in testa, io che avrei avuto un lavoro fantastico e figli perfetti e che avrei gestito tutto tranquillamente (l’adolescenza, oltre che epoca dei brufoli – che peraltro io ho ancora  – delle cotte disperate e dei vestiti improbabili, è anche un tempo in cui si producono cretinate in quantità industriale).
Adesso che sono grande, anzi quasi coetanea a quella signora nei suoi ultimi anni di vita, capisco la potenza e la grandezza della sua scelta, la bellezza del suo gesto umile. Un gesto che non è mai stato debolezza, ma al contrario forza. E nelle ultime ore di vita era sorridente, totalmente rappacificata anche col marito. Quel giorno è passata da lei un’altra ragazza, amica come me della figlia, con seri problemi di salute, e parecchio arrabbiata col Principale per questo motivo (e ti credo). La signora le ha afferrato la mano e ripristinando per l’ultima volta il tono da mamma, dolce ma fermo, gliel’ha stretta, l’ha guardata negli occhi e le ha detto: «Tu ci devi credere. Ci devi credere. È tutto vero. E sta tutta lì la differenza. Credere davvero che è il Signore che ti salva. Se credi a questo la tua vita cambia. Tutto il resto sono chiacchiere».
fonte: Credere