giovedì 14 aprile 2016

ProVita lancia il “Patto per la famiglia naturale”

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Si è svolta stamattina, presso la sala Nassiriya del Senato, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Patto per la famiglia naturale” promossa dall’associazione “ProVita onlus”.
L’incontro è stato introdotto dal Senatore di Forza Italia Lucio Malanche ha sottolineato l’importanza e la trasversalità della proposta aperta a tutti i candidati sindaci delle prossime elezioni amministrative del 5 giugno 2016.
Dopo di lui, Toni Brandi, presidente di ProVita, ha messo in evidenza come tale “Patto” nasca dalla volontà di dare un doverso seguito ed una risposta al milione di persone confluite lo scorso 30 gennaio al Circo Massimo per protestare contro il ddl Cirinnà e riaffermare l’unicità della famiglia naturale. Un popolo che secondo il presidente Brandi «rappresenta altri milioni di famiglie che sono preoccupate per l’avanzata del gender, dell’educazione sessuale, e dei “matrimoni” e adozioni gay nella società; milioni di famiglie che sono determinate a contrastare la rivoluzione antropologica in atto». Il “Patto” –  ha precisato Brandi – potrà essere sottoscritto dai candidati sindaci nei 27 capoluoghi di Provincia e da tutti i candidati sindaci e consiglieri comunali nei capoluoghi di Regione.

Alessandro Fiore, portavoce di “ProVita onlus”, ha illustrato più nel dettaglio l’iniziativa spiegando come tale “Patto” contenga precisi impegni politici a livello locale in difesa della famiglia e della vita.  In particolare, Fiore ha sottolineato l’importanza del preambolo del “Patto” in cui si afferma che «il bene comune può essere realizzato solo attraverso la promozione senza compromessi della Vita e della famiglia naturale fondata sul matrimonio». Il “Patto per la Famiglia naturale” si propone di dare applicazione concreta a tre essenziali principi costituzionali: l’art. 29 che «riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio […]»; l’art. 30 in cui si legge che «è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli […]»; e l’art. 31 che recita: «La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenza la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità. l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo».
Per questo – come si legge nel “Patto”-  i candidati firmatari s’impegnano a «realizzare un sistema di assistenza e previdenza sociale che abbia come centro naturale la famiglia»; preservare e promuovere il diritto naturale, garantito dalla Costituzione, opponendosi ad «ogni tipo di propaganda gender o lgbt»; dare vita ad una commissione permanente che «vagli i progetti didattici e libri di testo che si vogliono introdurre nelle scuole»; istituire uno “sportello di ascolto al Comune o ai Municipi che raccolga e dia seguito alle eventuali denunce di genitori […]»; «rimodulare tutte le imposte e le tariffe comunali agevolando […] le famiglie in base al numero dei componenti»; «incrementare l’efficienza e la presenza di nidi d’infanzia o micro-nidi, anche presso le grandi imprese e nei pressi degli uffici […]”; «sostenere la vita nascente mediante aiuti finanziari a ragazze madri […]; contrastare a livello culturale e giuridico il riconoscimento pubblico di unioni gay o c.d. ‘famiglie omogenitoriali”»; e infine, «votare contro tutte le iniziative in contrasto o incompatibili con le suddette politiche».
In chiusura di conferenza stampa, Toni Brandi, dopo aver sottolineato come l’iniziativa non implichi in alcun modo l’adesione di ProVita ad alcun partitico politico, ha presentato ufficialmente il “bollino di approvazione” che potranno esibire i candidati firmatari del “Patto per la Famiglia Naturale”.
Un concetto ribadito anche attraverso il comunicato stampa pubblicato sul sito di “ProVita” dove si legge:
«le sottoscrizioni dei candidati al “Patto” naturalmente non implicano l’adesione di ProVita a nessun partito o candidato in particolare. Si tratta di un’indicazione agli elettori dell’adesione a certi principi fondamentali in materia di famiglia e vita. ProVita pubblicizzerà i nomi dei candidati che avranno firmato il “Patto” e sosterrà quelle iniziative dei candidati eventualmente eletti, tese a realizzare gli impegni contenuti nel “Patto”. Il candidato potrà utilizzare nella sua campagna elettorale il “bollino di garanzia” di ProVita, il quale è stato mostrato ai giornalisti alla fine della conferenza stampa. I primi candidati aderenti al “Patto” saranno pubblicati verso la fine del mese sul sito di ProVita onlus».
Ci auguriamo che la lodevole iniziativa in difesa della vita e della famiglia, promossa dall’Associazione presieduta da Toni Brandi, possa ottenere numerose adesioni e che icandidatati sottoscrittori rispettino tale impegnativo “patto d’onore” di fronte ai loro elettori. (L.G.)