sabato 27 luglio 2013

Gesù amico dell’uomo



La Liturgia di oggi Sabato 27 Luglio 2013
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    Sabato della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Ecco, Dio viene in mio aiuto, il Signore sostiene l’anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono.(Sal 54,6-8)
Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore,
e donaci i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Es 24,3-8)
Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.
Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 49)
Rit: Offri a Dio come sacrificio la lode.
Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, bellezza perfetta,
Dio risplende.

«Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria.
Canto al Vangelo (Gc 1,21)
Alleluia, alleluia.
Accogliete con docilità la Parola
che è stata piantata in voi
e può portarvi alla salvezza.
Alleluia.

Vangelo
Matteo 13,24-30
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».
Lettura 
Il Padre dei cieli, che ha consegnato a Mosè le parole dell’Alleanza, ha seminato nel cuore di ogni uomo il buon seme, il seme della bontà. C’è, però, un nemico che turba la serenità, seminando la cattiveria. Ma questa non deve distruggere la bontà.
Meditazione
Gesù persevera nell’annuncio del Regno dei Cieli, come speranza di salvezza. Rivela il Padre agli uomini e manifesta tutto il bene che procura gioia. E mette in guardia dal nemico che va guardato in faccia e smascherato per neutralizzare il male. Da Dio il bene, dal diavolo il male. Da Dio lo sguardo benevolo che crea l’uomo a sua immagine. Dal Maligno l’inganno che lo rovina. Da Dio la grazia dell’amore, da Satana il veleno del peccato. Ma l’amore è più forte. Occorre pazienza, ma c’è spazio per la speranza. E l’uomo può essere buon grano, nonostante la zizzania, ma anche questa è chiamata a convertirsi. L’uomo per natura, ma anche per grazia, è fatto per Dio. Se da questo orientamento si distrae, si lascia prendere dal sonno, pone lo sguardo sulle cose o solo su se stesso, presta il fianco al suo nemico, che si maschera da amico, lo inganna e pone nel suo cuore ciò che non è bello agli occhi di Dio. A volte, le lusinghe durano a lungo e vediamo nel campo del mondo, della Chiesa, della famiglia, della storia, lo spettacolo del grano e della zizzania, del bene e del male, della carità che dona e dell’odio che distrugge, la compresenza dell’assurdo insieme al ragionevole, le strutture di grazia insieme alle strutture di peccato. Il grande rischio in cui si cade è la confusione che si crea quando si scambia il male col bene e quindi il bene col male. Gesù rimane il Maestro buono perché solo Dio è buono. È l’amico dell’uomo e ci consiglia di pazientare, ma senza rassegnarci o giustificarci. Occorre tanta vigilanza da parte nostra. Il male non viene a caso, trova sempre una porta aperta quando ci concentriamo su noi stessi o accogliamo proposte stolte. Occorre tanta pazienza per comprendere tante situazioni e gestirle con discernimento. Occorre tanta sapienza per alimentarci di Vangelo, per tenere lontano il male e le sue insidie, per ricordare che il Signore è l’unico giudice della storia e di ogni persona. Occorre tanto amore per saper alzare lo sguardo verso il Signore e riconoscere in Lui l’amico dell’uomo che custodisce, nel suo granaio, il grano che diventerà pane.
Preghiera:
Grazie Signore del tuo sguardo d’amore nella creazione, nella redenzione, nella santificazione. Solo tu ci liberi dal nemico e dalla dannazione, riservandoci per la gloria.
Agire:
Sarò attento a custodire il mio cuore dal male ma anche a intraprendere il giusto cammino di conversione per riconquistare la libertà dei figli di Dio.
Meditazione del giorno a cura di S.E.R. Mons. Rocco Talucci, Arcivescovo emerito di Brindisi-Ostuni, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART.