martedì 24 settembre 2013

Kiko ha fatto 100...

... Seminari Missionari Diocesani Redemptoris Mater in tutto il mondo

Ne esistevano già 93 e ne sono appena nati 7 da una convivenza di seminaristi del Cammino Neocatecumenale in Italia


*

Il Cammino Neocatecumenale ha appena terminato una convivenza di seminaristi in Italia alla quale hanno partecipato 357 nuovi seminaristi provenienti da tutto il mondo e nella quale convivenza sono nati 7 nuovi seminari diocesani missionari Redemptoris Mater. In tutto, sono già 100 i seminari di queste caratteristiche presenti nei cinque continenti.
I nuovi seminari corrispondono a Filadelfia (USA), Vancouver (Canada), Belém (Brasile), Carúpano (Venezuela), Kampala (Uganda), Úzhgorod (Ucraina) e Campobasso (Italia).
Durante la convivenza, questi 357 giovani sono stati distribuiti nei 100 seminari nei quali, a partire da ora, cominceranno a formarsi e studiare per il ministero al servizio della Nuova Evangelizzazione. Inoltre, hanno partecipato il cardinale Christoph Schönborn e vari vescovi, tra i quali il vescovo di  Filadelfia, Charles Chaput; il vescovo di Carúpano, Jaime Villaroel e il vescovo greco-cattolico di Úzhgorod, Milan Shashik.

Gli statuti di questa iniziazione cristiana per adulti, approvati dalla Santa Sede nel 2008, mostrano che il Cammino Neocatecumenale, come itinerario di catechesi, è anche un “mezzo per suscitare vocazioni sacerdotali e di speciale consacrazione a Dio nelle differenti forme di vita religiosa e apostolica, e per suscitare nel cuore di ognuno, la vocazione missionaria specifica”. Per questo, si tratta di uno strumento al servizio dei vescovi per la formazione cristiana dei candidati al presbiterato”. 
I Seminari diocesani e missionari Redemptoris Mater sono eretti dai vescovi diocesani, in accordo con l'Equipe internazionale Responsabile del Cammino, e si reggono secondo le norme vigenti per la formazione e l'incardinazione dei clerici diocesani e secondo statuti propri, in conformità alla Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis. In questi, i candidati al sacerdozio, trovano nella partecipazione al Cammino Neocatecumenale, un elemento specifico e basico dell'iter formativo e, allo stesso tempo, vengono preparati alla genuina scelta presbiterale di servizio all'intero Popolo di Dio, nella comunione fraterna del presbiterio”.
In un momento di crisi vocazionale presente in tutto il mondo, la realtà del Cammino Neocatecumenale ricorda le parole di Giovanni Paolo II durante il VI Simposio del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa nel 1985, nel quale affermò che l'evangelizzazione deve essere iniziata invocando lo Spirito e cercando laddove lo Spirito soffia. Alguni sintomi di tale soffio dello Spirito sono certamente presenti oggi in Europa. Per trovarli, sostenerli, svilupparli, è necessario abbandonare gli schemi atrofizzati per arrivare laddove inizia la vita, laddove vediamo che si producono frutti di vita secondo lo Spirito”.

*

Il Secondo Congresso per la Nuova Evangelizzazione in Polonia

Ottocento persone provenienti da Polonia, Italia, Francia e Stati Uniti, si sono incontrate per discutere su come "svegliare il gigante", ovvero il laicato



Dal 19 al 22 settembre ha avuto luogo a Varsavia il Secondo Congresso Nazionale della Nuova Evangelizzazione, durante il quale sono state presentate le ultime metodologie pastorali per l’evangelizzazione.
Quasi 800 persone provenienti da tutta la Polonia, Italia, Francia e Stati Uniti, si sono incontrate presso la parrocchia di Ursynów, per una condivisione di esperienze spirituali e pastorali e per discutere su come “svegliare il gigante” - ovvero il laicato - e  coinvolgere i laici nella proclamazione del Vangelo.
Come riferisce la KAI (Agenzia Cattolica delle Informazioni in Polonia), il vescovo Grzegorz Ryś, Presidente del Gruppo per la Nuova Evangelizzazione presso la Conferenza Episcopale Polacca, ricordando l'esortazione Evangelii Nuntiandi di Papa Paolo VI, ha affermato che “l'evangelizzazione richiede due cose importanti: il dono e la povertà ”. Questo è sufficiente. “Trasmettere la fede si realizza sempre come atto di  elemosina”.
Il vescovo di Koszalin, Kolobrzeg Edward Dajczak, ha sottolineato durante la messa che “oltre all’evangelizzazione il ruolo sostanziale della parrocchia è quello di essere una famiglia affidataria, luogo in cui i bambini imparano ad amare Gesù. Ogni casa familiare ha un urgente bisogno di calore. È necessario concepire la parrocchia come una comunità”.
Infatti “le nostre parrocchie nascondono un enorme potenziale, sono chiamate alla trasmissione della fede e a vivere ognuna come la prima parrocchia nella storia della Chiesa nell’incontro personale con Cristo risorto, attraverso l'adorazione, la costruzione di piccole comunità, l’esempio dei discepoli”.
Durante il congresso  il Vescovo della Diocesi di Brooklyn, Nicola Di Marzio, ha precisato che “nuova evangelizzazione significa che per nuovi tempi bisogna trovare nuovi modi di evangelizzare”. Ogni battezzato è chiamato a condividere la propria fede e a cooperare con Cristo, che è il primo evangelizzatore. Storicamente l'evangelizzazione apparteneva agli ordini religiosi e ai sacerdoti, ma oggi tutti sono chiamati a questa opera: “È necessario che i laici collaborino con i sacerdoti”, ha dichiarato monsignor Di Marzio, che a questo proposito ha messo in rilievo l’importanza delle famiglie: “La famiglia è la Chiesa domestica, il centro più efficace e migliore per la trasmissione della fede; la famiglia è il fondamento della parrocchia e della Chiesa”.
Durante i laboratori e i seminari pastorali che hanno coinvolto numerose comunità, sono stati presentati il corso “Alpha” e la Scuola della Nuova Evangelizzazione insieme alle esperienze dei movimenti Chemin Neuf, l'Emmanuele, Cammino Neocatecumenale, Focolari, Luce e Vita e Uomini di San Giuseppe.

A conclusione delle tre giornate, centinaia di persone hanno infine preso parte alla “Gioiosa Marcia per Gesù” scendendo nelle strade della città. (M. Frukacz)
Zenit

*

Cammino neocatecumenale: 357 nuovi seminaristi nei 100 seminari diocesani missionari



Il Cammino neocatecumenale ha appena terminato una Convivenza di seminaristi in Italia alla quale hanno partecipato 357 nuovi seminaristi di tutto il mondo e nella quale sono nati sette nuovi seminari diocesani missionari Redemptoris Mater. In tutto, sono 100 i seminari del Cammino neocatecumenale presenti nei cinque continenti. I nuovi sette sono a Filadelfia (Usa), Vancouver (Canada), Belém (Brasile), Carúpano (Venezuela), Kampala (Uganda), Úzhgorod (Ucraina) e Campobasso (Italia). I 357 giovani sono stati distribuiti nei 100 seminari nei quali, a partire da ora, cominceranno a formarsi e studiare per il ministero al servizio della Nuova evangelizzazione. All’incontro hanno partecipato il card. Christoph Schönborn e vari vescovi, tra i quali l'arcivescovo di Philadelfia, mons. Charles Chaput; il vescovo di Carúpano mons. Jaime Villaroel e il vescovo greco-cattolico di Úzhgorod, mons. Milan Shashik. I seminari diocesani e missionari Redemptoris Mater sono eretti dai vescovi diocesani, in accordo con l‘equipe internazionale responsabile del Cammino, e si reggono secondo le norme vigenti per la formazione e l‘incardinazione dei clerici diocesani e secondo statuti propri, in conformità alla Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis. In questi, "i candidati al sacerdozio, trovano nella partecipazione al Cammino neocatecumenale, un elemento specifico e basico dell'iter formativo e, allo stesso tempo, vengono preparati alla genuina scelta presbiterale di servizio all'intero Popolo di Dio, nella comunione fraterna del presbiterio”.
 Radio Vaticana