venerdì 21 febbraio 2014

Approvato dai teologi il «miracolo» di Paolo VI


Un'immagine di papa Paolo VI

La consulta dei teologi della Congregazione dei santi ha riconosciuto la guarigione di un bambino non ancora nato. Beatificazione più vicina

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

La consulta dei periti teologi della Congregazione delle cause dei santi, all'inizio di questa settimana ha approvato all'unanimità un miracolo attribuito all'intercessione di Giovanni Battista Montini, Papa Paolo VI. Ora la guarigione, già giudicata «inspiegabile» dalla consulta medica guidata dal professor Patrizio Polisca, dovrà essere vagliata dai cardinali e vescovi del dicastero, prima dell'approvazione finale di Papa Francesco. Se, come confermano a Vatican Insider autorevoli fonti della Congregazione delle cause dei santi, questi ultimi passaggi avverranno in tempi brevi, si può facilmente ipotizzare nei prossimi mesi la  beatificazione di Montini.


Il postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, aveva scelto da tempo, tra le segnalazioni ricevute, un caso di guarigione risultato «inspiegabile» ai primi esami clinici. Il 20 dicembre 2012, ormai alla vigilia della sua storica rinuncia al papato, Benedetto XVI proclamava «l'eroicità delle virtù» di Paolo VI, chiudendo così il processo canonico. Per la beatificazione serviva soltanto il riconoscimento di un miracolo.


Il presunto miracolo che Marrazzo aveva presentato alla consulta riguarda la guarigione di un bambino non ancora nato, avvenuta nei primi anni Novanta in California. Durante la gravidanza, i medici avevano riscontrato un grave problema nel feto e a motivo delle conseguenze cerebrali che intervengono in questi casi avevano suggerito come unico possibile rimedio alla giovane mamma quello dell’aborto. La donna si era opposta aveva voluto portare a termine la gravidanza affidandosi all’intercessione di Paolo VI, il Papa che nel 1968 scrisse l’enciclica «Humanae vitae», nonostante le fosse stato assicurato che il figlio sarebbe nato gravemente handicappato nel fisico e a livello cerebrale.


Il bambino è nato senza problemi: si è atteso che raggiungesse l'adolescenza per constatare l’assenza di conseguenze e la perfetta guarigione. Si tratta, aveva detto Marrazzo nel 2012 a Radio Vaticana, di «un avvenimento veramente straordinario e sovrannaturale, avvenuto per intercessione di Paolo VI». Una guarigione, continuava il postulatore della causa, «in linea con il magistero» del Papa che ha scritto la «Humanae vitae», un miracolo collegato alla «difesa della vita, espressa nell'enciclica, ma anche in difesa della famiglia, perché quel documento parla dell'amore coniugale, non soltanto sulla vita nascente. Questa guarigione è logica nella linea di Montini».