martedì 25 febbraio 2014

Graziano Delrio, un cattolico praticante al fianco del nuovo Primo Ministro

Graziano-Delrio


Graziano Delrio, 54 anni, 9 figli e 30 anni di matrimonio, è il braccio destro e uomo di fiducia del nuovo Primo Ministro Matteo Renzi. Una grande amicizia e una reciproca fiducia lega Delrio a Renzi che lo ha definito un “punto di riferimento” e “un modello di politico serio”, dotato di una “tenace delicatezza” nel suo lavoro politico.
Delrio ha fortemente appoggiato la candidatura di Renzi a segretario del Partito Democratico e, ora che Napolitano ha affidato il governo all’ex sindaco di Firenze, il nuovo premier lo ha nominato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nei giorni del passaggio di consegne tra Letta e Renzi, Delrio è stato molto vicino al neo-premier sia nei colloqui col presidente Napolitano che durante le consultazioni con le diverse forze politiche. Così anche alla “Cerimonia della Campanella” e durante il primo Consiglio dei Ministri del governo Renzi, Delrio è stato sempre alla sinistra del premier.
Un cattolico praticante al fianco del nuovo Primo Ministro, un fatto che potrebbe in qualche modo “rassicurare” quella parte dell’elettorato cattolico italiano che preme da tempo per una maggiore attenzione alle politiche familiari e spera che il nuovo governo non segua e rafforzi quelle tendenze contrarie alla famiglia che in questi ultimi mesi hanno trovato posto nelle agende dei politici italiani.
Il suo biglietto da visita infatti sono anche i suoi nove figli, segno di una reale adesione  agli insegnamenti della Chiesa Cattolica promulgati da Paolo VI nell’enciclica Humanae Vitae, un documento di fondamentale importanza per la Morale Cattolica che il Papa Paolo VI ha voluto e difeso con straordinario coraggio affrontando forti critiche e gravi pressioni.
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Nato nel 1960 a Reggio Emilia in una famiglia atea e comunista, Graziano “scopre” la fede a 17 anni. A 22 anni sposa Annamaria ed assieme approfondiscono la loro fede vivendo il loro percorso di fede (il Cammino Neocatecumenale) in parrocchia e accogliendo nove figli. Una scelta che il neo ministro ha definito “un atto d’amore”. Appassionato di calcio, ha allenato una squadra giovanile. Laureato in medicina e specializzato in endocrinologia, ha completato il suo percorso formativo in Inghilterra e in Israele, continuando poi come docente e ricercatore presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. E’ autore di diverse pubblicazioni scientifiche e ha tenuto diversi seminari in America e in Europa.
E’ cresciuto politicamente nel Partito Popolare Italiano. Nel 1999 fu consigliere comunale a di Reggio Emilia. Nel 2000 venne eletto al Consiglio Comunale dell’Emilia-Romagna. Nel 2004 diventò sindaco della città di Reggio Emilia con La Margherita (il primo sindaco non comunista)  e riconfermato – dopo essere passato al Partito Democratico – nel 2009. E’ stato vicepresidente (dal 2005 al 2011) e poi presidente (eletto per acclamazione) della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI).
Col governo di Enrico Letta è stato Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Locali (dal 28 aprile 2013) ricevendo poi la delega per lo Sport dopo la rinuncia del ministro Josefa Idem (giugno 2013). Ha proposto un Disegno di Legge (1542/2013) sulla istituzione delle Città Metropolitane guidate dai sindaci che prevede una riforma di semplificazione e modernizzazione degli enti locali,  e un risparmio di centinaia di milioni di euro. Il DDL è stato approvato alla Camera il 21 dicembre 2013 e attualmente è in studio al Senato. In una intervista rilasciata nel maggio del 2013 si è dichiarato contrario al riconoscimento dei “matrimoni omosessuale”: “I diritti individuali vanno tutelati per tutte le coppie. Ma il matrimonio nel nostro ordinamento è un’unione tra sessi diversi”.
Cattolico democratico, Delrio ha fondato una associazione che porta il nome di Giorgio La Pira, ex sindaco di Firenze, a cui il neo ministro si ispira. Con questa associazione ha promosso diverse iniziative culturali e sociali. E’ anche il presidente della Campagna Nazionale “L’Italia sono anch’io” che propone la concessione del diritto di cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia e il diritto di voto agli stranieri regolarmente residenti nel nostro paese.
Il desiderio del ministro Delrio è quello di dare nuova credibilità alla politica cercando di avvicinare sempre di più lo Stato ai cittadini, la politica alla vita reale delle persone. Nell’ottobre del 2013 in una convention organizzata a Firenze da Matteo Renzi alla “Leopolda”, Delrio affermò nel suo breve intervento: “Le storie quotidiane devono entrare nella politica. La politica è fatta dalle storie quotidiane della gente; e il problema per cui la politica non è più credibile è perché ha smesso la voglia, la passione, l’interesse per quelle storie quotidiane“. La politica, infatti, crea un senso di delusione nei cittadini quando non si cura delle loro storie, della loro quotidianità.

Nel suo mandato come sindaco ha dimostrato grande interesse per l’attuazione del Principio di Sussidiarietà promuovendo diversi progetti che concretizzino una “sussidiarietà orizzontale” al fine di favorire una collaborazione più stretta e più concreta tra i cittadini e l’amministrazione pubblica e tra gli stessi cittadini attraverso le diverse forme di associazionismo. A questo proposito, interrogato sul progetto “I reggiani per esempio” a proposito del Principio di Sussidiarietà, che è anche il perno della riflessione sociale della Chiesa Cattolica, Delrio ha dichiarato che questo progetto: “rappresenta un meritevole esempio di concreta attuazione del principio di sussidiarietà, principio presente in Costituzione ormai da un decennio (art. 118. n.d.r.), che stenta però a trovare una adeguata attuazione”.