domenica 1 giugno 2014

Il Papa al Rinnovamento nello Spirito: "Prima pensavo foste una 'scuola di samba', poi ho capito che siete una corrente di grazia"



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Il Papa esorta i carismatici all'unità e affida la famiglia alla protezione del Signore


Una nuova missionarietà rafforzata nell’unità. E’ l’esortazione del Papa oggi, allo Stadio Olimpico di Roma, incontrando le realtà del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Occasione  la 37.ma Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Il Papa ha parlato anche della famiglia, sotto attacco e del ruolo centrale degli anziani, ai sacerdoti ha detto: “siate vicini a Gesù e alla gente”. Presenti oltre 52mila persone, provenienti da 55 Paesi del mondo. A Roma anche i due organismi di collegamento del Rinnovamento Carismatico Cattolico nel mondo: ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal Services) e CFCCCF (Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships). 
Un coro di applausi e note è esploso all’arrivo del Papa che poi con le braccia alzate ha cantato con tutto lo Stadio in spagnolo: “vive Jesus el Senor”. E l’Olimpico è diventato arena di fede e speranza in cui il soffio dello Spirito Santo invocato dall’assemblea, come in un Cenacolo a cielo aperto, ha illuminato le menti e scaldato il cuore dei 52mila presenti provenienti da 55 Paesi. Forti gli appelli: all’unità del Rinnovamento; a non eccedere nell’organizzazione delle cose – lasciate agire Dio ha detto -; a  non essere “controllori della Grazia”, “dogane dello Spirito Santo”:
Questo è il vostro percorso: Evangelizzazione, Ecumenismo spirituale, cura dei poveri e dei bisognosi e accoglienza degli emarginati. E tutto questo sulla base della a-do-ra-zione! Il fondamento del rinnovamento è adorare Dio!
Cercate l'unità nel Rinnovamento – ha proseguito - perché l'unità viene dallo Spirito Santo e nasce dall'unità della Trinità:
La divisione, da chi viene? Dal demonio! La divisione viene dal demonio. Fuggite dalle lotte interne, per favore! Fra voi non ce ne siano!
“Uscite nelle strade a evangelizzare, annunciando il Vangelo; ricordate che la Chiesa è nata “in uscita”, quella mattina di Pentecoste”, ha evidenziato Papa Francesco:  
Avvicinatevi ai poveri e toccate nella loro carne la carne ferita di Gesù; Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo, con quella libertà, e per favore, non ingabbiate lo Spirito Santo! Con libertà!
Con autoironia il Papa ha ricordato anche di come definiva i Carismatici prima di diventane assistente spirituale in Argentina: “una scuola di samba”. Poi ha sottolineato che il “Rinnovamento Carismatico è una grande forza al servizio dell’annuncio del Vangelo, nella gioia dello Spirito Santo (Evangelii Gaudium)”; voi avete ricevuto lo Spirito Santo – ha soggiunto - che vi ha fatto scoprire l'amore di Dio per tutti i suoi figli e l'amore per la Parola. Il Santo Padre ha più volte interrogato i presenti, come quando ha chiesto se i carismatici portano ancora oggi una copia della Bibbia, del Novo testamento sempre con se:
Lo fate ancora oggi?? [la folla:] Sììì!!! Non ne sono tanto sicuro, eh? Se nò, tornate al questo primo amore, portare sempre in tasca, nella borsa, la Parola di Dio! E leggere un pezzetto. Sempre con la Parola di Dio. 
Prima dell'intervento il Papa ha dialogato con i rappresentati dei sacerdoti, giovani, famiglie, ammalati. Ha chiesto perché non ci fossero rappresentanze di nonni “assicurazione della nostra fede - ha puntalizzato  - condotti dallo Spirito Santo”:
Gli anziani, eh?, sono la nostra saggezza, sono la saggezza della Chiesa; gli anziani che tante volte noi scartiamo.
Conversando con una moglie e mamma ha rimarcato la centralità della famiglia, dove “Gesù cresce, cresce nell’amore dei coniugi, cresce nella vita dei figli”. E per questo sotto l’attacco del nemico:
Le famiglie sono questa Chiesa domestica. Ma, gli sposi sono peccatori, come tutti, ma vogliono andare avanti nella fede, nella loro fecondità, nei figli e nella fede dei figli. Il Signore benedica la famiglia, la faccia forte in questa crisi nella quale il diavolo vuole distruggerla.
E’ la vicinanza, che ha indicato ai sacerdoti esortandoli alla prossimità con Gesù e alla gente, con il popolo di Dio:
Amate la vostra gente, siate vicini alla gente. Questo è quello che chiedo a voi, questa doppia vicinanza: vicinanza a Gesù e vicinanza alla gente.
Parlando poi con un ragazzo ha indicato la via di una giovinezza che "scommette su cose grandi", rispetto ad una vita tenuta “in cassaforte”:
Così questa gioventù diventa vecchia, nel peggiore senso della parola. Diventa uno straccio. Non serve a niente. La gioventù è per rischiarla: rischiarla bene, rischiarla con speranza. E’ per scommetterla su cose grandi. La gioventù è per darla, perché altri conoscano il Signore. Non risparmiate per voi la vostra gioventù: andate avanti!
Nell’incontro con una non vedente, il Papa ha indicato come la sofferenza sia testimonianza e vicinanza a Gesù:
I fratelli e le sorelle che soffrono, che hanno una malattia, che sono disabili, sono fratelli e sorelle unti dalla sofferenza di Gesù Cristo, imitano Gesù nel momento difficile della sua croce, della sua vita. Questa unzione della sofferenza la portano loro avanti, per tutta la Chiesa. 
Toccante il momento della preghiera in cui il Papa ha parlato della “Santa ubriachezza” quella che fa parlare le lingue della carità, rispetto agli egoismi di potere. Poi ancora il richiamo all’unità e scrosciante l’applauso per l’invito del 2017:
Cercate l'unità del Rinnovamento, unità che viene dalla Trinità! E aspetto tutti voi, carismatici del Mondo, per celebrare, insieme al Papa, il vostro grande Giubileo alla Pentecoste del 2017 nella Piazza di San Pietro! Grazie. Radio Vaticana
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Il Papa al RnS: "Prima pensavo foste una 'scuola di samba', poi ho capito che siete una corrente di grazia"

50.000 membri del Rinnovamento nello Spirito oggi allo Stadio Olimpico per l'incontro con Francesco. Tra canti e preghiere, il Papa ha invitato il movimento a celebrare la Pentecoste 2017 in piazza San Pietro

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Luciano Ligabue può solo sognarla un’accoglienza così. Avvolto dall’abbraccio di 50.000 membri del Rinnovamento nello Spirito Santo, l’ingresso di Papa Francesco nello Stadio Olimpico, per la prima delle due giornate della 37ma convocazione nazionale del movimento, è stata segnata da un’ovazione che, vista la circostanza, si potrebbe definire proprio “da stadio”.
Per raggiungere il palco - lo stesso del concerto di Ligabue di ieri sera - Bergoglio ha percorso a piedi un tratto del prato del campo; in quel momento era impossibile contare le mani alzate dagli spalti gremiti che volevano salutare, fotografare, sventolare cartelloni e bandierine, e manifestare gesti d’affetto al Pontefice. Tutto accompagnato da cori, canti e inni, che hanno fatto subito entrare il Papa nel clima di festa dell’evento.
Ad accompagnare il Pontefice il presidente del Rns Salvatore Martinez e il reggente della Casa pontificia, padre Leonardo Sapienza. Proprio Martinez ha preso per primo la parola, dicendo: "Santità, si rallegri il suo cuore. Il rinnovamento è unito intorno a lei e l'unità sarà il segno della nostra credibilità”. Ha poi fatto partire il canto d'invocazione dello Spirito Santo, al quale si è unito lo stesso Francesco ricordandolo da tante Messe celebrate a Buenos Aires con il movimento.
Per il Papa più che un’udienza si è trattato infatti di un ritorno a casa. La familiarità con il RnS è apparsa chiara nelle sue parole che, tra il serio e il faceto, non hanno risparmiato critiche e raccomandazioni, ma anche lodi e incoraggiamenti al movimento. Come quando ha raccontato di esser stato inizialmente diffidente, da vescovo di Buenos Aires, nei confronti del Rinnovamento. “Dicevo: questi sono una ‘scuola di samba’”, ha scherzato, riferendosi al modo di pregare dei seguaci caratterizzato da canti e gestualità.
Ha poi aggiunto subito dopo di aver capito che dietro quei ‘movimenti c’era invece una profonda spiritualità e una grazia che passava. Ha quindi rivalutato il Rinnovamento, imparando ad apprezzarne il modo di vivere la fede. Tanto che nel 2013 fu nominato Assistente ecclesiastico per l’Argentina. Solo che, qualche mese dopo, dovette partire per Roma per un certo Conclave. E a Buenos Aires non ha più fatto ritorno.
Durante il suo discorso, Francesco ha ricordato poi gli impegni fondamentali di tutti i membri del Rinnovamento carismatico che, ha definito “una corrente di grazie” e parte di una “grande orchestra” che è la Chiesa, dove ogni voce diversa è funzionale a creare un’unica armonia.  Ha anche raccomandato a “capi” e “organizzatori” – che, ha detto, “preferisco chiamare ‘servitori’” - di custodire sempre il dono dell’umiltà, cercando di “non ingabbiare lo Spirito Santo”. “Quando qualcuno si crede più importante di un altro, incomincia la peste - ha affermato Francesco - nessuno può dire io sono il capo, voi come tutta la Chiesa avete un solo capo e Signore: il Signore Gesù. Il capo del Rinnovamento è il Signore Gesù. Ripetetelo con me. Lo possiamo dire con la potenza che ci dà lo Spirito Santo”.
Il Vescovo di Roma ha inoltre pregato con tutti fedeli, dicendo: "Signore, guarda il tuo popolo in attesa dello Spirito Santo, guarda i giovani, guarda le famiglie, guarda i bambini, guarda gli ammalati, guarda i sacerdoti, i consacrati le consacrate guarda noi vescovi, guarda tutti, e concedi a noi quella santa ubriachezza, quella dello Spirito, quella che ci fa parlare tutte le lingue, le lingue della carità, sempre vicino ai fratelli e sorelle che hanno bisogno di noi”. “Insegnaci – ha proseguito - a non lottare fra di noi per avere un pezzo in più di potere, ad essere umili, ad amare più la Chiesa che il nostro partito, a ricevere lo Spirito, invia Signore il tuo Spirito su di noi”.
Poco prima, il Pontefice aveva risposto ai testimoni scelti per l’incontro per rappresentare ogni fascia dei membri del RnS: un sacerdote, un giovane, una coppia di sposi e una disabile. La prima parola l’ha rivolta ai sacerdoti, ai quali ha chiesto una “doppia vicinanza”: “a Gesù”, con la preghiera e l’adorazione, e “alla gente”, con l’amore.
Ha poi parlato di famiglia, definendola “il luogo in cui Gesù cresce nell'amore dei coniugi, nella vita dei figli”. Per questo, “il nemico attacca tanto la famiglia, il demonio non la vuole e cerca di distruggerla, cerca di fare in modo che l'amore non sia lì”, ha sottolineato il Santo Padre. “Le famiglie sono una Chiesa domestica - ha aggiunto - Gli sposi sono peccatori come tutti, ma vogliono andare avanti nella fede, nei figli e nella fede dei figli. Il Signore benedica la famiglia, la renda forte in questa crisi dove il diavolo vuole distruggerla".
Parlando di famiglia, non si può trascurare il ruolo svolto dai nonni che sono “l'assicurazione della nostra fede”. “Gli anziani come il buon vino hanno la libertà dallo Spirito Santo”, ha detto Bergoglio, ricordando l’episodio della presentazione di Gesù al Tempio, dove venne accolto da due anziani Simeone e la profetessa Anna. "Proprio gli anziani che tante volte scartiamo sono la saggezza della Chiesa. E quella nonnina Anna ha canonizzato le chiacchiere perché, invece di fare pettegolezzi, andava da una parte all'altra a dire che era arrivato il Salvatore”.
E se gli anziani sono il simbolo del passato, della storia e della memoria, i giovani sono la speranza del futuro. “Sarebbe triste che un giovane custodisse la sua gioventù in una cassaforte”, ha detto il Papa. Così facendo, “la gioventù diventa vecchia, uno straccio e non serve più a niente”. La gioventù invece “è per rischiarla, con speranza. È per scommetterla su cose grandi. La gioventù è per darla, perché altri conoscano il Signore. Non risparmiate per voi la vostra gioventù, andate avanti”.
Il Pontefice ha risposto anche alla ragazza non vedente che aveva raccontato di aver visto la luce nella sua vita, nonostante la cecità: la luce di Cristo. “I fratelli e sorelle che soffrono, che hanno una malattia, che sono disabili, sono fratelli e sorelle unti dalla sofferenza di Gesù Cristo, che imitano Gesù nel momento difficile della sua croce”, ha affermato Francesco. “Questa unzione della sofferenza la portano loro avanti per tutta la Chiesa”. Quindi, “grazie tante – ha detto il Papa - per la speranza che voi testimoniate, quella speranza che ci porta avanti cercando la carezza di Gesù”.
Dopo le preghiere e i canti di esultanza (tra cui anche un flashmob) – durante i quali Bergoglio si è inginocchiato sul palco – il Pontefice ha concluso il grande incontro con una richiesta: “Aspetto tutti voi carismatici del mondo per celebrare insieme al Papa il vostro grande Giubileo, nella Pentecoste del 2017, nella piazza San Pietro”.
S. Cernuzio

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"L'effusione dello Spirito Santo ci ha cambiato la vita"

I membri del Rinnovamento nello Spirito rendono testimonianza davanti a Papa Francesco


Un sacerdote, un giovane, una famiglia e un ammalato. Sono i rappresentanti del Rinnovamento nello Spirito Santo che hanno accolto oggi papa Francesco allo Stadio Olimpico, in occasione della 37a Convocazione del movimento. Quattro vocazioni diverse per vivere un carisma che si manifesta in molti aspetti.
Un carisma che concede ai sacerdoti, presenti in oltre un migliaio all'Olimpico, come anche ai religiosi e ai diaconi di "vivere il ministero con uno slancio di servizio nuovo e con un gusto spirituale profondo".
Il sacerdote ha dichiarato di aver "riscoperto il valore della comunità, nel rapporto con i laici e nella promozione dei loro carismi, che rendono ancora più efficace il mio servizio ecclesiale".
"Noi sacerdoti - ha aggiunto - vogliamo essere il volto sempre giovane e misericordioso della Sposa di Cristo". 
L'effusione dello Spirito Santo, è qualcosa che cambia la vita, non rendendola "più facile" ma di certo "più felice", ha raccontato il giovane. Chiedendo al Santo Padre di pregare per i suoi coetanei e confermarli nella fede, il giovane ha espresso l'"impegno di carità verso tutti, una lode che diffonda il calore della carità".
Il Rinnovamento, tuttavia, è stato anche un aiuto a riscoprire la bellezza del "fare famiglia", luogo in cui è possibile "dialogare, ascoltarsi, sostenersi, perdonarsi". La famiglia del RnS ha testimoniato il "nuovo amore" che spinge a "educare i nostri figli cristianamente, alla fede in Gesù". Per "resistere ai tanti mali che attaccano la grazia dell'unità in famiglia", c'è tuttavia "bisogno di forza che viene dall'alto". 
Commovente l'ultima testimonianza, quello di una non vedente che ha proclamato: "la mia luce è Gesù". Come altri disabili presenti alla Convocazione, "nonostante handicap e sofferenze, vivo da anni una gioia profonda, perché nella mia vita e nel mio cuore brillano la Luce che penetra ogni oscurità e risana ogni malattia fisica e spirituale", ha detto.
"Anche se non vedo, Gesù cammina con me e per me", ha aggiunto. 
"Nel Rinnovamento ho imparato che non sono mai sola; e ne faccio esperienza ogni giorno", ha poi concluso la donna, chiedendo al Papa di confermare malati e disabili nella fede e di pregare per loro "perché con forza possiamo testimoniare la vittoria di Gesù su ogni male e malattia".
L. Marcolivio

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Papa: nella Chiesa quando uno si crede importante inizia la peste    
AGI

-Papa: non bisogna diventare controllori della Grazia
-Papa: all'inizio credevo che Rinnovamento fosse scuola di samba
-Papa: il diavolo vuole distruggere la famiglia
-Papa: ai mille sacerdoti chiede "vicinanza al popolo e a Dio"
-Papa: si scartano gli anziani  che sono la saggezza della Chiesa
-Papa: da' appuntamento a RnS per Pentecoste del 2017
-Papa: Francesco si inginocchia mentre nello Stadio pregano per lui
-Papa: all'Olimpico, accolto da oltre 50 mila di RnS
-Papa:  saluta ministro Alfano e sindaco di Roma Marino
-Papa: dopo 90 minuti lascia l'Olimpico sulla Ford Focus
 

(Salvatore Izzo) "Quando qualcuno di voi si crede piu' importante dell'altro, inizia la peste. Nessuno si puo' credere il capo. Come tutta la Chiesa, voi avete solo un capo: Gesu'.  Chi e' il capo del Rinnovamento? Il Signore Gesu'". 

Zenit.org
(H. Sergio Mora, Rocío Lancho García) Un Estadio Olímpico repleto ovacionó al papa Francisco. 'Renovación es una gran fuerza al servicio del evangelio en la alegría del Espíritu Santo'. En una tarde primaveril, el papa Francisco llegó al Estadio Olímpico de Roma, repleto y lleno de entusiasmo. Allí más de 50 mil personas llegadas desde 52 países le recibieron cantando aplaudiendo y agitando pañuelos, al ton de “Oh sana en el Cielo...” (...)

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AsiaNews
Francesco è all'Olimpico per la Convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito. Un dialogo con quattro persone: un sacerdote, una famiglia, un giovane e una ragazza disabile. Il testo completo del dialogo. Il nemico "attacca tanto la famiglia. Il demonio non la vuole. (...)