domenica 1 giugno 2014

Regina Coeli di Papa Francesco: «L’ultima parola di Gesù ai discepoli è il comando di partire




Dichiarazione del Direttore della Sala Stampa in seguito alla liberazione dei missionari sequestrati in Camerun

 
La liberazione dei due sacerdoti missionari italiani vicentini, Gianantonio Allegri e Giampaolo Marta, e della religiosa canadese Gilberte Bussier, che erano stati sequestrati in Camerun all’inizio dello scorso aprile è una notizia che ci riempie di gioia. Il Santo Padre, che fin dall’inizio aveva seguito la drammatica vicenda, ne è stato tempestivamente informato. Ringraziamo il Signore perché questa vicenda è giunta a una conclusione positiva. Allo stesso tempo continuiamo a pregare e ad impegnarci perché ogni forma di violenza, odio e conflitto nelle diverse regioni dell’Africa e nelle altre parti del mondo possa essere superata, e rinnoviamo il ricordo e l’impegno per le molte altre persone innocenti di diversa condizione ed età che – come ben sappiamo - rimangono vittime di inaccettabili sequestri in diversi luoghi di conflitto.

*

Regina Coeli di Papa Francesco: «L’ultima parola di Gesù ai discepoli è il comando di partire: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli». È un mandato preciso, non è facoltativo! La comunità cristiana è una comunità “in uscita”, “in partenza"»

Cari fratelli e sorelle, buon giorno!
oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra l’Ascensione di Gesù al cielo, avvenuta quaranta giorni dopo la Pasqua. Gli Atti degli Apostoli raccontano questo episodio, il distacco finale del Signore Gesù dai suoi discepoli e da questo mondo (cfr At 1,2.9). Il Vangelo di Matteo, invece, riporta il mandato di Gesù ai discepoli: l’invito ad andare, a partire per annunciare a tutti i popoli il suo messaggio di salvezza (cfr Mt 28,16-20). “Andare”, o meglio, “partire” diventa la parola chiave della festa odierna: Gesù parte verso il Padre e comanda ai discepoli di partire verso il mondo.
Gesù parte, ascende al Cielo, cioè ritorna al Padre dal quale era stato mandato nel mondo. (...) Ma non si tratta di una separazione, perché Egli rimane per sempre con noi, in una forma nuova. Con la sua ascensione, il Signore risorto attira lo sguardo degli Apostoli – e anche il nostro sguardo – alle altezze del Cielo per mostrarci che la meta del nostro cammino è il Padre. (...)Tuttavia, Gesù rimane presente e operante nelle vicende della storia umana con la potenza e i doni del suo Spirito; è accanto a ciascuno di noi: anche se non lo vediamo con gli occhi, Lui c’è! Ci accompagna, ci guida, ci prende per mano e ci rialza quando cadiamo. Gesù risorto è vicino ai cristiani perseguitati e discriminati; è vicino ad ogni uomo e donna che soffre. (...)
Gesù è presente anche mediante la Chiesa, che Lui ha inviato a prolungare la sua missione. L’ultima parola di Gesù ai discepoli è il comando di partire: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli» (Mt 28,19). È un mandato preciso, non è facoltativo! La comunità cristiana è una comunità “in uscita”, “in partenza”. (...)E voi mi direte: ma le comunità di clausura? Sì, anche quelle, perché sono sempre “in uscita” con la preghiera, con il cuore aperto al mondo, agli orizzonti di Dio. E gli anziani, i malati? Anche loro, con la preghiera e l’unione alle piaghe di Gesù.

Ai suoi discepoli missionari Gesù dice: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (v. 20). Da soli, senza Gesù, non possiamo fare nulla! Nell’opera apostolica non bastano le nostre forze, le nostre risorse, le nostre strutture, anche se sono necessarie. (...) Senza la presenza del Signore e la forza del suo Spirito il nostro lavoro, pur ben organizzato, risulta inefficace.(...) E insieme con Gesù ci accompagna Maria nostra Madre. Lei è già nella casa del Padre, è Regina del Cielo e così la invochiamo in questo tempo; ma come Gesù è con noi, cammina con noi, è la Madre della nostra speranza.

Appello di Papa Francesco per la pace in Ucraina e nella Repubblica Centrafricana   

Con animo rattristato, prego per le vittime delle tensioni che ancora continuano in alcune regioni dell’Ucraina, come pure nella Repubblica Centrafricana. Rinnovo il mio accorato appello a tutte le parti implicate, perché siano superate le incomprensioni e si ricerchi con pazienza il dialogo e la pacificazione. Maria, Regina della Pace, ci aiuti tutti con la sua intercessione materna. Maria Regina della Pace, pregra per noi!

I saluti di Papa Francesco dopo il Regina Coeli. "Preghiamo affinché la comunicazione, in ogni sua forma, sia effettivamente alservizio dell’incontrotra le persone, le comunità, le nazioni; un incontro fondato sul rispetto e sull’ascoltoreciproco"


Si celebra oggi la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, sul tema della comunicazione al servizio della cultura dell’incontro. I mezzi di comunicazione sociale possono favorire il senso di unità della famiglia umana, la solidarietà e l’impegno per una vita dignitosa per tutti. Preghiamo affinché la comunicazione, in ogni sua forma, sia effettivamente al servizio dell’incontro tra le persone, le comunità, le nazioni; un incontro fondato sul rispetto e sull’ascolto reciproco.

Ieri, a Collevalenza, è stata proclamata Beata Madre Speranza, nata in Spagna col nome di María Josefa Alhama Valera, fondatrice in Italia delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso. La sua testimonianza aiuti la Chiesa ad annunciare dappertutto, con gesti concreti e quotidiani, l’infinita misericordia del Padre celeste per ogni persona. (...)
Saluto tutti voi, cari romani e pellegrini: le famiglie, i gruppi parrocchiali, le associazioni, le scuole. In particolare, saluto i fedeli di Lione e di Parigi, quelli provenienti dal Texas e da Aulendorf (Germania), e il gruppo di italiani che vivono a Ulm e Neu-Ulm. Saluto i ragazzi che hanno ricevuto o si preparano a ricevere la Cresima, incoraggiandoli ad essere gioiosi testimoni di Gesù. Saluto il coro di Palazzolo sull’Oglio e quello di Longi. Un pensiero speciale va ai numerosi Camperisti italiani, impegnati in opere di solidarietà, e ai ciclisti che danno vita all’iniziativa “Un chilometro per la Siria”.
A tutti auguro una buona domenica. Buon pranzo e arrivederci! E pregate per me!