martedì 11 dicembre 2012

La tenerezza di Dio


Di seguito i testi del Messale di oggi, 
 11 dicembre, martedi della II settimana di Avvento, con un pensiero di meditazione.

Antifona d'Ingresso
  Cf Zc 14,5.7

Il Signore verrà, e tutti i santi con lui:
in quel giorno splenderà una grande luce.



Colletta

O Dio, che hai fatto giungere ai confini della terra il lieto annunzio del Salvatore, f
a' che tutti gli uomini accolgano con sincera esultanza la gloria del suo Natale. Per il nostro Signore...
 

 
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
   Is 40, 1-11

Dio consola il suo popolo.


Dal libro del profeta Isaìa
«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Una voce dice: «Grida»,
e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?».
Ogni uomo è come l’erba
e tutta la sua grazia è come un fiore del campo.
Secca l’erba, il fiore appassisce
quando soffia su di essi il vento del Signore.
Veramente il popolo è come l’erba.
Secca l’erba, appassisce il fiore,
ma la parola del nostro Dio dura per sempre.
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».
 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 
95Ecco, il nostro Dio viene con potenza.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Esultino davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
  
Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il giorno del Signore è vicino:
egli viene a salvarci.
Alleluia.
Vangelo   Mt 18, 12-14
Dio non vuole che i piccoli si perdano.


Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». 


* * *

Lettura
Inizia il “libro della consolazione” di Isaìa con l’annuncio di liberazione e l’invito a prepararsi per il grande viaggio dove Dio stesso farà da guida al suo popolo. La fede di coloro che hanno creduto nella fedeltà dell’amore di Dio è stata premiata. Nella parabola del Vangelo, che segue quella del bimbo come modello del Regno dei cieli, Matteo continua il suo discorso, mostrando come Dio si curi anche del “più piccolo” degli esseri umani.
Meditazione
Anche oggi il nuovo popolo di Dio, la Chiesa sofferente ha bisogno di essere consolata. C’è un popolo disperso che aspetta ogni giorno di essere radunato. Se non mi sentissi immedesimato in questo mistero ecclesiale, non potrei ascoltare le parole di consolazione che il Signore dice al cuore di chi ama. «Parlate al cuore di Gerusalemme» significa dunque: parlatevi gli uni gli altri, cuore a cuore, voi che siete la Gerusalemme nuova, e scambiatevi l’annuncio della salvezza; scambiatevi la consolazione della mia presenza. Ciò comporta un arduo lavoro per sgombrare e appianare le vie di comunicazione, per eliminare le scabrosità del deserto. Il Signore vuole venire a noi per vie diritte. Abbiamo bisogno del suo aiuto; che egli, cioè, spiani il nostro terreno scabroso, raddolcisca i nostri tratti scoscesi, abbassi le cime del nostro orgoglio e colmi le frane delle nostre depressioni. «Ogni uomo – infatti – è come l’erba», ha un’estrema fragilità nativa, ma la parola del nostro Dio dura sempre. È questa parola che dobbiamo pronunciare accostandoci gli uni al cuore degli altri. Il Vangelo ci ricorda che la potenza e la dolcezza di Dio, che si è manifestata nel suo Figlio fatto uomo, deve continuare a manifestarsi in coloro che nel Cristo sono diventati uomini nuovi. Un amore che vuole tutti salvi e non si rassegna a perdere nessuno. Il buon pastore ha novantanove pecore nell’ovile, buone, docili, ben nutrite; ma non si dà pace, perché una s’è smarrita. Dio viene a cercarmi; non solo, ma vuole mettere anche me alla ricerca degli altri. Perché se manco io o se manca qualcun altro, la gioia che scaturisce dalla comunione d’amore non è completa. Riesco a vivere la parola di Dio che mi chiede di parlare al cuore dei fratelli e far loro sperimentare la tenerezza di Dio? Sono cosciente che il Padre con passione mi cerca oppure penso di essere io a cercare Dio? Ho mai sperimentato l’abbraccio gioioso del Padre nel celebrare il Sacramento della penitenza?
Preghiera
Il Dio della pazienza e della consolazione ci doni di avere gli uni verso gli altri gli stessi pensieri, secondo Cristo Gesù perché sappiamo parlarci cuore a cuore e vivere la tenerezza di Dio nel cercare anche noi i nostri fratelli. Amen.
Agire
Dio viene a cercarmi e vuole mettere anche me alla ricerca degli altri; oggi voglio tentare di incontrare una “pecorella smarrita” e parlare al suo cuore.
Meditazione del giorno a cura di padre Celeste Cerroni, M.S. (Missionari de La Salette).