giovedì 20 febbraio 2014

Concistoro straordinario sulla Famiglia - La Relazione del Cardinal Kasper



Il  tweet di Papa Francesco: "Signore Gesù, rendici capaci di amare come te." (20 febbraio 2014)

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Relazione del cardinale Kasper. Come coniugare fedeltà alla parola di Dio e misericordia

Una relazione molto coerente con la prospettiva indicata da Papa Francesco. Un testo che porta a «guardare con realismo alla famiglia e a vederne con profondità l’inserimento nel piano di Dio». Nella convinzione che «tutto quello che è bello della famiglia è annunciato anche dal Vangelo, per il bene delle persone e dell’umanità». Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha spiegato così il senso della lunga e articolata relazione che il cardinale Walter Kasper ha tenuto questa mattina, giovedì 20 febbraio, nell’Aula del Sinodo in Vaticano, alla giornata inaugurale del concistoro straordinario convocato da Papa Francesco.La relazione, nella sua corposa stesura — la lettura si è protratta per circa due ore — resterà a uso esclusivo dei cardinali. È stata infatti richiesta da loro allo scopo di avere una base sulla quale orientare la riflessione e la discussione. Padre Lombardi ne ha offerto un’ampia sintesi ai giornalisti nel corso del briefing svoltosi a fine mattinata, nella Sala Stampa della Santa Sede.
Si tratta chiaramente di una riflessione orientata alla riscoperta del vangelo della famiglia. Il primo punto del testo tratta della famiglia nell’ordine del creato, proponendone una visione nella prospettiva biblica della Genesi e del piano di Dio.
Il secondo punto si riferisce invece alle strutture del peccato nella vita della famiglia. Vengono cioè affrontati i problemi, le tensioni, le alienazioni che pongono oggi sfide innumerevoli all’istituto familiare nella società contemporanea: dalle difficoltà del rapporto tra l’uomo e la donna, tra corpo e spirito, tra l’uomo e la natura, alle liti e alle tensioni che si sviluppano in famiglia, fino alle sofferenze e alle difficoltà delle donne e delle madri.
Il terzo punto riguarda la famiglia nell’ordine cristiano della redenzione. «E qui il cardinale Kasper, da par suo — ha notato Lombardi — riprende le parole del Vangelo e del nuovo Testamento relative alla famiglia, le parole di Gesù e le parole della Lettera agli Efesini, insieme ad altri riferimenti neotestamentari, parlando del matrimonio come sacramento, come strumento della guarigione e anche come strumento della grazia santificante». Di questo punto il gesuita ha sottolineato in particolare «un passo molto bello, sulla legge della gradualità, sul continuare a crescere in modo sempre nuovo e più profondo nel mistero di Cristo».
Questa legge della gradualità è presentata come un elemento importantissimo per la vita e per la pastorale matrimoniale e familiare: «Non significa gradualità della legge — ha puntualizzato padre Lombardi — ma gradualità, cioè crescita nella comprensione e nella realizzazione della legge e del Vangelo, che è una legge di libertà. I fedeli in situazioni spesso divenute difficili hanno bisogno di tempo e di accompagnatori pazienti sul loro cammino». Ed è forse proprio in questo che si ritrova lo spirito di Papa Francesco, il modo in cui parla della necessità di una Chiesa che accompagni. Anzi il cardinale Kasper, come ha spiegato il direttore della Sala Stampa, «ha anche fatto qualche riferimento all’uso delle parole “permesso, grazie e scusa” nella vita quotidiana in cammino secondo lo spirito del Vangelo». Parole, com’è noto, più volte indicate dal Pontefice come indispensabili nella vita di coppia.
Una parte molto importante della relazione riguarda la famiglia come Chiesa domestica. «Nel proporre una visione pastorale della famiglia oggi e della sua collocazione nella vita della Chiesa — ha notato Lombardi — Kasper insiste molto su questo tema». Una visione della Chiesa domestica considerata «con una certa ampiezza: non solo la famiglia nucleare ma anche la famiglia che si allarga, che è ospitale, che è luogo d’incontro, di spiritualità familiare, di gruppi di preghiera». Il testo evoca «anche le piccole comunità, le comunità di base. Attorno all’idea della Chiesa domestica, punto centrale di vitalità e di esperienza della Chiesa, si sviluppa dunque il tema del ruolo della famiglia, del posto nella vita della Chiesa e nella nuova evangelizzazione».
È qui che la relazione del porporato introduce la questione dei divorziati risposati. Un problema affrontato «con ampiezza — ha sottolineato padre Lombardi — in modo differenziato, ribadendo che si tratta di tenere insieme il binomio inscindibile della fedeltà alla parola di Gesù e della misericordia, della comprensione della misericordia di Dio nella vita delle persone».
Spazio, nell’intervento del cardinale, anche alle tematiche che riguardano la validità del matrimonio. C’è un’ampia citazione del discorso di Papa Francesco del 24 gennaio scorso agli officiali del tribunale della Rota romana, soprattutto della parte in cui sottolinea che la dimensione giuridica e quella pastorale non sono in contrapposizione. E ci sono anche molti riferimenti ai contributi che Joseph Ratzinger ha dato — sia da cardinale che da Pontefice — per affrontare queste tematiche. In particolare la relazione, ha spiegato ancora Lombardi, si sofferma sul fatto che «al di là del rigorismo e del lassismo» è necessario «riflettere se la via del sacramento della penitenza sia un cammino con cui cercare soluzioni alle situazioni difficili. E soprattutto per i divorziati risposati».
Lombardi ha poi riferito che, indicando la figura di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il cardinale Kasper ha invitato a guardare alla sua saggezza e sapienza pastorale, e soprattutto alla sua discretio: «“Mi auguro — ha detto Lombardi citando letteralmente il relatore — che sulla via di questa discrezione nel corso del processo sinodale riusciremo a trovare una risposta comune per testimoniare in modo credibile la parola di Dio nelle situazioni umane difficili”». Un «messaggio di fedeltà ma anche di misericordia», ha commentato il gesuita, che bisogna «riuscire a coniugare in modo credibile».
Un’ultima osservazione importante riguarda il rapporto con il cammino del Sinodo dei vescovi: concistoro e sinodo. «Kasper — ha specificato il direttore della Sala Stampa — dice che il suo intervento non pretende di affrontare tutte le questioni né pretende di anticipare i risultati del Sinodo, vale a dire del cammino comune dell’intera Chiesa, il cammino dell’attento ascolto reciproco e dello scambio della preghiera. Vuole piuttosto essere una sorta di ouverture che conduce verso il tema, nella speranza che alla fine ci venga donata una sinfonia, cioè un insieme armonico di tutte le voci nella Chiesa, anche di quelle magari dissonanti. È un contributo che viene dato, con questa relazione, a una riflessione dei cardinali che si colloca nel cammino più ampio dell’intera Chiesa, che va anche verso i prossimi sinodi per cercare risposte armoniche e credibili alla tematica della pastorale della famiglia nel mondo di oggi».
Significativa la conclusione della relazione letta integralmente da Lombardi: «Dobbiamo prendere un punto di partenza positivo e riscoprire e annunciare il Vangelo della famiglia in tutta la sua bellezza. La verità convince tramite la sua bellezza. Dobbiamo contribuire con le parole e i fatti a far sì che le persone trovino la felicità nella famiglia, e in tal modo possano dare alle altre famiglie la testimonianza di questa loro gioia. Dobbiamo intendere nuovamente la famiglia come Chiesa domestica, renderla la via privilegiata della nuova evangelizzazione e del rinnovamento della Chiesa, una Chiesa che è un cammino presso la gente e con la gente. In famiglia le persone sono a casa o perlomeno cercano una casa nella famiglia. Nelle famiglie la Chiesa incontra la realtà della vita, per questo le famiglie sono banco di prova della pastorale e urgenza della nuova evangelizzazione. La famiglia è il futuro e anche per la Chiesa è la via del futuro».

L'Osservatore Romano

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Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto oggi un nuovo briefing, informando i giornalisti sull’apertura del Concistoro straordinario nell’Aula Nuova del Sinodo. Padre Lombardi ha invitato a meditare con “molta attenzione” le brevi parole del Santo Padre: “meditarle e analizzarle, leggerle con molta attenzione, perché sono state lungamente pensate dal Papa, enunciate in un modo preciso e dicono una impostazione, un orientamento, un’attesa del Papa per il lavoro di questi giorni”. Il Papa – ha ricordato il portavoce vaticano – ha definito la famiglia “cellula fondamentale della società umana”, pensata “fin dal principio” dal Creatore, e che quindi la famiglia rappresenta nel mondo come il riflesso di Dio. “Cercheremo di approfondire la teologia della famiglia e la pastorale che desideriamo attuare – ha detto ancora il Papa - nelle condizioni attuali”. E qui – ha notato Padre Lombardi - c’è una raccomandazione che va presa con molta attenzione: “Facciamolo con profondità e senza cadere nella casistica, che farebbe inevitabilmente abbassare il livello del nostro lavoro”. Questa – ha detto Lombardi – “è proprio una indicazione precisa che il Papa ha voluto dire: ogni tanto lui vuole usare delle parole precise e anche delle formulazioni molto forti. Invita ad una riflessione profonda e che non si perda nella casistica, con la consapevolezza che la famiglia, oggi, è in una situazione difficile: ‘disprezzata, maltrattata’, però dobbiamo riconoscere quello che è bello, vero e buono nel formare la famiglia ed essere famiglia, oggi. Questo – aveva poi aggiunto il Papa - è indispensabile per la vita del mondo e per il futuro dell’umanità: “Mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena di amore”. Direi – ha notato padre Lombardi - che è un testo di cui ogni parola ha un suo significato, e per questo mi sono permesso di riproporvene la lettura, con tutta la capacità di approfondimento che voi avrete, ma ogni parola è pensata e voluta dal Santo Padre per orientare il senso di questi giorni”.

Dopo le parole del Santo Padre, a parte i saluti di rito – “c’è stato un bel pensiero anche su mons. Capovilla che purtroppo – ha detto il portavoce vaticano - non è presente e che è il più anziano e che, come abbiamo visto, non è segnato nemmeno tra le visite di cortesia, perché non verrà; però, è molto presente allo spirito del Concistoro e tutti gli vogliamo un grandissimo bene. Quindi è stato ricordato anche Capovilla, nell’assemblea, con un grande applauso, e poi ha preso la parola il cardinale Kasper” e tutto il resto della mattina è stato dedicato alla lettura in aula della sua relazione. Ci sono stati solo due interventi, alla fine, perché c’erano appena 5-10 minuti di tempo: in realtà – ha precisato - gli interventi non sono ancora decollati, anche se è già formalmente aperta la raccolta delle richieste di parola.

La relazione del cardinale Kasper – ha sottolineato - non si prevede che venga pubblicata da parte del Collegio cardinalizio “non perché ci siano segreti straordinari, ma per correttezza, perché è una relazione fatta ad uso dei Padri: è fatta per loro e per il lavoro di questo Concistoro”.

Padre Lombardi ha detto di averla trovata “di una grande sintonia con quello che il Papa dice nelle sue parole introduttive: cioè, si vede che veramente c’è stata anche un’individuazione del relatore, un’impostazione della relazione molto coerente con questa prospettiva che il Papa dà. Quindi, di guardare con realismo alla realtà della famiglia, ma con questo grande desiderio di vederne con profondità l’inserimento nella realtà, nel piano di Dio e tutto quello che è bello della famiglia annunciata anche dal Vangelo, per il bene di tutte le persone e dell’umanità. E quindi, una prospettiva molto positiva, molto ampia, teologicamente fondata, profonda che arriva anche a vedere quali sono i problemi della pastorale di oggi ma non parte focalizzata, ristretta su questi problemi”. 

Ha poi letto le ultime parole della relazione del cardinale Kasper, quindi la conclusione, perché – ha detto - mi sembra che rispecchi bene esattamente questo tipo di impostazione di cui stavamo parlando: “Dobbiamo prendere un punto di partenza positivo e riscoprire e annunciare il Vangelo della famiglia in tutta la sua bellezza. La verità convince tramite la sua bellezza. Dobbiamo contribuire con le parole e i fatti a far sì che le persone trovino la felicità nella famiglia e in tal modo possano dare alle altre famiglie testimonianza di questa loro gioia. Dobbiamo intendere nuovamente la famiglia come Chiesa domestica, renderla la via privilegiata della nuova evangelizzazione, del rinnovamento della Chiesa, una Chiesa che è in cammino presso la gente e con la gente. In famiglia le persone sono a casa, o perlomeno cercano una casa nella famiglia. Nelle famiglie, la Chiesa incontra la realtà della vita; per questo, le famiglie sono banco di prova della pastorale e urgenza della nuova evangelizzazione. La famiglia è il futuro: anche per la Chiesa costituisce la via del futuro”. 

La struttura della relazione è la seguente: “La riscoperta del Vangelo della famiglia”; poi, un primo punto dopo l’introduzione è “La famiglia nell’ordine del Creato”, quindi “La visione della famiglia nella prospettiva biblica della Genesi e del piano di Dio”, richiamando appunto i grandi punti dell’annuncio della realtà “E Dio creò l’uomo a Sua immagine, li creò maschio e femmina, li benedisse, disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la Terra e soggiogatela’”. Quindi, sviluppando questi temi, la realtà della famiglia nell’ordine della Creazione. Poi, un secondo punto: “Le strutture del peccato nella vita della famiglia”, cioè i problemi, le tensioni, le alienazioni: l’alienazione del rapporto tra l’uomo e la donna, tra il corpo e lo spirito; tra l’uomo e la natura; le liti e le tensioni in famiglia; le sofferenze e le difficoltà delle donne e delle madri; l’alienazione più importante che è la morte. Quindi l’aspetto della presenza del peccato e delle tensioni e delle difficoltà anche nella realtà familiare. Poi, il terzo punto è “La famiglia nell’ordine cristiano della redenzione”, e qui il card. Kasper riprende le parole del Vangelo e del Nuovo Testamento relative alla famiglia, le parole di Gesù, e le parole anche della Lettera agli Efesini ed altri riferimenti neotestamentari che ci sono, giungendo quindi a parlare anche del matrimonio come sacramento, sacramento che è anche strumento di guarigione e strumento della grazia santificante.

Qui – ha detto padre Lombardi - c’è un passo molto bello nella parte neotestamentaria, sull’ordine cristiano della redenzione, sulla legge della gradualità che dice: “… continuare a crescere in modo sempre nuovo e più profondo nel mistero di Cristo. Questa legge della gradualità è una cosa importantissima per la vita e per la pastorale matrimoniale e familiare; non significa gradualità della legge, ma gradualità, cioè crescita nella comprensione e nella realizzazione della legge del Vangelo che è una legge di libertà”. I fedeli – ha precisato - in situazioni spesso divenute difficili, hanno bisogno di tempo e di accompagnatori pazienti sul loro cammino. Qui mi sembra anche lo spirito di Papa Francesco, il modo in cui parla dell’accompagnare, la Chiesa che accompagna, ritorni molto chiaramente. Infatti, ha fatto anche qualche riferimento alle parole “permesso, grazie, scusi” nella vita quotidiana della famiglia in cammino, secondo lo Spirito del Vangelo.

Poi – ha proseguito padre Lombardi - c’è una parte che mi sembra molto importante nella prospettiva del cardinale Kasper, sulla famiglia come Chiesa domestica. Mi pare che nel proporre un po’ una visione pastorale della famiglia, oggi, e della sua collocazione nella vita della Chiesa, insista molto su questo tema, e che una visione della Chiesa domestica vista con una certa ampiezza non è solo la famiglia nucleare che vive … ma è anche la famiglia che si allarga, la famiglia che è ospitale, la famiglia che è luogo d’incontro, di spiritualità familiare, di gruppi di preghiera e così via. Evoca anche le piccole comunità, le comunità di base e così via. Quindi, attorno all’idea della Chiesa domestica, come punto centrale di vitalità e di esperienza della Chiesa nella vita concreta e quotidiana – ha osservato - mi sembra che sviluppi bene il tema del ruolo della famiglia e del posto della famiglia nella vita della Chiesa e nella nuova evangelizzazione.
Poi – ha rilevato padre Lombardi - c’è una sezione dedicata al problema dei divorziati risposati, dedicata esplicitamente ad approfondire questo tema, che è presente – come ben sappiamo. Il card. Kasper lo tratta con ampiezza in modo anche differenziato, ribadendo che si tratta di tenere insieme il binomio inscindibile della fedeltà alle parole di Gesù e della misericordia, della comprensione della misericordia di Dio, nella vita delle persone e quindi nell’azione pastorale della Chiesa. Quindi, questo è il binomio in cui si cerca la via. Ha parlato anche delle tematiche che vengono approfondite, riguardo alla validità del matrimonio, evocando ad esempio il discorso di Papa Francesco del 24 gennaio di quest’anno agli officiali del Tribunale della Rota, in cui parlava della dimensione giuridica e della dimensione pastorale, che non sono in contrapposizione: tenere insieme queste due dimensioni anche per quanto riguarda la problematica della validità del matrimonio e il giudizio su di esso.

Padre Lombardi ha riferito che ci sono molti riferimenti anche a Papa Benedetto e al cardinale Ratzinger, come contributi che ha dato per affrontare questo tipo di tematiche, come ci ricorderemo. E quindi, la tematica al di là del rigorismo e del lassismo, riflettere se la via della penitenza e del sacramento della penitenza sia un cammino con cui cercare soluzioni delle situazioni difficili in cui veniamo a trovarci, soprattutto per la situazione dei divorziati risposati. C’è un tratto molto bello qui – ha riferito - in cui invita alla saggezza e alla sapienza pastorale e alla discretio, al discernimento spirituale, saggezza, sapienza pastorale, sull’esempio di Sant’Alfonso de’ Liguori, e dice: “Mi auguro che sulla via di questa discrezione, nel corso del processo sinodale, riusciremo a trovare una risposta comune per testimoniare in modo credibile la parola di Dio nelle situazioni umane difficili, come messaggio di fedeltà ma anche di misericordia”. Quindi, il tema al di là del rigorismo e del lassismo, riuscire a coniugare in modo credibile la fedeltà e la misericordia. E su questo, la saggezza pastorale è molto importante e qui mi pare che la coerenza di questo approccio con quello di Papa Francesco sia molto chiara.

Un’ultima osservazione che mi sembrava interessante – ha detto padre Lombardi - era quella sul rapporto con il cammino del Sinodo: questa era anche una delle domande fatte nei giorni passati: “Come si rapporta il Concistoro con il cammino sinodale?”. E qui, ad un certo punto, egli dice: “Il presente intervento non può affrontare tutte le questioni né intende anticipare i risultati del Sinodo, vale a dire del cammino comune dell’intera Chiesa, il cammino dell’attento ascolto reciproco, dello scambio e della preghiera. Vuole piuttosto essere una sorta di ouverture che conduce verso il tema, nella speranza che alla fine ci venga donata una sinfonia, cioè un insieme armonico, di tutte le voci della Chiesa, anche di quelle magari dissonanti”. Quindi, praticamente è un contributo che viene dato con questa relazione ad una riflessione dei cardinali che si colloca nel cammino più ampio dell’intera Chiesa che va verso i prossimi Sinodi per cercare risposte armoniche e credibili in questa tematica della pastorale della famiglia nel mondo di oggi.

Un’ultima osservazione che mi sembrava interessante – ha detto padre Lombardi - era quella sul rapporto con il cammino del Sinodo: questa era anche una delle domande fatte nei giorni passati: “Come si rapporta il Concistoro con il cammino sinodale?”. E qui, ad un certo punto, egli dice: “Il presente intervento non può affrontare tutte le questioni né intende anticipare i risultati del Sinodo, vale a dire del cammino comune dell’intera Chiesa, il cammino dell’attento ascolto reciproco, dello scambio e della preghiera. Vuole piuttosto essere una sorta di ouverture che conduce verso il tema, nella speranza che alla fine ci venga donata una sinfonia, cioè un insieme armonico, di tutte le voci della Chiesa, anche di quelle magari dissonanti”. Quindi, praticamente è un contributo che viene dato con questa relazione ad una riflessione dei cardinali che si colloca nel cammino più ampio dell’intera Chiesa che va verso i prossimi Sinodi per cercare risposte armoniche e credibili in questa tematica della pastorale della famiglia nel mondo di oggi.
 Radio Vaticana