martedì 10 maggio 2016

Il Popolo del Family Day dice NO alla "riforma" costituzionale


Il No di Gandolfini alla riforma costituzionale. O il governo avrà luce verde per disfare la famiglia
di Marco Guerra

Meno due segna il conto alla rovescia per lo stravolgimento antropologico e giuridico della famiglia. Lunedì le unioni civili sono approdate in aula Camera. Oggi, o al massimo mercoledì, il governo porrà la questione di fiducia sul testo e,  stando alla dichiarazioni di Renzi, giovedì 12 la legge sarà votata.
Il ddl arriva al traguardo finale senza mai essere stato dibattuto; partito come testo di iniziativa parlamentare è stato prima scippato alla Commissione Giustizia al Senato per essere approvato a Palazzo Madama attraverso la fiducia su un maxi-emendamento blindato, poi il Pd ha chiuso ad ogni confronto anche alla Commissione della Camera per farlo approdare a Montecitorio dove sarà posta un'altra questione di fiducia. 
E proprio lo stravolgimento di tutte le prerogative dell’iter parlamentare è stato additato da Massimo Gandolfini, presidente del Comitato promotore del Family Day, facendo appello alla coscienza di tutti  parlamentari e consegnando al presidente Mattarella un documento giuridico che evidenzia tutti i profili di incostituzionalità della legge sulle unioni civili. 
I promotori del grande raduno del Circo Massimo sperano ancora che il Quirinale possa sollevare qualche rilevo di incostituzionalità e invitano il premier Renzi ad  aprire un confronto con il popolo del Family Day. Due speranze appunto (tre, se si considera quella di ridestare le coscienze dei deputati catto-moderato-dem) che come tali vengono prese. La controffensiva infatti non si limita a questo. Durante una conferenza stampa alla Camera, Gandolfini ha spiegato le ragioni dell’impegno del Comitato in vista del referendum costituzionale di ottobre: 
“Le Unioni civili sono una strategia dentro qualcosa di molto più grande. Già si parla di modificare la legge sulle adozioni dei bambini – la Legge 184 – sotto lo slogan ‘adozioni per tutti’. Non famiglia per tutti i bambini, no! ‘Adozione per tutti’. Poi c’è il tema dell’eutanasia; delle droghe leggere; del ‘divorzio express’; il divorzio rapido è già stato utilizzato… Allora è chiaro che questa è una strategia di governo”. Dunque, fa osservare il neurochirurgo bresciano, “se è successo quello che è successo con le Unioni civili, in cui c’erano dei passaggi obbligati, che istituzionalmente potevano portare a delle modifiche, cosa accadrà domani, quando ci sarà un’unica Camera con una maggioranza assoluta da parte del partito del premier? Passeremo da una democrazia parlamentare a un premierato”. 
Il ‘no’ alla riforma della Costituzione che diventa quindi la condicio sine qua non per porre un freno al progetto di Renzi di uniformare l’Italia sotto un grande partito radicale di massa. Renzi  aveva detto che sarebbe andato nelle parrocchie a spiegare la legge sulle unioni civili. Ora si ritroverà un popolo pronto a smascherare la sua rivoluzione antropologica andando casa per casa, comunità per comunità. 
La costituzione ufficiale del Comitato “Famiglie per il no al referendum” si terrà il 28 maggio a Roma presso l’Auditorium Antonianum. Anche da lì passerà l’opposizione ad un premier che dicevano essere espressione del mondo cattolico.

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Un rinnovato impegno per la vita

di Angela Maria Cosentino
Per invocare un più capillare e incisivo impegno per la vita, il card. Elio Sgreccia, già presidente della Pontificia Accademia perla Vita, presidente dell’Associazione Donum Vitae e della Fondazione Ut Vitam Habeant, ha presieduto, venerdì 6 maggio, una celebrazione eucaristica presso la Cappella “Salus Populi Romani”  della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma.
L’iniziativa davanti alla Madonna alla quale sono storicamente legati sia il Papa sia il popolo capitolino, ha inteso richiamare il “popolo della vita” cresciuto e formatosi sotto le ali del cardinale, a ringraziare per i doni ricevuti e a chiedere speciale intercessione per affrontare le nuove e sempre più acute sfide in atto contro la vita (in particolare, nascente e terminale) e la famiglia.
Il cardinale, dopo aver ripercorso l’arduo ingresso della bioetica in ambito accademico, ha richiamato l’attenzione dei numerosi partecipanti sull’importanza della formazione sulla vita umana, sede della dignità, tema centrale della riflessione bioetica e della cura pastorale. In particolare, l’urgenza educativa in tale ambito deve stimolare tutte le persone di buona volontà a contribuire ad “arginare i tentativi di emarginazione della vita umana, specialmente  qualora non soddisfi i desideri individuali”, espressione, così, di distorsione e inquinamento della dignità della persona umana.
Per esplicitare questa drammatica urgenza, il porporato ha richiamato il paragone con i cacciatori i quali devono sparare alla preda quando passa perché altrimenti sarebbe troppo tardi, come dire che l’impegno per la vita e per la salvaguardia della bellezza dell’amore coniugale è più urgente e necessario proprio oggi.
Tra le attività di questo specifico popolo della vita, si segnala l’attività educativa rivolta ad adolescenti e giovani di alcune scuole pubbliche statali e non statali, l’attività formativa rivolta ad adulti, l’attività culturale che si esprime anche attraverso un sito web, l’attività pastorale verso alcune situazioni più fragili (che includono anche adozioni a distanza) e l’attività spirituale (con preghiere per la vita).
Tra le novità in programma, il cardinale ha annunciato una campagna su le meraviglie della fertilità, in sintonia con il Piano nazionale della fertilità promosso dal Ministero della Salute. L’iniziativa è motivata non solo dall’urgenza a sostenere, a vari livelli, la natalità per il preoccupante declino demografico che registra un numero di figli per donna decisamente inferiore al tasso di sostituzione della popolazione, ma soprattutto dalle evidenti e pesanti manipolazioni che forzano la fertilità umana (maschile e femminile), sorgente della vita.
Prevede contenuti scientifici, demografici, psico-sociali, biblici, etici e spirituali ispirandosi alla fede e alla ragione, due “ali” che non si oppongono ma si completano a vicenda per conoscere l’uomo. Infatti, ha richiamato il cardinale, come il microscopio aiuta a vedere meglio l’infinitamente piccolo, a condizione che l’occhio naturale sia sano, così la fede aiuta a comprendere meglio chi è l’uomo, ma esige, a priori, una retta ragione.
Infine, tra le modalità di aiuto alle diverse iniziative in cantiere, il cardinale ha segnalato la possibilità dell’autofinanziamento e ha invocato l’alleanza sinergica tra le associazioni che sono in sintonia con la tutela dei valori fondamentali della vita e della famiglia, perché solo l’unione fa la forza per promuovere più efficacemente il bene comune. Zenit