Ma lo fanno apposta o sono semplicemente deficienti (nel senso letterale del termine)? È una domanda che non si può evitare all’ennesima, incredibile gaffe (ammesso che di questo si tratti) di chi si occupa di organizzare spettacoli legati a manifestazioni della Chiesa italiana. È così successo che ieri sera a Cracovia la “festa degli italiani”, dove è intervenuto in video-conferenza anche il Papa, è stata presentata da Lodovica Comello.
Il nome è sicuramente sconosciuto ai più, ma non ai giovani e a un certo pubblico “di nicchia”: l’attrice italiana è stata infatti protagonista della serie tv argentina “Violetta” che, negli anni scorsi, ha avuto un grande successo tra gli adolescenti. Cosa c’è di male?, vi chiederete. Semplicemente che la stessa Lodovica Comello lo scorso 26 giugno è stata la madrina ufficiale del grande Gay Pride di Milano.
Non ci stupisce che in CEI a queste cose non si faccia più caso, o addirittura che ci sia anche qualcuno che le voglia, ma sicuramente non è così nel popolo cristiano. Anche perché certe “associazioni di immagini” sono molto più efficaci di cento catechesi. Un problema in più per le famiglie, che ora sanno che oltre a ciò che propina la scuola di stato e la cultura dominante, devono stare attente anche alle proposte culturali del vertice della CEI
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