venerdì 31 gennaio 2014

Collegialità e comunione



Conclusi i lavori del Consiglio permanente della Cei. 

Promuovere una sempre maggiore partecipazione alla vita della Conferenza episcopale, stimolare la collegialità e favorire la comunione: il percorso indicato ai vescovi italiani da Papa Francesco nel contesto dell’assemblea generale dello scorso maggio ha raggiunto una prima significativa tappa nella sessione invernale del Consiglio episcopale permanente, riunito nei giorni scorsi a Roma.

Durante la conferenza stampa tenuta oggi, venerdì, nella sede di Radio Vaticana dal neo segretario generale «ad interim» monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Jonio, uno degli argomenti più esaminati, insieme a quelli della famiglia e della scuola, è stato proprio lo speciale rapporto tra la Chiesa che è in Italia e il vescovo di Roma.
Monsignor Galantino ha sottolineato come i lavori del Consiglio, anche in vista di una possibile rivisitazione dello Statuto della Cei, si siano basati sul materiale fornito dalle consultazioni delle Conferenze episcopali regionali, in un ascolto del territorio attento a raccogliere la voce di tutti.
Non a caso, il comunicato della Cei afferma come il cambiamento che si intende maturare per rispondere nella maniera più fedele a ciò che in questo tempo il Signore — anche per voce del Santo Padre — chiede alla Chiesa, muova dal riconoscimento di quello che rimane un patrimonio esemplare,
Quattro temi sono stati analizzati in questa sessione invernale: la valorizzazione delle Conferenze episcopale regionali, il ruolo delle commissioni episcopali, le nomine delle figure della presidenza e le procedure di lavoro dell’assemblea generale e dello stesso Consiglio permanente. Insieme, c’è stata una prima valutazione delle risposte già arrivate (circa 170 su 220 attese) da diocesi e movimenti ecclesiali al documento preparatorio della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi.
I presuli italiani ritengono che il rapporto particolare con il vescovo di Roma vada conservato anche per quanto riguarda la sua nomina dei ruoli dirigenziali, presidente e segretario, della Conferenza episcopale, caso unico, in quanto le altre cariche sono elettive. Ma per rispondere alle sollecitazioni in merito venute dallo stesso Papa Francesco, si sta individuando un percorso di partecipazione collegiale che porti a presentare al Papa una rosa di nomi condivisi dagli episcopati tra i quali scegliere. Questo, ha ricordato monsignor Galantino, appare come un buon punto di equilibrio che tutela sia la libertà del Santo Padre, sia il rapporto particolare del presidente con il segretario generale, sia le istanze di partecipazione del Consiglio permanente e il desiderio del territorio di essere maggiormente ascoltato.
La richiesta di coinvolgimento delle Conferenze regionali porta con sé l’avvertenza da tutti fortemente sottolineata che questo non vada a scapito dell’unità della Conferenza nazionale. A quest’ultima si riconosce un ruolo decisivo, quale punto di riferimento per la comunità ecclesiale e per la società, nel suo servizio alla Chiesa e al Paese. Il Consiglio ha affidato alla segreteria generale il compito di raccogliere le proposte emerse che saranno oggetto di ulteriore approfondimento nella sessione primaverile.
Il Consiglio ha poi messo a punto una lettera-invito, in vista della manifestazione del prossimo 10 maggio in piazza San Pietro con Papa Francesco, per ribadire ancora una volta che la Chiesa in Italia pone la sua attenzione al mondo della scuola pubblica, statale e paritaria, nella sua interezza. Sull’argomento, monsignor Galantino ha voluto sottolineare che, a onta di tanti titoli di stampa, questo non significa chiedere soldi per la scuola paritaria cattolica.
Così come un’attenzione particolare delle istituzioni dello Stato viene sollecitata per la famiglia, dato che — ha detto ancora il vescovo Galantino — a volte sembra che la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio (tra l’altro tutelata costituzionalmente) debba scusarsi di esistere.
Ai vescovi è stato anche presentato, per un’ultima approvazione, il testo delle «Linee-guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici» come risultante dalle indicazioni e dai suggerimenti della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Infine, il Consiglio ha proceduto ad alcune nomine tra le quali quella di monsignor Nunzio Galantino a rappresentante della Cei nel Consiglio di amministrazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Monsignor Domenico Pompili è stato confermato come sottosegretario della Cei, donec aliter provideatur.
L'Osservatore Romano