giovedì 30 gennaio 2014

Sabato prossimo l’incontro di Papa Francesco col Cammino neocatecumenale.




Famiglie missionarie

(Giuseppe Gennarini*) Oltre mille figli al seguito per le centossessanta famiglie, appartenenti al Cammino neocatecumenale, che Papa Francesco invierà sabato prossimo, 1° febbraio, in quaranta missiones ad gentes. Diciassette missio andranno in Asia e le altre in Europa, in America e in Australia. Ciascuna è formata da quattro o cinque famiglie, da un sacerdote e un seminarista, e tre sorelle in missione. In totale saranno quindi oltre 1.500 persone che riceveranno dal Santo Padre la croce missionaria. L’invio avverrà nel corso dell’incontro nell’Aula Paolo VI.
Papa Francesco aveva già ricevuto Kiko Argüello e Carmen Hernández, iniziatori del Cammino neocatecumenale, accompagnati da padre Mario Pezzi. Quella di sabato però sarà la prima udienza a un gruppo del Cammino. Sono attese circa diecimila persone da tutto il mondo.
Le nuove missiones si vanno ad aggiungere alle cinquantotto già inviate da Benedetto XVI nel 2012 e a quelle inviate negli anni precedenti. Particolare attenzione è data all’Asia, dove miliardi di persone non hanno mai ascoltato l’annuncio di Gesù Cristo, perché «la evangelizzazione del terzo millennio passa per l’Asia» come ha detto Papa Francesco esprimendo il desiderio di recarsi in quel continente.
Il Cammino neocatecumenale intende attuare il concilio Vaticano II, attraverso un itinerario che porta a riscoprire le ricchezze del battesimo. Frutto di tale itinerario sono queste centinaia di famiglie disposte ad andare in tutto il mondo. Raggiungeranno nazioni diverse per testimoniare la vita nuova che hanno ricevuto gratuitamente. Non a caso il Cammino è un ripercorrere l’iniziazione cristiana, rivivendo le tappe del battesimo, in un percorso graduale e progressivo vissuto comunitariamente. Ed è grazie a ciò che queste famiglie rivivono il proprio battesimo fino al punto di sentire dentro la disponibilità a rispondere alla chiamata di Dio per partecipare con lui a quella “buona opera” che è l’amore totale per la salvezza dell’umanità.
Sono già più di dieci anni che le prime missiones ad gentes sono state inviate in Europa e già si possono vedere i loro frutti in Francia, Germania, Olanda , Ungheria, Ucraina.
In Ungheria un filosofo ateo è tornato alla Chiesa e ha ringraziato la missio di Budapest perché senza di loro non sarebbe mai andato in chiesa e non avrebbe conosciuto Gesù Cristo. In Ucraina una ragazza che faceva da babysitter a una famiglia della missio è rimasta impressionata dalla sua testimonianza e ha detto: «Io voglio essere come voi», chiedendo di iniziare un itinerario d’iniziazione cristiana per essere battezzata.
Papa Francesco, nella sua esortazione apostolica Evangelii gaudium, ha parlato della necessità di un profondo cambiamento di rotta per la Chiesa: «Non possiamo più rimanere tranquilli, in attesa passiva, dentro le nostre chiese. È necessario passare da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria».
L’Asia presenta un campo immenso di azione, dove miliardi di persone ancora attendono di ascoltare l’annuncio della buona novella evangelica. Ma anche le zone dove la Chiesa è presente da tempo — e dove in media ormai solo il dieci per cento dei battezzati sono praticanti — hanno bisogno di riscoprire, secondo le parole di Papa Francesco, «la bellezza dell’amore salvifico di Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto».
Negli ultimi decenni, secondo il Pontefice, «si è prodotta una rottura nella trasmissione generazionale della fede cristiana nel popolo cattolico. È innegabile che molti si sentono delusi e cessano di identificarsi con la tradizione cattolica, che aumentano i  genitori che non battezzano i figli e non insegnano loro a pregare». Da qui il suo invito: «Usciamo, usciamo a offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. Ripeto qui per tutta la Chiesa ciò che molte volte ho detto ai sacerdoti e laici di Buenos Aires: preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze».
L’invito incalzante di Papa Francesco è la risposta provvidenziale ai nostri tempi e l’invio delle missiones ad gentes di sabato prossimo vuole andare in questa direzione.
Il Cammino neocatecumenale attualmente è presente in 1.479 diocesi di 124 Paesi nei cinque continenti con oltre 20.432 comunità in 6.272 parrocchie; 901 famiglie, inviate dal Santo Padre, sono in missione per la nuova evangelizzazione in 93 Paesi. In questo ambito oltre 300 famiglie sono state inviate per formare 98 missiones ad gentes. E 2.300 seminaristi si stanno preparando a divenire presbiteri. Dal 1989 sono stati ordinati oltre 1.880 presbiteri formati nei seminari Redemptoris Mater.
* Catechista itinerante responsabile del Cammino Neocatecumenale negli USA
L'Osservatore Romano

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El Santo Padre recibirá el sábado en audiencia a fieles del Camino Neocatecumenal

Fri, 31 Jan 2014 09:01:00
Al igual que sus antecesores Juan Pablo II y Benedicto XVI, el papa Francisco recibirá el 1 de febrero a miles de fieles del Camino Neocatecumenal en el Aula Pablo VI del Vaticano. Al encuentro asistirán también seminaristas y rectores de los Seminarios Redemptoris Mater de Europa, así como catequistas itinerantes, y miembros de comunidades en misión de Roma y Madrid. Durante la audiencia, el Pontífice argentino bendecirá a unas 100 familias que están en misión ad gentes, en países del continente asiático donde la Iglesia tiene poca presencia o está en situación débil. 

Las misiones ad gentes son uno de de los frutos más destacados del Camino. Desde hace años, esta realidad eclesial envía a la misión a familias que se muestran dispuestas a dejarlo todo por la evangelización y que acuden a lugares en los que el propio obispo les haya solicitado. Cada una de estas missio está constituida por cuatro familias con numerosos hijos; un sacerdote responsable y un «socio», que le acompaña; tres mujeres jóvenes, que ayudan a las familias y a sus hijos, y una mujer mayor que ayuda a los sacerdotes. En total, unas 45 personas. 

A la espera de esta reunión, se hacía público que la primera obra del iniciador del Camino Neocatecumenal, Kiko Argüello, titulada «El Kerigma. En las chabolas con los pobres» (Buenas Letras), desde su publicación en español hace algo más de un año, ha vendido un total de 175.000 ejemplares en todo el mundo y se ha traducido ya a 23 idiomas. 

El Camino Neocatecumenal cuenta con casi cien seminarios misioneros y diocesanos Redemptoris Mater en todo el mundo; cientos de familias en misión; decenas de missio ad gentes repartidas por todos los continentes; cientos de jóvenes que han ingresado en monasterios de clausura, y miles de personas que se forman y maduran la fe. 

El acto será retrasmitido en directo por 13tv a partir de las 11'50 horas