martedì 18 febbraio 2014

Kiko Arguello: Fuggi mio diletto (ITA./ESP.)





HUYE, AMADO MÍO. (Ct 8, 10-14)

    La-                     Re-
S.  Tú, que vives en los jardines,
                                      Mi7
    donde tus compañeros te están escuchando
    Fa
    hazme oír tu voz,
                 Mi  La
    hazme oír tu voz.


    La
A.  HUYE, AMADO MÍO,
               Mi
    COMO UNA GACELA,
    Fa#-
    COMO UN CERVATILLO, (*)
    Mi                         La    La-
    HASTA EL MONTE DE LAS BALSAMERAS.


    La-             Re-
S.  Yo soy para mi amado
                                 La-
    como aquella que encontró la paz;
                  Mi             La-    
    mi viña está aquí, está ante mí,
                  Mi             La- La  
    mi viña está aquí, está ante mí.


    La
A.  HUYE, AMADO MÍO ...



    (*) Golpe Fa#-, golpe al aire y Mi.

*

TU CHE ABITI NEI GIARDINI. (Ct 8, Appendici)

       La-                  Re-
   C.  Tu che abiti nei giardini
          Fa                      Mi
       dove i compagni stanno in ascolto,
       Fa
       fammi udire la tua voce
                          Mi
       fammi udire la tua voce.


         La
   A.  FUGGI MIO DILETTO
                   Mi
       SIMILE A GAZZELLA,
       Fad-
       COME UN CERBIATTO
       Mi                   La
       SOPRA I MONTI DEGLI AROMI!


        La-            Re-
C.+A.  IO SONO AI SUOI OCCHI
                                 La-
       COME COLEI CHE HA TROVATO PACE,
                     Mi             La-
       LA MIA VIGNA È QUI DAVANTI A ME,
                     Mi             La-
       LA MIA VIGNA È QUI DAVANTI A ME.


   A.  FUGGI MIO DILETTO
       SIMILE A GAZZELLA,
       COME UN CERBIATTO
       SOPRA I MONTI DEGLI AROMI!


       La-
   C.  Tu che abiti...
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La Chiesa con il Battesimo è stata introdotta nei giardini del Regno "dove i compagni stanno in ascolto". Lì, fatta madre e maestra di tutti i popoli per l'esperienza d'amore che ha avuto e per le sofferenze, le gioie, le cadute, i ritrovamenti e - possiamo dire - per la storia di salvezza che il Cantico dei Cantici esprime, viene invitata dallo sposo a far udire la sua voce in un desiderio finale. Lei risponde con un grido pasquale escatologico; quello che ha conosciuto, sperimentato dello Sposo le fa bramare di fuggire con lui in un ultimo esodo "sopra il monte degli aromi" cioè in cielo, libera per sempre.