martedì 11 novembre 2014

Il cavallo di Troia



Bagnasco: «Nozze gay? Un cavallo di Troia»   
Corriere della Sera
 
(Gian Guido Vecchi) Assisi, il presidente dei vescovi sulle unioni civili: negano il nucleo portante della persona e dell’umano -- Nonostante le aperture al Sinodo sulla famiglia, nella Cei continua a prevalere la linea di Ruini sui Dico -- Il cardinale Angelo Bagnasco ricorda che il Sinodo sulla famiglia continuerà nel 2015 e «alla fine tutto sarà consegnato nelle mani del Santo Padre e al suo Ministero Petrino». Ma le discussioni e le aperture dei padri sinodali sulla «accoglienza» degli omosessuali, peraltro contrastate, non hanno cambiato la posizione dei vertici della Chiesa italiana in tema di unioni civili.
Fermo restando il «no» alle nozze gay, le parole di Bagnasco chiudono anche a ogni ipotesi di riconoscimento civile delle coppie omosessuali, pure se distinto dal matrimonio: «È irresponsabile indebolire la famiglia, creando nuove figure — seppure con distinguo pretestuosi che hanno l’unico scopo di confondere la gente e di essere una specie di cavallo di Troia di classica memoria — per scalzare culturalmente e socialmente il nucleo portante della persona e dell’umano».
Il problema, chiarisce il cardinale al Corriere , non riguarda i «diritti individuali» ma «la costituzione di nuove coppie come soggetti di diritto». È l’effetto «piano inclinato» che paventa il presidente della Cei: «Si aprirebbe la strada a una serie di ricorsi e si finirebbe con l’equipararle al matrimonio».
I vescovi italiani si riuniscono per tre giorni accanto alla chiesetta della Porziuncola — dove San Francesco morì «sulla terra nuda» — per discutere di «formazione e vita del clero». Bagnasco ricorda il discorso del Papa in Brasile sulla Chiesa che «non ha paura di uscire nella notte» per accompagnare le persone. Nel messaggio di saluto, Papa Francesco cita Tolstoj: «Separarsi per non sporcarsi con gli altri è la sporcizia più grande». Così al centro della prolusione di Bagnasco c’è la crisi del Paese, la necessità di «rifondare la politica» per «rimettere a fuoco cosa vuol dire stare assieme», la disoccupazione e il travaglio dei ragazzi che la società sembra rifiutare: «Si sta perdendo una generazione. Che cosa sarà di tanti giovani? Quali loschi personaggi — in Italia e altrove — sono pronti a farne scempio per i loro interessi?».
Di qui l’importanza della famiglia «come definita e garantita dalla Costituzione», scandisce Bagnasco, «presidio del nostro Paese» e «rete benefica, morale e materiale, che permette alla gente di non sentirsi abbandonata». Con relativa preoccupazione per i «cavalli di Troia».
Al Sinodo era stato un arcivescovo italiano, il teologo Bruno Forte, scelto da Francesco come segretario speciale, a spiegare che la Chiesa non accetta «l’equiparazione tout court, anche terminologica, col matrimonio», però «la codificazione di diritti a persone che vivono in unioni omosessuali è un discorso di civiltà e rispetto della dignità delle persone». Ma le parole di Bagnasco, così nette («L’amore non è solo sentimento», «I figli non sono oggetti né da produrre né da pretendere») indicano che nella Cei continua a prevalere la linea tracciata dal predecessore ai tempi dei Dico, ripetuta dal cardinale Camillo Ruini in una recente intervista al Corriere .
La discussione nell’assemblea della Cei proseguirà fino a giovedì. Di là dal tema delle unioni civili, resta da vedere quanto rimanga forte, nella Chiesa italiana, la resistenza allo stile pastorale di Francesco. Che ieri invitava i vescovi riuniti ad Assisi a «tener fisso lo sguardo» sull’essenziale: «Voi sapete che non servono preti clericali, il cui comportamento rischia di allontanare la gente dal Signore, né preti funzionari che cercano lontano da Lui la propria consolazione ».
fonte

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Nozze gay, Bagnasco: "Sono una specie di cavallo di Troia"   
La Repubblica
 
Il presidente della Cei apre ad Assisi l'assemblea dei vescovi. Riafferma la centralità della famiglia tradizionale e tocca tutti i temi dell'attualità, dalla disoccupazione alla necessità di riforndare la politica -- Riuniti ad Assisi, da oggi a giovedì, i vescovi italiani hanno cominciato i lavori. (...)