martedì 18 novembre 2014

Memorandum anti-cattolico dissidente

After 30 years of growth, Vatican's CTV looks to the future

“Spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno errato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore […] Predicando il Vangelo, la Chiesa dispone coloro che l'ascoltano a credere e a professare la fede, li dispone al battesimo, li toglie dalla schiavitù dell'errore e li incorpora a Cristo...”

Qualcuno dirà: ma la solita Chiesa medievale superstiziosa?

Invece si tratta di una citazione dal Concilio Vaticano II (Lumen gentium, 16-17, promulgata nel 1964).

Se questo vi sorprende, è perché il Concilio Vaticano II è stato purtroppo “messo in comproprietà” dai cattolici dissidenti (che parlano dello “spirito del Vaticano II”), in genere con poco riguardo per i reali insegnamenti del Concilio.

Sì, i documenti del Vaticano II, parlando in generale, hanno stile e toni diversi rispetto ad esempio ai canoni del Concilio di Trento del XVI secolo, ma chiunque si prenda un po' di tempo per leggerli potrà verificare che si è ben lungi dall'etichetta di panacea liberale che gli viene spesso affibbiata.

La prossima volta che un cattolico dissidente cercherà di rivendicare il Vaticano II, ecco 11 citazioni da tenere a mente:

1) L'aborto e l'infanticidio sono “delitti abominevoli”
“La vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura; l'aborto e l'infanticidio sono delitti abominevoli” (Gaudium et spes, 51).

2) L'“unica vera religione”
“Questa unica vera religione crediamo che sussista nella Chiesa cattolica e apostolica, alla quale il Signore Gesù ha affidato la missione di comunicarla a tutti gli uomini” (Dignitatis humanae, 1).

3) La Chiesa è necessaria per la salvezza perché Cristo è l'unica via
“Basandosi sulla sacra Scrittura e sulla tradizione, [il Concilio] insegna che questa Chiesa peregrinante è necessaria alla salvezza. Solo il Cristo, infatti, presente in mezzo a noi nel suo corpo che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza; ora egli stesso, inculcando espressamente la necessità della fede e del battesimo, ha nello stesso tempo confermato la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano per il battesimo come per una porta. Perciò non possono salvarsi quegli uomini, i quali, pur non ignorando che la Chiesa cattolica è stata fondata da Dio per mezzo di Gesù Cristo come necessaria, non vorranno entrare in essa o in essa perseverare” (Lumen gentium, 14).

4) Quando si parla di controllo delle nascite, le buone intenzioni non bastano
“La sessualità propria dell'uomo e la facoltà umana di generare sono meravigliosamente superiori a quanto avviene negli stadi inferiori della vita; perciò anche gli atti specifici della vita coniugale, ordinati secondo la vera dignità umana, devono essere rispettati con grande stima. Perciò, quando si tratta di mettere d'accordo l'amore coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il carattere morale del comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e dalla valutazione dei motivi, ma va determinato secondo criteri oggettivi, che hanno il loro fondamento nella dignità stessa della persona umana e dei suoi atti, criteri che rispettano, in un contesto di vero amore, il significato totale della mutua donazione e della procreazione umana; cosa che risulterà impossibile se non viene coltivata con sincero animo la virtù della castità coniugale. I figli della Chiesa, fondati su questi principi, nel regolare la procreazione, non potranno seguire strade che sono condannate dal Magistero nella spiegazione della legge divina” (Gaudium et spes, 51).

5) Il latino nella liturgia
“L'uso della lingua latina, salvo diritti particolari, sia conservato nei riti latini” (Sacrosanctum concilium, 36.1).

6) Il canto gregoriano deve avere il “posto principale”...
“La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana; perciò nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale” (Sacrosanctum concilium, 116).

7) …ma ciò non vuol dire che non possiamo avere altri tipi di musica... come la polifonia!
“Gli altri generi di musica sacra, e specialmente la polifonia, non si escludono affatto dalla celebrazione dei divini uffici, purché rispondano allo spirito dell'azione liturgica...” (Sacrosanctum concilium, 116).

8) Bisogna ascoltare il vescovo locale
“I vescovi che insegnano in comunione col romano Pontefice devono essere da tutti ascoltati con venerazione quali testimoni della divina e cattolica verità; e i fedeli devono accettare il giudizio dal loro vescovo dato a nome di Cristo in cose di fede e morale, e dargli l'assenso religioso del loro spirito” (Lumen gentium, 25).

9) E bisogna ascoltare il papa, anche quando non parla ex cathedra
“Questo assenso religioso della volontà e della intelligenza lo si deve in modo particolare prestare al magistero autentico del romano Pontefice, anche quando non parla ex cathedra. Ciò implica che il suo supremo magistero sia accettato con riverenza, e che con sincerità si aderisca alle sue affermazioni in conformità al pensiero e in conformità alla volontà di lui manifestatasi che si possono dedurre in particolare dal carattere dei documenti, o dall'insistenza nel proporre una certa dottrina, o dalla maniera di esprimersi” (Lumen gentium, 25).

10) Il “sensus fidelium” non riguarda solo i laici, ma deve includere la gerarchia
“La totalità dei fedeli, avendo l'unzione che viene dal Santo, non può sbagliarsi nel credere, e manifesta questa sua proprietà mediante il senso soprannaturale della fede di tutto il popolo, quando 'dai vescovi fino agli ultimi fedeli laici' mostra l'universale suo consenso in cose di fede e di morale. E invero, per quel senso della fede, che è suscitato e sorretto dallo Spirito di verità, e sotto la guida del sacro magistero, il quale permette, se gli si obbedisce fedelmente, di ricevere non più una parola umana, ma veramente la parola di Dio” (Lumen gentium, 12).

11) La Chiesa ha il “solenne comando” di predicare il Vangelo
“Questo solenne comando di Cristo di annunziare la verità salvifica, la Chiesa l'ha ricevuto dagli apostoli per proseguirne l'adempimento sino all'ultimo confine della terra. Essa fa quindi sue le parole dell'apostolo: 'Guai... a me se non predicassi!' (l Cor 9,16) e continua a mandare araldi del Vangelo, fino a che le nuove Chiese siano pienamente costituite e continuino a loro volta l'opera di evangelizzazione. È spinta infatti dallo Spirito Santo a cooperare perché sia compiuto il piano di Dio, il quale ha costituito Cristo principio della salvezza per il mondo intero” (Lumen gentium, 17).


[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]
 
sources: CHURCHPOP