nella foto: Il fonte Battesimale(*)
Durante la catechesi di questa mattina, 13 aprile, il Santo Padre ha detto, tra l'altro:
"San Paolo sottolinea in modo molto forte la trasformazione che opera nell’uomo la grazia battesimale e arriva a coniare una terminologia nuova, forgiata con la preposizione “con”: con-morti, con-sepolti, con-risucitati, con-vivificati con Cristo; il nostro destino è legato indissolubilmente al suo. “Per mezzo del battesimo - scrive - siamo stati sepolti insieme con lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti… così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4)". Queste sue espressioni sono straordinariamente vicine ad un testo di san Basilio ottimo per essere meditato in questo mercoledi della V settimana di Quaresima...
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Dal trattato "Sullo Spirito Santo" di san Basilio Magno, vescovo
(c.15,35)
"L'economia di salvezza di Dio consiste nel rialzare l'uomo dalle sue cadute e nel farlo ritornare alla intimità divina, liberandolo dalla alienazione alla quale lo aveva portato la disobbedienza. La venuta di Cristo nella carne, gli esempi di vita evangelica, le sofferenze, la croce, la sepoltura, la resurrezione sono per la salvezza dell'uomo perchè questi abbia di nuovo, mediante l'imitazione di Cristo, la adozione a figlio di cui era dotato all'inizio.
Per l'autenticità della vita cristiana è dunque necessario imitare non solo i suoi esempi di dolcezza, di umiltà e di pazienza manifestati durante la vita, ma anche la sua stessa morte. Lo afferma san Paolo: "diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti" (Fil. 3,10s).
Ma come possiamo renderci conformi alla morte di Cristo? Facendoci conseppellire con lui per mezzo del battesimo. Qual'è allora il modo della sepoltura e quale il frutto della sua imitazione? Prima di ogni cosa è necessario interrompere il modo di vivere di prima. Ma nessuno può arrivare a tanto se non rinasce di nuovo, secondo le parole del Signore. La rigenerazione infatti, come emerge dalla parola stessa, è l'inizio di una seconda vita. Perciò, prima di iniziare una seconda vita, bisogna porre fine alla prima. A coloro che sono arrivati alla fine del giro nello stadio, si concede un pò di sosta e di riposo prima di far loro iniziare un altro giro. Così anche nel mutamento di vita appare necessario che la morte si interponga tra la prima e la seconda vita, e che questa morte costituisca la fine della condizione precedente e l'inizio di quella futura.
E come dobbiamo morire, cioè compiere la discesa agli inferi? Imitando la sepoltura di Cristo per mezzo del battesimo. Infatti, i corpi di coloro che vengono battezzati, in certo modo sono sepolti nell'acqua. Perciò il battesimo significa in maniera arcana la deposizione delle opere della carne, secondo quello che dice l'Apostolo: "In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo" (Col. 2,11s). E il battesimo, in certo qual modo, lava l'anima dalle brutture che si accumulano su di essa a causa delle tendenze della carne, secondo quanto sta scritto: "Lavami e sarò più bianco della neve" (Sal.50, 9). Per questo motivo noi conosciamo un unico battesimo di salvezza, dal momento che unica è la morte al mondo e unica la resurrezione dai morti, delle quali cose è figura il battesimo".
Dal trattato "Sullo Spirito Santo" di san Basilio Magno, vescovo.
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