Continuo ancora per questa sera la presentazione della Dottrina cattolica sulla Grazia, col canone 5 del Concilio di Orange del 529, che riprende le formule classiche di Agostino e di Tommaso e che riporto di seguito. All'inizio di tutto nella vita del cristiano c'è la Grazia, è la Grazia che crea la fede ("Gratia facit fidem") ed è ancora la Grazia che la fa sussistere. (*)
"Ti prega, Signore, la mia fede, quella fede che Tu mi hai dato e ispirato
attraverso l’umanità del Tuo Figlio, mediante l’opera del Tuo Annunziatore". (Agostino, Confessiones I, 1)
attraverso l’umanità del Tuo Figlio, mediante l’opera del Tuo Annunziatore". (Agostino, Confessiones I, 1)
"La grazia crea la fede non solo quando la fede inizia a esistere per la prima volta in un uomo,
ma anche in ogni momento in cui la fede permane". (Tommaso d’Aquino, Summa theologiae II-II q. 4 a. 4 ad 3)
ma anche in ogni momento in cui la fede permane". (Tommaso d’Aquino, Summa theologiae II-II q. 4 a. 4 ad 3)
"Ecco la grazia, ecco risorge, ecco si fa vedere agli occhi degli apostoli.
Ecco offre agli occhi Sé stesso da vedere, dona alle mani Sé stesso da toccare". (Agostino, Sermones 229/J, 4
Ecco offre agli occhi Sé stesso da vedere, dona alle mani Sé stesso da toccare". (Agostino, Sermones 229/J, 4
Concilio di Orange del 529
Gratia facit fidem (Tommaso d’Aquino, Summa theologiae II-II q. 4 a. 4 ad 3)
Canone 5. Se qualcuno dice che la crescita della fede, così come anche il suo inizio e lo stesso desiderio di credere – per il quale crediamo in Colui che giustifica l’empio e giungiamo alla rigenerazione del sacro battesimo – sono insiti in noi per natura e non per un dono di grazia, cioè per l’ispirazione dello Spirito Santo che raddrizza la nostra volontà dalla mancanza di fede alla fede, dall’empietà alla pietà, deve essere ritenuto nemico dei dogmi apostolici, dal momento che il beato Paolo dice: «Siamo persuasi che Colui che ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Gesù Cristo» [cfr. Fil 1, 6]; e ancora: «A voi è stato concesso, a causa di Cristo, non solo di credere in Lui, ma anche di soffrire per Lui» [cfr. Fil 1, 29]; e: «Per grazia voi siete stati salvati per mezzo della fede, e ciò non viene da voi: poiché è dono di Dio» [cfr. Ef 2, 8]. Quelli infatti che dicono che per natura abbiamo la fede, per la quale crediamo in Dio, in un certo qual modo dichiarano fedeli tutti coloro che sono estranei alla Chiesa di Cristo.
* * *
(*): L'ultimo post che ho pubblicato sulla Grazia si chiama: "Cercati in me", del 13 aprile.