sabato 13 ottobre 2012

La conversione dura tutta la vita.

 

«Una conversione personale che dura tutta la vita»: negli Stati Uniti i vescovi intensificano i loro interventi in occasione dell’Anno della fede, offrendo, in una nuova nota, un ulteriore elenco di considerazioni sulla necessità per i fedeli di rafforzare il proprio sentimento religioso al fine di darne concreta e coerente testimonianza nella comunità. Sette cose, che i cattolici dovrebbero conoscere sul tema della nuova evangelizzazione, è il titolo con il quale le riflessioni vengono presentate a cura del Segretariato per l’evangelizzazione e la catechesi della Conferenza episcopale. La nuova evangelizzazione — sottolineano i presuli — si propone come chiamata all’incontro con Gesù e come trasmissione della fede con rinnovata energia e con metodi adeguati ai mutati contesti sociali. Tuttavia, è aggiunto, un’efficace evangelizzazione parte in primo luogo da una conversione personale delle persone, ma non occasionale, bensì perenne.
La nota ruota attorno a queste indicazioni: «La nuova evangelizzazione inizia interiormente e poi si diffonde». Non si tratta «di un momento isolato, ma di una pratica in corso». E ancora: «La persona che vuole e può condividere Cristo con gli altri, deve prima avere esperienza di Cristo nella propria vita». In un precedente documento, con riferimento sempre all’Anno della fede, l’episcopato aveva invitato i fedeli alla riscoperta del valore dei sacramenti, a partire dall’Eucaristia. La partecipazione ai sacramenti, si evidenzia, «non costituisce una semplice opzione ed è fondamentale per sostenere la fede delle persone in unione con la vita stessa della Trinità».
I cattolici — ribadisce il Segretariato per l’evangelizzazione e la catechesi — «sono benedetti nell’incontrare il loro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, nei sacramenti», e per questo «sono chiamati a vivere in modo che rifletta l’amore di Cristo». La nota dei vescovi si conclude con un incoraggiamento ai fedeli a condividere con entusiasmo l’insegnamento di Cristo «con la parola e la testimonianza credibile della loro vita», riproponendo, a tale riguardo, anche un documento, pubblicato nell’aprile scorso e intitolato Discepoli chiamati alla testimonianza: la nuova evangelizzazione. Il testo «si concentra sul dialogo con i cattolici, praticanti o meno, che hanno perso il senso della fede, nel tentativo di rinvigorirli». La nuova evangelizzazione — si afferma in un altro passaggio — «è per ogni persona una chiamata ad approfondire la propria fede, ad avere fiducia nel Vangelo e a possedere la volontà di condividerlo. È un incontro personale con Gesù che porta pace e gioia».
Sull’Anno della fede si focalizzeranno, fra l’altro, i lavori dell’assemblea autunnale dei vescovi, prevista per il 12 novembre a Baltimora. Per l’occasione i presuli voteranno anche per l’approvazione formale di un documento sulla predicazione durante le messe della domenica. Attraverso esso si vuole incoraggiare i parroci e i sacerdoti a offrire ai fedeli delle riflessioni che possano contribuire efficacemente allo sviluppo spirituale nel particolare contesto sociale in cui vive ciascuna comunità. «Lo spirito dell’omelia — è spiegato — dovrebbe adattarsi al contesto». L’omelia deve toccare la vita delle persone e migliorare il loro rapporto con Gesù. Il documento è stato curato dalla Commissione per il clero, la vita consacrata e le vocazioni della Conferenza episcopale statunitense.
Intanto, riguardo al tema delle vocazioni, nel sito in rete dell’episcopato è stata pubblicata una ricerca curata dal Center for Applied Research in the Apostolate. Lo studio, basato su una serie di interviste, pone in evidenza come, tra gli adulti non sposati nel Paese, il 3 per cento degli uomini e il 2 per cento delle donne abbiano seriamente preso in considerazione nella propria vita la vocazione religiosa. La ricerca mette inoltre in risalto che le relazioni personali a livello familiare, con i membri del clero o in particolari ambienti, come quello universitario, rappresentino fattori decisivi che hanno contribuito a prendere in considerazione la scelta vocazionale. La ricerca ha coinvolto un campione di circa millecinquecento persone che hanno dato le loro risposte tramite internet.
L’assemblea plenaria dei vescovi avvierà i lavori il 12 novembre e si concluderà il 15. Tra i temi principali vi sarà quello della tutela del matrimonio, con particolare riferimento alle nuove iniziative di promozione dei valori cristiani che includono anche un video appositamente dedicato alla comunità ispanica. Infine, i presuli saranno aggiornati anche sugli aiuti umanitari ad Haiti e sugli sviluppi delle attività dell’Ordinariato che accoglie gli ex anglicani.  
L'Osservatore Romano, 13 ottobre 2012.