sabato 6 settembre 2014

Peace is the Future



Riccardi: «La guerra non è mai santa»


Il fondatore della Comunità di Sant'Egidio, indica gli obiettivi del 28esimo incontro che ad Anversa farà rivivere dal 7 al 9 settembre lo "spirito di Assisi"

GIACOMO GALEAZZICITTA' DEL VATICANO



"350 leader religiosi e 2.200 giovani: uomini di tutte le fedi si riuniscono in Belgio per proclamare che la guerra non è mai santa". A Vatican Insider lo storico del cristianesimo e fondatore della Comunità di Sant'Egidio spiega le finalità del 28esimo  incontro internazionale "convocato secondo lo spirito di Assisi". Il meeting per la pace, evidenzia Riccardi, "si svolge  mentre i fuochi di guerra si moltiplicano nel pianeta" e, "a cent'anni dal conflitto che dall'Europa ha incendiato il mondo andremo in pellegrinaggio nei luoghi nei quali si sono usate per la prima volta con scopi bellici l'iprite e gli altri gas chimici".


Un confronto a tutto campo. "Discuteremo con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e con il mufti di al-Azhar che ha delegittimato il califfato", puntualizza Riccardi. 350 leader delle grandi religioni mondiali si incontreranno da domenica 7 a martedì 9 settembre ad Anversa per partecipare alla XXVIII edizione dell'Incontro Internazionale Uomini e Religioni promosso dalla Comunità di Sant'Egidio, che avrà per tema «La pace è il futuro: religioni e culture in dialogo cento anni dopo la prima guerra mondiale».


«La scelta della località, nel tragico anniversario di un conflitto che ha insanguinato l'intera Europa, risponde all'esigenza di portare lo "spirito di Assisi" nel mondo di oggi - spiegano i promotori -, senza smarrire la memoria della storia ma anche senza rinunciare all'impegno nel presente, che ci chiede di `conservare accesa la lampada della speranza, pregando e lavorando per la pace´, come disse papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti all'Incontro di Roma il 30 settembre 2013».


L'incontro di quest'anno si svolge mentre scontri armati insanguinano il Medio Oriente, l'Europa dell'Est, l'Africa Settentrionale, dando luogo a tremendi drammi umanitari che provocano un flusso incessante di rifugiati e minacciano la sicurezza stessa dell'Europa e dell'intero Occidente. L'anniversario della prima Guerra Mondiale «invita tutti a riflettere sull'inutilità dei conflitti e ad impegnarsi nella costruzione di una pace stabile e duratura», dice Sant'Egidio.


Alla cerimonia di apertura, nello Stadsschouwburg di Anversa, nel pomeriggio di domenica 7 settembre, prenderanno la parola tra gli altri il vescovo di Anversa Johan Bonny, il fondatore della Comunità Andrea Riccardi, il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, lo scrittore polacco Zygmunt Bauman, il patriarca siro-ortodosso di Antiochia Ignatius Aphrem II e il Gran Mufti della Repubblica araba d'Egitto Shawki Ibrahim Abdel-Karim Allam. Porterà la sua testimonianza la parlamentare irachena Vian Dakheel, rappresentante della comunità yazida perseguitata dal califfato.


Sono poi in programma 25 tavole rotonde che vedranno la partecipazione di leader religiosi e rappresentanti del mondo politico, culturale, socio-economico di paesi come l'Iraq, la Siria, il Kurdistan, la Nigeria, l'Ucraina, le Filippine: dall'Iraq, in particolare, il patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Raphael I Sako, Anwar Hadaya, del consiglio provinciale di Ninive, Kamal Muslim, ministro per gli Affari Religiosi del Kurdistan;  dalla Siria l'arcivescovo Dionysius Jean Kawak; dal Pakistan il presidente dell'alleanza di tutte le minoranze del paese Paul Bhatti e il membro della Corte Suprema Mohammad Khalid Masud; dall'Iran il Presidente dell'Istituto per il dialogo interreligioso Sayyed Mohammad Ali Abtahi; dalla Nigeria il Cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, l'arcivescovo Ignatius Ayau Kaigama, l'emiro Mohamed Sambo Haruna, il pastore James Wuye; dall'Ucraina il vescovo Nikolaj, dalla Russia il metropolita Pavel del Patriarcato di Mosca.


L'Incontro Internazionale si concluderà martedì 9 con una Preghiera per la Pace in luoghi diversi secondo le diverse religioni presenti, una processione e la proclamazione sulla «Grote Markt»  dell'Appello di Pace 2014. Interverrà il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.  «Non ci può essere alcuna solidarietà tra religione e violenza: basta ambiguità tra fede e guerra», afferma  Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio. Per i prossimi giorni vivremo qui, nel cuore dell'Europa, lo spirito di Assisi, quando nell'86 Giovanni Paolo II riunì per la prima volta esponenti di tutte le religioni a pregare assieme per la pace». Padrone di casa, il vescovo di Anversa, Johan Bonni, al centro dell'attenzione per la sua lettera al papa, dedicata a temi sensibili come il divorzio e la fecondazione assistita: «Non è il tema del giorno - si è schermito - tuttavia ho solo chiesto, da vescovo, che la Chiesa ascolti le esigenze dei suoi fedeli, come ha ricordato più volte papa Francesco».

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La pace è il futuro: intervista al prof. Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio
Korazym
 
Oltre 300 leader delle grandi religioni mondiali si incontreranno da domenica 7 a martedì 9 settembre ad Anversa (Belgio) per partecipare alla XXVIII edizione dell’Incontro Internazionale Uomini e Religioni promosso dalla Comunità di Sant’Egidio sul tema ‘La pace è il futuro: religioni e culture in dialogo cento anni dopo la prima guerra mondiale’. (...)

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Anversa 7-9 Settembre 2014
La pace è il futuro:
Religioni e Culture in dialogo
100 anni dopo la I Guerra Mondiale
L'evento sarà trasmesso in STREAMING: il programma delle Dirette web
Domani, a Ypres (Ivry) uno dei luoghi più colpiti dalla violenza della I° Guerra Mondiale, un pellegrinaggio di giovani europei porterà un messaggio di pace. L'evento in LIVETWITTING