mercoledì 16 settembre 2015

SOLIDARIETÀ AL MONDO LGBT





IL DDL CIRINNÀ VERSO IL BINARIO MORTO, SOLIDARIETÀ AL MONDO LGBT

di Mario Adinolfi
Il senatore Pd che siede nella vera cabina di regia che gestisce l'iter del ddl Cirinnà comincia a mettere le mani avanti e a preparare l'exit strategy in vista di un clamoroso fallimento: la legge sulle unioni civili che doveva andare in aula secondo Repubblica e tutti i grandi giornali entro l'estate e poi essere approvata dal Senato entro il 15 ottobre, mentre La Croce vi spiegava che non ce n'erano le condizioni politiche né per l'estate né per l'autunno, ha fatto la fine che auspicavamo e indicavamo noi. Va verso il binario morto.
Il senatore Pd prova a fare un twit ambiguo dei suoi dicendo che c'è la calendarizzazione in aula "ove concluso" il lavoro in commissione, dove votano 40 emendamenti a settimana e ne mancano 1.200. "Potremmo farcela in ottobre" scrive il senatore nel twit sapendo di scrivere qualcosa in cui non crede manco lui. Analizziamo il twit. "Ove concluso" è lo stesso film di questa estate, la calendarizzazione in aula è falsa, pura propaganda. "In ottobre" non è più il 15 ottobre, termine fissato rigorosamente, Scalfarotto e i suoi amici hanno pagine dove si fa il count down. "Potremmo farcela" non è più "abbiamo preso un impegno, ce la faremo". È un twit per prendere in giro il suo mondo di riferimento ancora una volta senza dire la verità: che non sono capaci di portare a casa nulla, perché sono massimalisti e velleitari. Cominciano la ritirata e daranno colpa agli altri. Ci verrebbe da solidarizzare con gli Lgbt che non si meritano politici così bugiardi.
Noi non vi diremo che è fatta, c'è ancora da lottare. Ma a quelli che ci spiegavano che era impossibile fermare il ddl Cirinnà, oggi possiamo ragionevolmente sperare di rispondere a breve che gli innocenti che non sapevano che la cosa era impossibile a farsi, la fecero.