giovedì 6 ottobre 2011

Non odiare il peccatore!



Anche la lettura di oggi 6 ottobre è tratta dalla Prima collezione di Isacco il Siro. Mi sembra particolarmente illuminante per noi che siamo tentati continuamente di giudicare il prossimo...

* * *
"Come la stoppia e il fuoco non possono restare in una medesima casa, così neppure la giustizia e la misericordia in una medesima anima.
Come un granello di sabbia non bilancia una gran quantità di oro, così il bisogno di giustizia di Dio non bilancia la sua compassione.
Come un pugno di sabbia che cade nel grande oceano, tali sono i peccati di ogni carne in confronto alla misericordia di Dio.
Come non può essere fermata una fonte ricca di acque con un pugno di polvere, così non può essere vinta la misericordia del Creatore dal male delle creature.
C ome uno che semina nel mare e spera di mietere, così è colui che prega in preda al rancore.
Non odiare il peccatore: noi tutti siamo debitori. Se tu ti agiti perchè ti sta a cuore Dio,piangi su di lui! Perchè lo odi? Odia i suoi peccati e prega per lui, per essere simile a Cristo, che non si adirava con i peccatori, ma pregava per loro. Non hai visto come piangeva su Gerusalemme? Molte volte, infatti, noi siamo ingannati da Satana. Perchè dunque noi odiamo colui che, come noi, è stato ingannato dallo stesso che inganna anche noi? perchè odi il peccatore, o uomo? Forse perchè non è giusto come te? Ma tu come puoi essere giusto se non hai amore? Se invece tu hai amore come mai non piangi su di lui, ma anzi lo perseguiti? E' per ignoranza che alcuni, pure ritenuti capaci di discernimento, si agitano contro coloro che commettono peccati!
Sii un annunciatore della bontà di Dio! Egli infatti provvede a te mentre tu non ne sei degno; e mentre tu sei debitore di molte cose, Egli non ti chiede nulla; e pe rle piccole cose nelle quali tu mostri buona volontà, Egli ti ripaga con grandi cose.
Non chiamare Dio "giusto"! Infatti in quel che riguarda te non si è fatta conoscere la sua giustizia. Anche se David lo chiama giusto e retto, tuttavia suo Figlio ci ha mostrato che Egli è buono e dolce. Dice infatti: "Egli è dolce con i cattivi e con coloro che rinnegano".
Come puoi chiamare Dio "giusto" quando ti imbatti nel capitolo sul salario degli operai? Il padrone della vigna dice infatti: "Amico mio, io non ti faccio torto,ma voglio dare a quest'ultimo come a te; oppure il tuo occhio è cattivo perchè io sono buono?".
Come può uno dire Dio "giusto" quando si imbatte nel racconto del figlio prodigo? Avendo questi sperperato tutti i suoi beni nella dissolutezza, davanti alla sola compunzione che mostrò, il padre corse, gli cadde al collo e lo reintegrò in tutti i suoi beni.
Non è un altro che ci ha parlato di Lui, perchè noi dubitiamo della sua bontà: è il Figlio stesso che ha testimoniato queste cose a proposito di Dio. Dov'è la giustizia di Dio, se mentre eravamo peccatori Cristo è morto per noi? Se dunque Egli è compassionevole quaggiù, noi crediamo che non muterà. Non sia mai che noi pensiamo questa empietà: che c'è un tempo in cui Dio non sia compassionevole".
Isacco di Ninive, Prima collezione, 50