giovedì 27 ottobre 2011

Chi sei e da dove vieni?



Uno dei combattimenti più duri che quotidianamente ci tocca affrontare è quello con noi stessi, con la nostra volontà, soprattutto con i nostri pensieri. I Padri in ciò sono davvero dei maestri di vita spirituale, basta ascoltarli. Vedete per esempio quello che consiglia Antonio il grande...

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Antonio diceva ai suoi discepoli: "Fratelli, non abbattiamoci, non per­mettiamo angosce alla nostra anima, non intro­duciamo in noi dei timori dicendo: “Forse il de­monio venendo mi abbatterà oppure dopo aver­mi sollevato mi schiaccerà oppure apparendo mi terrorizzerà”. Non dobbiamo pensare cose del ge­nere, né spaventarci come se dovessimo perire. Dobbiamo invece aver sempre maggiore fiducia, godere come se avessimo raggiunto la salvezza. Pensiamo e abbiamo sempre presente che il Si­gnore è con noi; essi nulla possono contro di noi. Quando vengono, come ci trovano, così si com­portano nei nostri riguardi e adattano le loro im­magini ai pensieri che colgono in noi. Se ci vedo­no spaventati e turbati, subito, come dei ladri che trovano la casa incustodita, aggrediscono; come noi pensiamo, così essi agiscono ma in mi­sura maggiore. Così, se ci vedono turbati e pieni di paura, quelli con minacce e immagini aggiun­gono ancora timore. In tal modo l’anima misera, trovandosi in simili condizioni, soffre. Se invece i demoni ci vedono gioire nel Signore, mentre pen­siamo ai beni futuri e consideriamo che ogni cosa è del Signore e che il demonio nulla può sia con­tro i cristiani, sia contro chiunque altro, allora retrocedono disorientati. Quando il nemico trovò Giobbe così fortificato, fece marcia indietro; fece invece prigioniero Giuda che era privo di queste difese. Se vogliamo disprezzare il nemico, pen­siamo sempre alle cose del Signore. L’anima gioisca sempre nella speranza e così vedremo in fumo i giochi dei demoni, li vedremo più fuggire che perseguitarci. Infatti, come ho detto prima, essi sono molto paurosi perché attendono il fuoco preparato per loro.

Abbiate come sicurezza contro di loro ciò che vi dico: qualunque immagine si mostri, nes­suno si lasci spaventare, ma con fiducia chieda: “Chi sei tu? Da dove vieni?”. Se la visione è di san­ti, questi ti daranno assicurazione e cambieranno in gioia la tua paura. Se invece è una visione dia­bolica, subito si fiaccherà nel vedere un’anima si­cura. “Chi sei tu? Da dove vieni?” è il segno di un’anima sicura".

Atanasio di Alessandria, Vita di Antonio, 42-43