giovedì 4 ottobre 2012

San Juan de Avila y el Camino Neocatecumenal: Puntos de Contacto


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Il prossimo 7 ottobre, in concomitanza con l'inizio solenne del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana, san Giovanni di Avila (*)verrà proclamato Dottore della Chiesa. Per l'occasione propongo la lettura di un prezioso libretto sui punti di contatto tra il "nuovo" Dottore e il Cammino Neocatecumenale. L'autore è un sacerdote gesuita, passato al Padre già da qualche anno, che ha aiutato tantissimo il Cammino in Spagna, soprattutto nelle città di Granada e di Malaga. Non ancora tradotto in italiano. Buona lettura!

(*): Il Martirologio Romano, il libro liturgico che determina ufficialmente i Santi e i Beati, descrive san Giovanni d’Avila così: «Sacerdote, percorse tutta la regione predicando Cristo e, sospettato ingiustamente di eresia, fu gettato in carcere, dove scrisse la parte più importante della sua dottrina spirituale.

San Giovanni d’Avila è stato un mistico e predicatore spagnolo, nato ad Almodovar del Campo nel 1500 da una nobile famiglia castigliana. Dottore in Diritto, Teologia e Filosofia (ha studiato a Salamanca e ad Alcalà sotto la guida di Domenico Soto), è rimasto orfano mentre era ancora studente, e, successivamente ordinato prete, nel 1525, ha celebrato la sua prima s. Messa nella chiesa dov’erano sepolti i genitori, e poi ha donato tutta la sua parte di eredità e i suoi averi ai poveri.

Ha così iniziato la vita di evangelizzatore: predica e organizza missioni popolari a Siviglia, Cordova, Granada, e, con la rapida diffusione della sua fama di oratore straordinario, viene presto chiamato «l’apostolo dell’Andalusia». È stato anche incaricato di pronunciare l’omelia in occasione dei funerali della regina Isabella di Portogallo, moglie di Carlo V, il 17 maggio 1538, e il suo sermone è risultato decisivo per la conversione di san Francesco Borgia, che abbandonerà la carica di viceré di Catalogna per diventare una sacerdote della Compagnia di Gesù.

Ma poi ecco venire i fuori i nemici di Giovanni d’Avila, probabilmente invidiosi: denunciato da alcuni di loro all’inquisizione come sospetto di luteranesimo, ha dovuto subire un mese di carcere.

È stato inoltre consigliere e sostegno di santa Teresa nella sua opera di riforma dell’Ordine carmelitano; corrispondente di sant’Ignazio (ha favorito e incoraggiato l’espansione dei Gesuiti in Spagna); modello per san Giovanni di Dio nella creazione dei «Fatebenefratelli»; e poi esempio di vita e di virtù per Diego Perez de Valladolid e Luigi Granata, che ne scriverà la «Vita».

L’opera più celebre di san Giovanni d’Avila è «L’Epistolario espiritual para todos estrado», consistente in un grande numero di lettere a Prelati, discepoli, cavalieri, dame che gli chiedevano consigli.

E’ morto a Montilla, il 10 maggio 1569. Paolo VI lo ha canonizzato nel 1970, e la Conferenza episcopale spagnola lo ha proclamato Patrono dei sacerdoti diocesani.

Sulla figura e l'opera di Giovanni di Avila, v. a. in questo blog i post con la relativa etichetta, soprattutto i seguenti:

San Juan de Avila -. 44, 11 y 12. - LIBRO ESPIRITUAL sobre el verso AUDI, FILIA, ET VIDE, etc. Ps. 44, 11 y 12. - Terza Parte

 San Juan de Avila -. 44, 11 y 12. - LIBRO ESPIRITUAL sobre el verso AUDI, FILIA, ET VIDE, etc. Ps. 44, 11 y 12. - Seconda parte: cc. 41-80

San Juan de Avila - AUDI, FILIA, ET VIDE, etc. Ps. 44, 11 y 12. - Prima parte: cc. 1-40

San Juan de Avila - Profilo biografico

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