venerdì 25 gennaio 2013

Cominciando da Gerusalemme...




Domenica prossima si terrà la quinta giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa, un’iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che per questa edizione prevedono il coinvolgimento di più di tremila città in tutto il mondo per ventiquattr’ore. La giornata è l’occasione per mostrare ancora una volta la solidarietà verso i fratelli e le sorelle che vivono in quei luoghi santi. «La parola “pace” — sottolinea il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa — attraversa tutto il Vangelo: eterna novità di vita per gli uomini di tutti i tempi, la pace ne costituisce un filo conduttore che partendo dall’annuncio della nascita di Gesù Cristo, ne svela il dono per l’umanità amata da Dio: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama. Dono reale, concreto, frutto di una giustizia che ha la sua radice nel riconoscimento e rispetto dei diritti dell’uomo».
L’iniziativa è promossa, da quattro anni, da diverse realtà giovanili. «Pregheremo — sottolinea padre Pizzaballa riferendosi a Gerusalemme — perché Dio la faccia capace di accogliere il dono della pace come balsamo sulle sue ferite, come amorevole sollecitudine verso ogni suo abitante, come compassione verso le loro sofferenze, come perdono e misericordia che la faranno capace di speranza e di futuro. Sapremo amarla col cuore sgombro da ogni giudizio, libero, forte di quell’amore che fa posto nel cuore e nella mente alla preghiera per i propri nemici, sapremo pregare per la pace a Gerusalemme pensandola prediletta dall’amore di Dio, Padre di misericordia che ci ama, oggi, così come siamo».
Per aderire all’iniziativa, bisogna inserire all’interno della celebrazione eucaristica una preghiera speciale per la Terra Santa, o un momento di adorazione eucaristica in un altro momento della giornata, o la preghiera del Rosario.
«Come ogni anno — ha sottolineato il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace — il Santo Padre ci ha donato, nel messaggio per la giornata mondiale della pace del 2013, un testo per riflettere e meditare sul nostro ruolo di operatori di pace. Preparandoci in questi giorni a vivere e celebrare questa giornata di preghiera per la Terra Santa, anche noi possiamo trovare nelle parole del Santo Padre uno spunto per comprendere come possiamo dare il nostro contributo alla Chiesa universale e a quella delicata porzione di Chiesa in Medio Oriente. Auspico — ha concluso il porporato — che anche quest’anno, la giornata di preghiera sia un buona occasione per sentirci parte della Chiesa pellegrinante che si fa vicina ai fratelli che hanno più bisogno. Mi sento di farmi più vicino ai numerosissimi giovani, che prenderanno parte a questo evento. Forgiate la vostra vita sul Vangelo e seguite l’insegnamento di Gesù che ci chiede di essere sempre e ovunque, iniziando dal nostro quotidiano, operatori di pace».
L'Osservatore Romano, 26 gennaio 2013.