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Nutrire il pianeta è possibile!
di Annalisa Guglielmino
“Tutto ciò che si condivide, si moltiplica”. Non c'è la lavagna, ma il calcolo è matematico: nutrire il pianeta è possibile. “Yes, we can”. La voce del cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga risuona nell'Auditorium di Expo Milano 2015, nel suo ultimo giorno da presidente di Caritas Internationalis nell'Expo Day Caritas: un evento nell'evento, nella prima Esposizione universale che dà voce a chi aiuta i più deboli.
Nelle mani di Rodriguez Maradiaga c'è un report: sono i risultati della Campagna mondiale lanciata da Papa Francesco nel 2013: “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”. Il cardinale li consegna idealmente nelle mani del suo successore Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e da domani nuova guida per le Caritas di oltre 160 Paesi.
“Nutrire tutta la famiglia umana, nessuno escluso”. Lo ribadiscono, all'Expo Day, i delegati di un centinaio di nazioni, prima di sfilare lungo il Decumano, l'arteria principale di Expo, e deporre un fiore su una composizione di pietre. I sassi formano un numero: 805. Come i milioni di persone che nel mondo non hanno accesso al cibo.
“805 milioni di esseri umani che non sanno come provvedere al bisogno primario di sfamarsi – rimarca Rodriguez Maradiaga - Il rumore più terribile che un genitore possa sentire è quello di un bambino che notte e giorno piange per la fame, e nessuno può farci niente”.
Chi sono quegli esseri umani? La Caritas è venuta all'Expo per dirlo, e farlo vedere. Ciò che aveva chiesto Papa Francesco: la condizione per la “riuscita” di Expo Milano 2015, per il Pontefice, è che ogni suo visitatore “veda” uno per uno i volti di chi ha fame.
Expo Milano 2015, allora, “non potrebbe essere ricordata – sono la domanda e l'augurio del cardinale Rodriguez Maradiaga - come la prima volta che tutti i paesi del mondo si mettono insieme per sconfiggere la fame nel mondo?”.
La risposta la dà l'Auditorium strapieno: “Mettere fine alla fame sistemica entro il 2025 si può – dicono i rappresentanti Caritas – E' la nostra fede. Noi ci crediamo, e 'yes, we can', insieme possiamo farcela".
Avvenire
