martedì 9 giugno 2015

Equipaggiamento per sacerdoti

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Si apre a San Giovanni in Laterano il terzo ritiro mondiale. 

(Gianluigi d’Amore)All’invito «Chiamati alla santità per una nuova evangelizzazione», sul filo conduttore dell’Evangelii gaudium, vescovi e presbiteri provenienti da una novantina di Paesi del mondo daranno vita dal 10 al 14 giugno a Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano, al terzo ritiro mondiale dei sacerdoti organizzato dall’International Catholic Charismatic Renewal Services (Iccrs), principale struttura di coordinamento e di servizio del Rinnovamento carismatico cattolico nel mondo, e dalla Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships. Il programma dell’incontro — al quale parteciperanno, fra gli altri, i cardinali Ryłko, Turkson, Stella e Vallini, che presiederà domenica 14 la celebrazione conclusiva — culminerà nell’incontro con Papa Francesco, nel pomeriggio di venerdì 12, solennità del Sacro Cuore di Gesù. Il Pontefice terrà una riflessione su «Trasformati dall’amore e per l’amore» e, dopo un tempo di dialogo con i sacerdoti, celebrerà l’Eucaristia e consegnerà ai partecipanti il mandato missionario.
Scopo del raduno, che segue ai due precedenti ritiri mondiali del 1986 e del 1990 è «quello di dare la possibilità ai preti di essere rinvigoriti e rinnovati nel potere dello Spirito Santo» spiega la presidente dell’Iccrs, Michelle Moran. In questo modo, aggiunge, «saranno più compiutamente equipaggiati e rafforzati per il loro ministero e il loro ruolo pastorale nella Chiesa». Si tratta di «un contributo — le fa eco il cappuccino Raniero Cantalamessa predicatore delle Casa pontificia, che terrà la riflessione introduttiva sulla Evangelii gaudium — che il Rinnovamento carismatico cattolico si propone di dare alla spiritualità sacerdotale. Il contributo essenziale consiste nel condividere la scoperta gioiosa dello Spirito e dei suoi carismi». Il ritrovarsi insieme da tante parti del mondo, spiega, «permette di fare l’esperienza del carisma sacerdotale»; e «il fatto di farlo a Roma mette in evidenza l’unità  del sacerdozio cattolico e il suo profondo legame con il successore di Pietro».
«Il tema dell’incontro — ricorda Moran — nasce dalla fusione dei temi dei due precedenti ritiri. Esso ha contemporaneamente un focus ad intra, per un cammino di santità, e uno ad extra, missionario. Infatti, il ritiro vuole dare la possibilità ai preti di riflettere sul proprio cammino spirituale personale, conducendoli sulle orme della Evangelii gaudium». 
Il tema generale del raduno verrà articolato in cinque dimensioni diverse: “Radunati”, “Riconciliati”, “Trasformati”, “Fortificati” e “Inviati... per la nuova evangelizzazione”. Al mattino di ogni giornata ci sarà una riflessione, seguita da un tempo di silenzio e dall’adorazione eucaristica. Il pomeriggio sarà scandito da testimonianze, esortazioni e momenti di preghiera. «I due grandi temi del ritiro, la chiamata alla santità e la chiamata all’evangelizzazione — commenta padre Cantalamessa — sono tra loro strettamente interdipendenti: la nuova evangelizzazione esige ministri santi, cioè che vivono quello che predicano, e la santità sacerdotale spinge all’evangelizzazione. Già Paolo VI diceva che “il mondo d’oggi ascolta più volentieri i testimoni che i maestri e se ascolta i maestri è perché sono anche testimoni”. Il sacerdote, e ancor più il vescovo, deve appartenere a questa ultima categoria: per ufficio, non può non essere un maestro, ma non sarà molto ascoltato se non è anche testimone».
«Naturalmente la partecipazione del Papa al ritiro è per noi una meravigliosa benedizione — sottolinea la presidente Moran — specialmente perché egli conosce il Rinnovamento carismatico in modo personale fin dal tempo in cui era a Buenos Aires. Come tutti i cristiani, sebbene in una maniera speciale per la grazia dell’ordinazione, i sacerdoti sono chiamati a essere Cristo per la gente e a portare Cristo alla gente. L’intervento del Pontefice rimarcherà senz’altro questi due aspetti, sui quali è importante trovare un giusto equilibrio».
Papa Francesco ha più volte messo in guardia contro l’eccessivo attivismo, ricordando che le azioni e le opere del sacerdote devono scaturire da ciò egli è in Cristo. Ma ha indicato il rischio di diventare “preti di sacrestia”. È essenziale, insomma, che «i sacerdoti possano avere un buon equilibrio tra il vivere pienamente una vita interiore nello Spirito ed essere ripieni della forza dello Spirito per la missione». 
L'Osservatore Romano

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Vigilia ritiro mondiale sacerdoti del Rinnovamento Carismatico

“Chiamati alla santità per la nuova evangelizzazione”. E’ il tema del terzo Ritiro mondiale dei Sacerdoti, organizzato dal Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale e dalla Catholic Fraternity, che si apre domani pomeriggio a Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano. All’incontro, che si concluderà domenica prossima, partecipano oltre 1.000 sacerdoti provenienti da 90 Paesi dei cinque continenti. Oreste Pesare, direttore esecutivo di Rinnovamento:
R. – Noi sentiamo che questo è un titolo, “profetico”: vuol dire che ha qualcosa da dire da parte di Dio. Sicuramente, da una parte c’è tutta una storia che dobbiamo riprendere: questo è il nostro terzo Ritiro mondiale per i sacerdoti e noi abbiamo sentito fortemente che la chiamata per i preti di oggi è quella di essere santi, per poter essere veri protagonisti di una nuova evangelizzazione.
D. – Perché è importante che i sacerdoti di tutto il mondo partecipino al Ritiro mondiale?
R. – Noi vogliamo metterci all’ascolto e sappiamo che lo Spirito Santo sta lavorando. E stiamo comprendendo che Egli ci sta spingendo a una nuova vita di santità per una nuova evangelizzazione. I preti, saranno circa un migliaio al ritiro, hanno sentito questa voce del Pastore e hanno risposto con generosità.
D. – Come si svolgeranno queste giornate?
R. – L’incontro comincerà con una Messa di apertura presieduta dal cardinale Stanislao Ryłko, che è il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Nella mattinata, ci saranno dei temi in cui si parlerà della santità e della nuova evangelizzazione, mentre i pomeriggi saranno pieni di testimonianze e ci saranno dei momenti di preghiera, che sarà fatta in otto lingue diverse. Chiaramente, il momento più bello di tutto il ritiro sarà il momento speciale con Papa Francesco. Egli ha deciso di essere con i sacerdoti per tutto il pomeriggio: arriverà per le 16, risponderà ad alcune domande fatte da loro e poi presiederà l’Eucarestia finale. Sarà veramente un momento dello Spirito.
D. – L’ultimo dei temi delle cinque giornate è proprio “Inviati per la nuova evangelizzazione”: quanto è importante oggi evangelizzare?
R. – Certamente, nella vocazione sacerdotale questo invio all’evangelizzazione già è presente. Ma quello che noi sentiamo che lo Spirito ci sta dicendo è che deve essere fatta con la vita. Oggi, abbiamo sempre più bisogno di persone che sappiano toccare il cuore della gente “assetata” di Dio. Anche se non lo sa, la gente è assetata di Dio.
Ma sull’importanza di questo Ritiro mondiale, ascoltiamo il commento di Michelle Moran, presidente di Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale:
R. – The Priests’ Retreat…
Il terzo Ritiro mondiale dei Sacerdoti, organizzato dal Rinnovamento Carismatico è stato costruito nel tempo. Ci sono stati due ritiri in precedenza: il primo, nel 1984, dal tema “Chiamata alla santità”, e poi, nel 1990, il secondo Ritiro mondiale dal titolo “Per una nuova evangelizzazione”. Quindi, avvicinandoci al 50.mo anniversario dall’inizio del Rinnovamento Carismatico cattolico e al Giubileo, abbiamo voluto tenere un terzo Ritiro Mondiale dei Sacerdoti. Quando abbiamo pregato per il tema, volevamo mettere insieme i due aspetti importanti dei precedenti incontri. Abbiamo così unito “Chiamati alla santità per una nuova evangelizzazione”. Questi due temi, infatti, mettono a fuoco entrambi l’aspetto missionario. Durante il ritiro, i sacerdoti avranno l’opportunità di riflettere sul proprio personale viaggio spirituale, per essere maggiormente preparati al loro ministero e alla loro missione. Penso che una delle ragioni per cui noi volevamo in questo momento unire queste cose insieme sia in risposta ad alcune delle cose di cui Papa Francesco ha parlato, specialmente ai sacerdoti. Egli ha messo in guardia contro un eccessivo attivismo e ha detto che le nostre azioni e le nostre attività devono provenire dall’essere in Cristo. Ha anche invitato i sacerdoti a non rimanere nascosti e vivere solo in chiesa e nella sacrestia, ma di impegnarsi nel mondo, nella missione e nell’evangelizzazione. Quindi, speriamo che durante queste giornate i sacerdoti possano riflettere sul vivere una ricca e buona vita interiore con la forza dello Spirito Santo e poi di essere in grado, di andare in missione per il mondo, in modo che il Vangelo possa essere divulgato davvero fino alle estremità della Terra. Radio Vaticana