lunedì 11 febbraio 2013

Il Papa, la Madonna e la malattia





L’annuncio delle dimissioni del Papa è arrivato a sorpresa.  Ma per capire la loro logica bisogna guardare anche , alla data sul calendario, che non sembra essere per niente casualeOggi infatti per la Chiesa è la festa liturgica della Madonna di Lourdes, nell’anniversario delle più celebri apparizioni mariane. E per volontà di Giovanni Paolo II dal 1992 l’11 febbraio per la Chiesa è anche la Giornata mondiale del malato. Una coincidenza che fa pensare, sentendo Benedetto XVI raccontare che «il vigore sia del corpo, sia dell'animo, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato».

Proprio l’11 febbraio il Papa era solito incontrare gli ammalati nella basilica di San Pietro; appuntamento invece tolto dal calendario delle celebrazioni di quest’anno, evidentemente per risparmiare al Pontefice un affaticamento. Così - in qualche modo - Benedetto XVI ha scelto di esprimersi con un gesto che parlerà in maniera eloquente alle persone inferme oggi riunite nel santuario mariano di Altotting in Germania (cuore quest’anno delle celebrazioni) e in migliaia di parrocchie di tutto il mondo.

Tutti ricordiamo il magistero senza parole di Giovanni Paolo II negli ultimi mesi prima della sua morte nel 2005. Ma questa scelta di Josep Ratzinger probabilmente colpirà non meno chi si trova su una sedia a rotelle o immobilizzato in un letto d’ospedale. (G. Bernardelli)
Fonte: Vatican Insider

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PREGHIERA DEL MALATO

O Signore Gesù, la malattia ha bussato alla porta della mia vita, mi ha sradicato dal mio lavoro e mi ha trapiantato in un altro mondo, il mondo dei malati.

Un'esperienza dura, o Signore, una realtà difficile da accettare. Eppure, Signore, Ti ringrazio per quanto ho imparato e sto imparando da questa malattia: 
ho toccato con mano la fragilità e la precarietà della vita, mi sono liberato da tante illusioni.

Ora guardo tutto con occhi diversi: quello che ho e che so che non mi appartiene, è un Tuo dono;
ho scoperto che cosa vuole dire << dipendere >>, aver bisogno di tutto e di tutti, non poter fare nulla da solo; ho provato la solitudine, l'angoscia,
lo smarrimento, ma anche l'affetto, l'amore, l'amicizia di tante persone.

Signore Gesù, anche se mi è difficile, Ti dico con tutto il cuore: sia fatta la Tua volontà! Ti offro le mie sofferenze e le unisco volentieri alle Tue.

Aiuta i medici, gli infermieri, i familiari e tutti quelli che, giorno e notte, si sacrificano per me.
Dona a tutti un cuore grande, paziente, generoso.

Sostienimi nelle sofferenze, dammi fiducia, pazienza, coraggio. E, se vuoi, dona la guarigione a me a agli altri. E così sia! Mio Signore.
Fonte: Radio Maria