domenica 19 gennaio 2014

La visita di Papa Francesco alla parrocchia Sacro Cuore di Roma. Omelia




La visita di Papa Francesco alla parrocchia Sacro Cuore di Roma. "Ognuo chiuda gli occhi e in silenzio dica una cosa personale a Gesù, l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo"

Il beato Giovanni Paolo II visitò questa parrocchia 27 anni fa: il 29 novembre 1987 (Omelia). E' la prima parrocchia romana delle tre visitate da Papa Francesco già visitata da un suo Predecessore.
Alle ore 16 di oggi Papa Francesco si è recato in visita pastorale alla Parrocchia  Sacro  Cuore di Gesù a Castro Pretorio, nel settore centro della diocesi di Roma. Al suo arrivo il Papa è stato salutato da numerosi fedeli nel cortile dell’Oratorio, quindi ha incontrato le diverse realtà  della parrocchia, in particolare i poveri e i senza fissa dimora che gravitano nella zona della  stazione ferroviaria di Roma Termini, i rifugiati, poi i bambini battezzati negli ultimi mesi, con  i loro genitori, gli sposi novelli e le famiglie giovani. Quindi il Papa ha confessato alcune persone.  Poco prima delle 18 il Santo Padre ha presieduto nella Basilica del Sacro Cuore la Celebrazione Eucaristica,  al termine della quale saluterà i malati. Poi incontrerà la comunità salesiana, cui è affidata la  parrocchia, con il parroco don Valerio Baresi, S.D.B., e le suore Missionarie del Cristo Risorto.  Infine, prima di rientrare in Vaticano, Papa Francesco incontrerà i giovani della parrocchia.

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Omelia del Santo Padre Francesco durante la Messa celebrata nella Parrocchia del Sacro Cuore a Castro Pretorio

(Trascrizione di lavoro) E’ bello, questo brano del Vangelo: Giovanni che battezzava. E Gesù, che era stato battezzato prima – alcuni giorni prima – veniva: ed è passato davanti a Giovanni. E Giovanni ha sentito dentro di sé la forza dello Spirito Santo per dare testimonianza di Gesù. E guardandolo, e guardando la gente che era attorno a lui, dice: “Ma questo: ecco l’Agnello di Dio, Colui che toglie i peccati del mondo”. E dà testimonianza di Gesù: questo è Gesù, questo è quello che viene a salvarci; questo è quello che ci darà la forza della speranza. Gesù è chiamato l’Agnello: è l’Agnello che toglie il peccato del mondo.
Uno può pensare: ma come un agnello, tanto debole, un agnellino debole, come può togliere tanti peccati, tante cattiverie? Con l’Amore. Con la sua mitezza. Gesù non ha mai  lasciato di essere agnello: mite, buono, pieno d’amore, vicino ai piccoli, vicino ai poveri. Era lì, fra la gente, guariva tutti, insegnava, pregava. Ma, tanto debole Gesù: come un agnello. Ma ha avuto la forza di portare su di sé tutti i nostri peccati: tutti. “Ma, Padre, Lei non sa la mia vita: io ne ho uno che … ma, non posso portarlo nemmeno con un camion …”. Tante volte, quando guardiamo la nostra coscienza, ne troviamo alcuni che sono grossi, eh? Ma Lui li porta. Lui è venuto per quello: per perdonare, per fare la pace nel mondo, ma prima nel cuore. Forse ognuno di noi ha una tormenta nel cuore, forse ha un buio nel cuore, forse si sente un po’ triste per una colpa … Lui è venuto a togliere tutto quello, Lui ci dà la pace, Lui perdona tutto. “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato”, ma toglie il peccato con la radice e tutto! Questa è la salvezza di Gesù, con il suo amore e con la sua mitezza. E sentendo questo che dice Giovanni Battista, che dà testimonianza di Gesù come Salvatore, dobbiamo crescere nella fiducia in Gesù.
Tante volte abbiamo fiducia in un medico: è buono,  perché il medico c’è per guarirci; abbiamo fiducia in una persona: i fratelli, le sorelle sono per aiutarci. E’ buono avere questa fiducia umana, tra di noi. Ma dimentichiamo la fiducia nel Signore: questa è la chiave del successo della vita. La fiducia nel Signore: affidiamoci al Signore. “Ma, Signore, guarda la mia vita: io sono nel buio, ho questa difficoltà, ho questo peccato …”, tutto quello che noi abbiamo: “Guarda questo: io mi affido a te!”. E questa è una scommessa che dobbiamo fare: affidarci a Lui e mai delude. Mai, eh? Mai! Sentite bene, voi ragazzi e ragazze, che incominciate la vita adesso: Gesù mai delude. Mai. Questa è la testimonianza di Giovanni: Gesù, il buono, il mite, che finirà come un agnello: ucciso. Senza gridare. Lui è venuto per salvarci, per togliere il peccato. Il mio, il tuo e quello del mondo: tutto, tutto.
E adesso vi invito a fare una cosa: chiudiamo gli occhi; immaginiamo quella scena lì, sulla riva del fiume, Giovanni mentre battezza e Gesù che passa. E sentiamo la voce di Giovanni: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. Guardiamo Gesù e in silenzio, ognuno di noi, dica qualcosa a Gesù dal suo cuore. In silenzio. (Pausa di silenzio).
Il Signore Gesù, che è mite, è buono – è un agnello – che è venuto per togliere i peccati, ci accompagni nella strada della nostra vita. E così sia.