Si è svolta questa sera, nei Giardini Vaticani, la tradizionale processione con la recita del Rosario, a conclusione del mese mariano. I fedeli, guidati dal cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, hanno pregato in processione dalla chiesa di Santo Stefano degli Abissini fino alla Grotta della Madonna di Lourdes, che riproduce quella di Massabielle. Qui li ha raggiunti Papa Francesco che ha concluso il rito con una breve meditazione sul Vangelo della Festa della Visitazione.
Maria – ha detto il Papa – “è andata in fretta” dall’anziana cugina Elisabetta, “non ha perso tempo, subito è andata a servire. E' la Vergine della prontezza” – ha osservato – “subito è pronta a darci aiuto quando noi la preghiamo, quando noi chiediamo il suo aiuto e la sua protezione". "In tanti momenti della vita” in cui abbiamo bisogno – ha proseguito - dobbiamo “ricordare che Lei non si fa aspettare: è la Madonna della prontezza, subito va a servire".
Il cardinale Comastri ha poi guidato la preghiera alla Vergine:
“Vergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù. Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne. Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce. Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluia”.
Papa Francesco ha quindi impartito la sua benedizione, fermandosi a salutare alcuni malati prima di tornare a Casa Santa Marta.
Radio Vaticana
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(AGI) - CdV, 31 mag. - "Quando invochiamo il suo aiuto e la sua protezione in tanti momenti della vita nei quali ne abbiamo bisogno, dobbiamo ricordare che Maria non si fa aspettare: subito e' pronta a servire". Per Papa Francesco e' questo il messaggio che ci giunge dalla pagina evangelica della visita a Santa Elisabetta, che viene letta a conclusione del mese di maggio. "Oggi - ha spiegato in occasione della tradizionale processione del 31 maggio alla Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani - alla fine del mese di Maria, ricordiamo la visita che ha fatto a Santa Elisabetta. La Madonna e' andata in fretta, non ha perso tempo, subito e' andata a servire. E' la Madonna della prontezza: subito e' pronta a fare da aiuto a noi".
Francesco si e' unito ai cardinali, vescovi, sacerdoti e laici che risiedono in Vaticano - ai quali la processione e' riservata - solo al termine della processione che era partita poco dopo le 20 dalla chiesa di Santo Stefano degli Abissini, dove fino al 2005 celebrava spesso il cardinale Joseph Ratzinger, per raggiungere un altro luogo molto caro a Benedetto XVI, la Grotta di Lourdes che fu realizzata sotto il Pontificato di Pio XI e riproduce perfettamente quella di Massabielle dove nel 1858 Santa Bernadette ricevette le apparizioni della Vergine. Dopo aver proposto la sua breve riflessione, partita dalla litania dei titoli mariani che era stata cantata, Papa Bergoglio ha impartito la sua benedizione e si e' fermato a salutare alcuni malati e invalidi che erano stati collocati in prima fila. Quindi il cardinale Angelo Comastri, che nella sua qualita' di vicario per la Citta' del Vaticano ha guidato la preghiera, gli ha presentato i due parroci del Vaticano: quello della Basilica e quello della chiesa di Sant'Anna (entrambi religiosi agostiniani). Infine Francesco e' salito sulla ormai abituale Ford Focus per fare ritorno alla Domus Santa Marta. Il secondo a lasciare la Grotta dopo Papa Bergoglio e' stato il prefetto della Casa Pontificia Georg Gaenswein che si e' incamminato a piedi verso il non lontano monastero Mater Ecclesiae dove risiede con il Papa Emerito. I cardinali presenti, tra i quali l'arciprete di Santa Maria Maggiore Santos y Abril, hanno salutato Francesco con accenni di inchini, senza avvicinarsi. (AGI) .
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"Perché i disoccupati ottengano il sostegno e il lavoro di cui hanno bisogno per vivere con dignità"
Le intenzioni affidate all'Apostolato della Preghiera per il mese di giugno 2014
Di seguito le due intenzioni di preghiera – una generale (o universale), l’altra missionaria (o “per l’evangelizzazione”) – affidate dal Papa all’Apostolato della preghiera per il mese di giugno 2014, che inizia domani.
Quella generale afferma: “Perché i disoccupati ottengano il sostegno e il lavoro di cui hanno bisogno per vivere con dignità.”
“Per l’evangelizzazione: Perché l’Europa ritrovi le sue radici cristiane attraverso la testimonianza di fede dei credenti”, dice invece quella missionaria.