La presenza disponibile e generosa del Santo Padre ha aperto la 68ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, riunita nell’Aula del Sinodo della Città del Vaticano da lunedì 18 a giovedì 21 maggio 2015, sotto la guida del Cardinale Presidente, Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova.
Filo conduttore dei lavori è stata la verifica di quanto le indicazioni di fondo contenute nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium siano state accolte e orientino il cammino delle Chiese che sono in Italia verso una nuova tappa evangelizzatrice.
Questo stesso spirito ha caratterizzato il confronto tra i Vescovi anche sui contenuti del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze, 9-13 novembre 2015), quindi sulle iniziative per vivere l’appuntamento con il Giubileo straordinario della Misericordia (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016) e, infine, su come approfondire il tema decisivo riguardante la vita e la formazione permanente dei presbiteri.
Come ogni anno, si è dato spazio ad alcuni adempimenti amministrativi: l’approvazione del bilancio consuntivo della CEI; la definizione dei criteri di ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2015; la presentazione del bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero.
Distinte comunicazioni hanno illustrato la situazione dei media CEI, l’Anno della Vita Consacrata (30 novembre 2014 – 2 febbraio 2016), l’Ostensione della Sindone (Torino, 19 aprile – 24 giugno 2015), la Giornata per la Carità del Papa (28 giugno 2015), l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie (Philadelphia, 22-27 settembre 2015), la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù (Cracovia, 26-31 luglio 2016) e il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale (Genova, 15-18 settembre 2016).
L’Assemblea ha eletto il Vice Presidente della CEI per l’area nord, i Presidenti delle dodici Commissioni Episcopali, i Membri del Consiglio per gli Affari Economici e i 4 Membri e i 2 Sostituti rappresentanti della CEI alla XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre 2015).
Hanno preso parte ai lavori 240 membri, 32 Vescovi emeriti, 18 delegati di Conferenze Episcopali Europee, i rappresentanti di religiosi, consacrati e della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali. Tra i momenti significativi vi è stata la Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Car. Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi. A margine dei lavori assembleari si è riunito il Consiglio Permanente, che ha provveduto ad alcune nomine.
*
IL COMUNICATO FINALE
Conferenza
Episcopale Italiana
68ª
ASSEMBLEA GENERALE
Roma,
18-21 maggio 2015
Comunicato finale
La presenza disponibile e generosa del
Santo Padre ha aperto la 68ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale
Italiana, riunita nell’Aula del Sinodo della Città del Vaticano da lunedì 18 a giovedì
21 maggio 2015, sotto la guida del Cardinale Presidente, Angelo Bagnasco,
Arcivescovo di Genova.
Filo conduttore dei lavori è stata la
verifica di quanto le indicazioni di fondo contenute nell’Esortazione
apostolica Evangelii
gaudium siano state accolte e orientino
il cammino delle Chiese che sono in Italia verso una nuova tappa
evangelizzatrice.
Questo stesso spirito ha caratterizzato
il confronto tra i Vescovi anche sui contenuti del 5° Convegno Ecclesiale
Nazionale (Firenze, 9-13 novembre 2015), quindi sulle iniziative per vivere
l’appuntamento con il Giubileo straordinario della Misericordia (8 dicembre
2015 – 20 novembre 2016) e, infine, su come approfondire il tema decisivo
riguardante la vita e la formazione permanente dei presbiteri.
Come ogni anno, si è dato spazio ad
alcuni adempimenti amministrativi: l’approvazione del bilancio consuntivo della
CEI; la definizione dei criteri di ripartizione delle somme derivanti dall’otto
per mille per l’anno 2015; la presentazione del bilancio consuntivo
dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero.
Distinte comunicazioni hanno illustrato
la situazione dei media CEI, l’Anno della Vita Consacrata (30 novembre 2014 – 2
febbraio 2016), l’Ostensione della Sindone (Torino, 19 aprile – 24 giugno
2015), la Giornata per la Carità del Papa (28 giugno 2015), l’VIII Incontro
Mondiale delle Famiglie (Philadelphia, 22-27 settembre 2015), la XXXI Giornata
Mondiale della Gioventù (Cracovia, 26-31 luglio 2016) e il XXVI Congresso
Eucaristico Nazionale (Genova, 15-18 settembre 2016).
L’Assemblea ha eletto il Vice Presidente della
CEI per l’area nord, i Presidenti delle dodici Commissioni Episcopali, i Membri
del Consiglio per gli Affari Economici e i 4 Membri e i 2 Sostituti rappresentanti
della CEI alla XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25
ottobre 2015).
Hanno preso parte ai lavori 240 membri,
32 Vescovi emeriti, 18 delegati di Conferenze Episcopali Europee, i
rappresentanti di religiosi, consacrati e della Consulta Nazionale delle
Aggregazioni Laicali. Tra i momenti significativi vi è stata la Concelebrazione
Eucaristica nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Car. Marc Ouellet,
Prefetto della Congregazione per i Vescovi. A margine dei lavori assembleari si
è riunito il Consiglio Permanente, che ha provveduto ad alcune nomine.
1. Pastori che vivono con la gente
Sensibilità ecclesiale, fatta di un
“appropriarsi degli stessi sentimenti di Cristo, di umiltà, compassione,
misericordia, concretezza e saggezza”. Sensibilità
ecclesiale, che comporta il coraggio di “sconfessare e sconfiggere una
diffusa mentalità di corruzione pubblica e privata” e di “uscire verso il
popolo di Dio per difenderlo dalle colonizzazioni ideologiche che gli tolgono
l’identità e la dignità umana”. Sensibilità
ecclesiale, che “si manifesta nelle scelte pastorali”, “si concretizza nel
rinforzare l’indispensabile ruolo dei laici” e “si rivela nella comunione tra i
Vescovi e i loro sacerdoti, tra Diocesi ricche e quelle in difficoltà, tra i
Vescovi e il Successore di Pietro”.
È
stata questa la cifra principale del discorso – a cui è seguito un ampio
confronto a porte chiuse – con cui lunedì 18 maggio il Santo Padre ha aperto i
lavori della 68ª Assemblea Generale. Papa Francesco ha esortato l’Episcopato
italiano ad “andare controcorrente”, rispetto a un contesto nel quale “spesso
siamo accerchiati da notizie sconfortanti” per farsi “testimoni gioiosi di
Cristo Risorto per trasmettere gioia e speranza agli altri”.
Proprio
di tale vocazione e responsabilità a “vivere con la gente” si è fatto
interprete il Cardinale Bagnasco nella prolusione, dove ha dato voce
innanzitutto ai “nodi antichi e nuovi del Paese”: la piaga della
disoccupazione, la tragedia dei migranti, i tentativi legislativi di equiparare
il matrimonio e l’istituto familiare ad altre unioni.
Sono
stati temi ripresi e approfonditi nel dibattito assembleare, con i Vescovi
preoccupati – accanto alle difficoltà materiali sofferte da tanta gente – dello
“snaturamento” della cultura popolare, della disgregazione dei rapporti e delle
manipolazioni di carattere tecnologico. In particolare, l’Assemblea ha messo in
guardia dalla cosiddetta teoria del
genere, che si sta diffondendo in modo subdolo soprattutto nelle scuole e
che coinvolge l’impostazione generale del senso della vita, della sessualità e
dell’amore. Di qui l’appello dei Pastori a genitori e educatori, perché
prendano coscienza di ciò che a questo riguardo viene insegnato ai loro figli e
trovino le forme per contrastare apertamente una tale deriva antropologica,
culturale e sociale.
Sul
fronte ecclesiale è emersa con forza la necessità di superare la pastorale
ordinaria con un rinnovamento missionario delle parrocchie, che si traduca in
modalità e proposte operative, sostenute da una robusta formazione di sacerdoti
e laici.
2. Per una nuova tappa evangelizzatrice
Nella
medesima linea si è svolta la verifica della recezione dell’Evangelii gaudium, che ha costituito il
tema principale dell’Assemblea Generale. A tale scopo sono state presentate ai
Vescovi le sintesi dei contributi giunti dalle Conferenze Episcopali Regionali,
da dove si rileva, innanzitutto, come tra le varie componenti della comunità
ecclesiale l’Esortazione apostolica abbia ricevuto una buona accoglienza di fondo.
Nel contempo, si palesa una duplice esigenza: quella di un approfondimento
delle indicazioni di cui essa è ricca e anche quella di una maggiore
chiarificazione di alcuni termini essenziali.
Sono
osservazioni approfondite e condivise dai vescovi nei gruppi di studio, dove
hanno evidenziato la piena continuità tra l’Esortazione apostolica, il
magistero del Concilio e dei pontefici che, dopo di esso, si sono succeduti
sulla Cattedra di Pietro. Nella stessa scia sono state lette pure molte
indicazioni già espresse dai documenti della CEI, specialmente quelli
riguardanti l’evangelizzazione e in modo particolare Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, Il volto missionario delle Parrocchie in un mondo che cambia e Educare alla vita buona del Vangelo.
Dai
lavori dei Membri dell’Assemblea Generale è emersa anche la novità con cui l’Evangelii gaudium propone tali contenuti
– che rimandano alla persona di Gesù Cristo – per un nuovo volto di Chiesa e un
nuovo stile: quello del pastore che precede il gregge, lo accompagna e lo
segue; una novità che deriva dal particolare carisma di Papa Francesco, capace
di provocare e di suscitare entusiasmo.
In
tutti i gruppi è stata rilevata l’importanza dell’attenzione alle relazioni
personali con l’accoglienza e la
vicinanza a ciascuno nella propria concreta situazione, quale via per
annunciare Gesù e testimoniare il suo Vangelo.
Un
ulteriore elemento richiamato è stata l’eloquenza dei gesti: gesti di
misericordia, di riconciliazione, di solidarietà, capaci di coinvolgere, di
dare visibilità alla testimonianza di fede e di rendere credibile l’annuncio.
Ne è parte anche la stessa urgenza di ritrovare la vivacità di un linguaggio
(con particolare attenzione alle omelie, ma non solo), che comunichi la
freschezza della fede, la gioia dell’annuncio, il coinvolgimento
nell’esperienza evangelica.
Una
delle parole più ricorrenti emersa concerne la necessità di un’autentica
conversione pastorale, condizione essenziale per la riappropriazione costante
della fede e per la progressiva purificazione della testimonianza, che si
esprime con la misericordia e la carità cristiana e la sobrietà di vita.
L’esigenza
di conversione – hanno evidenziato ancora i Vescovi – si spinge dal piano
personale a quello pastorale e particolarmente a rinnovare continuamente in
ordine alla missione tutta la pastorale ordinaria. Papa Francesco ne ha dato
una bella chiave di lettura parlando al CELAM, quando ha indicato la
metodologia dei gesti paradigmatici e programmatici da assumere come atti
missionari, alleggerendo le sovrastrutture e dando concretezza ai valori: “La
missione programmatica – spiegava – consiste nella realizzazione di atti di
indole missionaria; la missione paradigmatica, invece, implica il porre in
chiave missionaria le attività abituali delle Chiese particolari”.
Tale
conversione pastorale passa attraverso una rinnovata attenzione alla collegialità
e una rimotivata cura degli organismi di partecipazione, evitando di renderli
presidio privato di pochi. Una cura fatta di disponibilità all’ascolto, di
parlare libero, di confronto aperto e leale che porti sacerdoti e laici a progettare
e costruire insieme. Una sapiente rimotivazione degli organismi di
partecipazione – hanno ancora sottolineato – può costituire la premessa
indispensabile anche per cercare nuove vie e nuove figure per l’amministrazione
delle parrocchie, senza togliere ai parroci la specifica responsabilità
primaria, ma liberandoli da pesanti fardelli che generano stanchezza e tolgono
tempo alle relazioni pastorali per l’annuncio del vangelo, accompagnamento dei
fedeli, la ricerca personale di ciascuno.
3. Insieme verso Firenze
Contenuti,
finalità e stili dell’Evangelii gaudium
si riflettono nella Traccia che
accompagna il cammino di preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale
(Firenze, 9-13 novembre 2015). Ai Vescovi è stato presentato il programma del
Convegno, che nella giornata di martedì 10 prevede la visita di Papa Francesco.
Nel
complesso, si respira un crescente e capillare interesse attorno al tema di
fondo – In Gesù Cristo il nuovo umanesimo
–: un contributo decisivo è assicurato dal sito internet dell’evento – «luogo»
di feconda condivisione del materiale che giunge da diocesi, movimenti e associazioni
ecclesiali – come pure dai media collegati alla CEI, da scuole e Facoltà
teologiche. Il percorso di avvicinamento al Convegno è stato arricchito anche
da tre laboratori a carattere nazionale: il primo, svoltosi nei giorni 7-9
maggio a Perugia, Dalla solidarietà alla
fraternità: identità, estraneità, relazioni per un nuovo umanesimo; un
secondo, che si terrà a Napoli il prossimo 13 giugno, Leggere i segni dei tempi e il linguaggio dell’amore; infine, un
terzo in programma in ottobre a Milano, che affronterà il tema del nuovo
umanesimo a partire dalle problematiche del lavoro, della società e del creato.
Accanto a tali iniziative, si collocano anche un seminario su Umanesimo e umanizzazione della medicina
(Roma, 29-30 maggio) e due convegni: Famiglia
e immigrazione (Campofelice di Roccella, 31 maggio-2 giugno) e Dal carcere un nuovo umanesimo (Roma, 6
giugno).
4. Per non spendersi senza donarsi
L’impegno
a recepire le indicazioni circa la vita e la formazione permanente dei
presbiteri emerse dall’Assise straordinaria dello scorso novembre ad Assisi ha
portato a elaborare una «agenda» che è stata presentata in Assemblea Generale:
l’intento è stato quello di offrire a Vescovi e Consigli presbiterali diocesani
e decanali linee e contenuti su cui lavorare in vista dell’Assemblea Generale
del 2016, che sarà dedicata proprio a tale tematica.
L’urgenza
nasce dalla consapevolezza di come oggi non sia sufficiente offrire ai
sacerdoti un semplice aggiornamento che li aiuti a tenere il passo con il
cammino della storia: non a caso, i Vescovi non esitano a parlare della
necessità di promuovere una vera riforma del clero. Essa trova il suo fulcro
nell’impegno a custodire e ravvivare il dono spirituale ricevuto con
l’imposizione delle mani.
Affrontando
tale argomento i Pastori hanno riconosciuto come la loro prima responsabilità
–l’opera di carità più impegnativa – sia la santificazione dei sacerdoti. Tale
impegno chiede al Vescovo di cercare innanzitutto la promozione dell’unità del
presbiterio e di saperlo amare intensamente.
Nel
contempo, rinvia il prete stesso alla cura della propria vita interiore,
attraverso la conquista e la fedeltà quotidiana a momenti di silenzio e di
preghiera, che sono condizione per l’azione. È stato, infatti, evidenziato che
il cuore del problema non è costituito tanto dal peso del servizio alla propria
gente, quanto piuttosto da un indebolimento spirituale, che spinge nella
mediocrità di un attivismo fine a se stesso ed espone al pericolo di spendersi
senza la gioia di donarsi.
Lungi
dal risolversi in un appello intimistico, l’«agenda» sollecita, da un lato,
l’individuazione di processi ed esercizi di comunione fraterna; dall’altro,
l’elaborazione di un diverso modello organizzativo delle parrocchie, attraverso
un’effettiva corresponsabilità laicale: ne va della stessa sostenibilità e,
quindi, della fecondità del ministero ordinato.
5. La Chiesa in Italia e il Giubileo
straordinario della Misericordia
Alla
luce della Bolla d’indizione Misericordiae
vultus, i Vescovi si sono ritrovati
nel riconoscere la misericordia – segno della verità dell’amore infinito
di Dio e vocazione a riverberarlo sugli altri – come linfa per la vita
dell’umanità e vitale missione della Chiesa nella storia. In sintonia con il
pensiero del Santo Padre, avvertono che a tante domande impellenti che
attraversano questo tempo si può rispondere solo facendosi prossimi, in un
coinvolgimento personale che è caratteristica irrinunciabile dell’apostolato e
della presenza della Chiesa nel mondo di oggi.
La
vita nuova che sgorga da un’esperienza d’incontro con la misericordia indica in
pienezza le linee per un rinnovato umanesimo. Di qui la volontà delle Chiese
che sono in Italia di vivere il Giubileo straordinario della Misericordia (8
dicembre 2015-20 novembre 2016) impegnandosi a celebrare in tutte le proposte e
attività pastorali la grazia di Dio e a condividere con l’umanità intera
l’invito a sviluppare nuovi atteggiamenti di accoglienza e di reciproco
accompagnamento.
6. Adempimenti di carattere
giuridico-amministrativo
L’Assemblea
Generale ha approvato la modifica delle Determinazioni
concernenti la gestione dei flussi finanziari agevolati per il sostegno della
Chiesa Cattolica in Italia in esecuzione della Delibera CEI n. 57, circa la
trasmissione della somma assegnata al sostentamento del clero.
Come
ogni anno, ha dato spazio anche ad alcuni adempimenti amministrativi:
l’approvazione del bilancio consuntivo della CEI; la definizione dei criteri di
ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2015; la
presentazione del bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per il
sostentamento del clero.
7. Comunicazioni e informazioni
Distinte
comunicazioni hanno illustrato la situazione dei media CEI, l’Anno della Vita
Consacrata (30 novembre 2014 –2 febbraio 2016) e l’Ostensione della Sindone
(Torino, 19 aprile – 24 giugno 2015). Inoltre, sono stati presentati alcuni
appuntamenti di rilievo previsti nel prossimo futuro: l’VIII Incontro Mondiale
delle Famiglie (Philadelphia, 22 – 27 settembre 2015), la XXXI Giornata Mondiale
della Gioventù (Cracovia, 26 – 31 luglio 2016) e il XXVI Congresso Eucaristico
Nazionale (Genova, 15 – 18 settembre 2016). È stata presentata anche la
prossima Giornata per la Carità del Papa, prevista per domenica 28 giugno;
infine, è stato approvato il calendario delle attività della CEI per il
2015-2016.
8. Nomine
Nel corso dei lavori, l’Assemblea Generale ha eletto Vice
Presidente della CEI per l’area Nord S.E. Mons. Franco Giulio Brambilla,
Vescovo di Novara.
Ha poi provveduto a eleggere i Presidenti
delle dodici Commissioni Episcopali, che faranno parte del Consiglio Permanente
per il prossimo quinquennio:
- S.E. Mons. Luciano Monari, Vescovo di Brescia, Presidente
della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la
catechesi;
- S.E. Mons. Claudio Maniago, Vescovo di
Castellaneta, Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia;
- S.Em. Card. Francesco Montenegro,
Arcivescovo di Agrigento, Presidente della Commissione Episcopale per il
servizio della carità e la salute;
- S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi,
Vescovo di Foligno, Presidente della Commissione Episcopale per il clero e la
vita consacrata;
- S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento
- Santa Maria di Leuca, Presidente della Commissione Episcopale per il laicato;
- S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli,
Vescovo di Trapani, Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia e
la vita;
- S.E. Mons. Francesco Beschi, Vescovo di
Bergamo, Presidente della Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei
popoli e la cooperazione tra le Chiese;
- S.E. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di
Chieti - Vasto, Presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il
dialogo;
- S.E. Mons. Mariano Crociata, Vescovo di
Latina - Terracina - Sezze - Priverno, Presidente della Commissione Episcopale
per l’educazione cattolica, la scuola e l’università;
- S.E. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo
di Taranto, Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il
lavoro, la giustizia e la pace;
- S.E. Mons. Antonino Raspanti, Vescovo
di Acireale, Presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le
comunicazioni sociali;
- S.E. Mons. Guerino Di Tora, Vescovo
ausiliare di Roma, Presidente della Commissione Episcopale per le migrazioni.
L’Assemblea Generale ha eletto membri del Consiglio per gli
affari economici: S.E. Mons. Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa; S.E.
Mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna - Cervia; S.E. Mons. Simone
Giusti, Vescovo di Livorno; S.E. Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno -
Campagna - Acerno.
L’Assemblea Generale ha altresì approvato la proposta di
nuova denominazione della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita in
“Commissione Episcopale per la famiglia, i giovani e la vita”.
Il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione
straordinaria del 20 maggio, ha provveduto alle seguenti nomine:
- Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni
sociali: Don Ivan Maffeis (Trento).
- Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali
ecclesiastici (dal 1° settembre 2015): Don Valerio Pennasso (Alba).
- Assistente Ecclesiastico Centrale dell’Azione Cattolica
Ragazzi (ACR): Don Marco Ghiazza (Torino).
-
Assistente Ecclesiastico Nazionale del Movimento studenti dell’Azione Cattolica
Italiana (MSAC): Don Michele Pace (Andria).
- Presidente Nazionale Femminile della Federazione
Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Marianna Valzano.
- Consulente Ecclesiastico Nazionale del Centro Turistico
Giovanile (CTG): Mons. Luigi Romanazzi (Taranto).
- Assistente ecclesiastico nazionale dell’Associazione
Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (ACISJF): S.E. Mons.
Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo.
Roma, 21 maggio 2015