giovedì 2 luglio 2015

Cultura della Pentecoste



Il Rinnovamento nello Spirito verso l’incontro con Papa Francesco in piazza San Pietro. 


(Gianluigi D’Amore) Nel segno dell’evangelizzazione e dell’ecumenismo spirituale. Sarà questa prospettiva a guidare decine di migliaia di appartenenti al Rinnovamento nello Spirito Santo verso l’incontro con Papa Francesco, che si tiene nel pomeriggio di venerdì 3 luglio, in piazza San Pietro, nell’ambito della trentottesima convocazione nazionale. Per il secondo anno consecutivo il movimento vive questo importante appuntamento insieme con il Pontefice, che anche nel 2014 volle salutare i partecipanti alla convocazione recandosi allo stadio Olimpico, dove domenica 1 giugno erano riunite oltre cinquantamila persone.
Il tema della due giorni di quest’anno — che proseguirà sabato 4 proprio nello stadio romano — è tratto da un passo della prima lettera di Pietro (2, 9) «Popolo di Dio: proclama le sue opere meravigliose!», al quale si intreccia una frase del discorso pronunciato dal Pontefice un anno fa: «Il Rinnovamento è una grande forza al servizio del Vangelo». In questo senso si pone in evidente sintonia con il tema della convocazione del 2014: «Convertitevi! Credete! Ricevete lo Spirito Santo!» (cfr. Atti 2, 38-40) e «Per una Chiesa in uscita missionaria» (Papa Francesco).
«Il filo che lega i due avvenimenti — fa notare il presidente del Rinnovamento, Salvatore Martinez — è il tema della missione, idea portante del pontificato di Francesco. L’evento dello scorso anno è stato un vero e proprio kairos, un miracolo d’amore come ogni Pentecoste che accade nella vicenda personale, familiare e sociale di quanti alimentano nella loro vita la “fede carismatica”, dono dello Spirito. Siamo usciti dal cenacolo con una rinnovata forza per evangelizzare nelle nostre realtà quotidiane. Quest’anno torniamo a incontrare il Papa per presentare i primi frutti delle tante consegne affidateci all’Olimpico, testimoniando così la nostra conversione pastorale in chiave missionaria».
Un anno fa il Pontefice indicò al movimento la via da percorrere per essere al servizio del Vangelo di Cristo, puntando su due dimensioni essenziali e inseparabili: la sequela di Cristo e l’impegno a realizzarla nell’amore per i poveri e i bisognosi «per toccare nella loro carne la carne ferita di Gesù». In questo senso il Rinnovamento è impegnato da anni nella promozione di una “cultura della Pentecoste” nella società, attraverso una presenza attiva dei gruppi e delle comunità negli ospedali, nelle carceri, nell’accoglienza degli immigrati. Il movimento lavora anche per la famiglia, con una speciale attenzione al Medio oriente attraverso la fondazione Centro internazionale famiglia di Nazareth, affidata al Rinnovamento in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la famiglia.
Ad animare queste iniziative è la consapevolezza che oggi «urge un nuovo afflato di sapienza divina sulle povertà umane, che sono prima di tutto decadenze dello Spirito». La prima vera “crisi” del nostro tempo, sostiene Martinez, è “spirituale”. Il Rinnovamento propone dunque «il ritorno alla dimensione interiore e spirituale, spesso trascurata perché ritenuta anacronistica e improduttiva. Per rifare il tessuto sociale delle nostre comunità, per un vero rinnovamento, occorre riproporre una cultura dell’interiorità, che sia per ogni uomo autentica ricerca della verità interiore, vissuta con lucidità, consapevolezza e senso critico, come offerta di senso e supplemento d’amore per questa umanità impoverita e sofferente. Noi definiamo appunto questo primato dello spirituale “cultura della Pentecoste”».
L’incontro di venerdì con Papa Francesco sarà introdotto da un momento ecumenico, che prevede musica, preghiere e testimonianze, con una speciale attenzione alle esperienze dei martiri del nostro tempo. Saranno presenti cardinali, arcivescovi e vescovi, ma anche rappresentanti delle diverse denominazioni cristiane. Il concerto vedrà la partecipazione di artisti internazionali come Andrea Bocelli, Noa, Don Moen e Darlene Zschech.
«Ogni convocazione nazionale del Rinnovamento — spiega ancora il presidente — rappresenta per coloro che vi partecipano un’esperienza personale, profonda, dell’effusione dello Spirito Santo che ha il potere di farci risorgere e rinascere a vita nuova. Anche stavolta, dunque, migliaia di persone potranno “vedere, toccare, ricevere” la potenza d’amore di Gesù vivo. La gioia sarà il nostro tratto distintivo come sempre: testimonianza di un popolo che ama Gesù, desidera cantare le sue lodi, vuole servire con passione la Chiesa e il suo destino di salvezza tra gli uomini». La convocazione di quest’anno, in particolare, «è una vera sfida d’amore, che si addice a cuori generosi, disponibili a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo. Abbiamo accolto la decisione del Papa con l’“amen” della fede carismatica trovando in questa istanza di cambiamento una nuova opportunità di “rinnovamento per il Rinnovamento».
L'Osservatore Romano