lunedì 26 settembre 2011

La scoperta dell'acqua calda




Gian Enrico Rusconi su "La Stampa" di oggi 26 settembre, nel suo articolo "Papa Ratzinger e il monolite della dottrina", esordisce con le parole seguenti:

"Basta la simpatia comunicativa per rimettere in moto la fede, per rilanciare un solido dialogo
ecumenico, per ricominciare un dialogo con il mondo laico che da tempo si è interrotto?
In realtà il viaggio di Papa Ratzinger in Germania si conclude con il paradosso di un successo
mediatico che nella sostanza lascia le cose come stanno."

Continua poi asserendo che:

"Dietro all’immobilismo dottrinale della Chiesa cattolica c’è un intuizione paralizzante:
anche i problemi minori (sic!, n.d.r.)(il riconoscimento delle coppie di fatto, un mutamento di atteggiamento
verso i credenti in posizioni familiari «irregolari» o l’accettazione della omosessualità) spingono
verso una riconsiderazione antropologica della «natura umana» tale che, presa sul serio, fa saltare
tutta la costruzione su cui poggia la dottrina tradizionale. Ma su questo punto la Chiesa non è
capace di innovazioni che implicherebbero un atteggiamento diverso verso le moderne scienze
dell’uomo e un rapporto nuovo verso la laicità."

Finalmente conclude che:

"Guardando con occhio laico a questa vicenda, non è facile trarre conclusioni. Le Chiese, a
prescindere dalla denominazione confessionale, sono spesso solidali tra loro sui grandi temi
bioetici, quando ad esempio fanno fronte comune contro quelli che considerano i possibili
deragliamenti delle biotecnologie. Ma su altri temi attinenti la sessualità (del tipo di quelli citati
sopra) ci sono significative differenze tra loro."


Come dire che il Papa si comporta come se fosse il successore di Pietro.
O addirittura il Vicario di Cristo sulla Terra.
Guarda a volte le pretese!