giovedì 24 novembre 2011

Allegria! (2)



Chi è il diavolo? Qual è il suo vero nome? Quanto è potente? Come si manifesta la sua opera distruttrice sulla vita degli uomini?

A questi e ad altri interrogativi simili ha risposto padre Gabriele Amorth, il più celebre esorcista italiano, in una video-intervista proiettata ieri sera durante l’Umbria International Film Fest, poco prima della visione del film Il rito avente ad oggetto proprio le pratiche esorcistiche.

Il diavolo, ha spiegato padre Amorth è innanzitutto “un puro spirito creato da Dio come angelo”. Come gli uomini anche gli angeli sono stati sottoposti ad una prova di obbedienza, cui Satana – che era il più splendente tra gli spiriti celesti – si ribellò.

Satana è dunque il primo diavolo della storia sacra, oltre che il più potente di tutti. Come in paradiso con i beati e gli angeli, nelle loro varie categorie, anche all’inferno c’è una gerarchia. Mentre, però il Regno di Dio è regolato dall’amore, il regno di Satana è dominato dall’odio. “I demoni si odiano tra loro e la loro gerarchia si basa sul terrore”, ha detto padre Amorth.

“Un giorno – ha proseguito l’esorcista – stavo per liberare una persona posseduta da un demonio che non era nemmeno tra i più forti. Perché non vai via?, gli chiesi. Perché – mi rispose – se vado via Satana mi punisce”. Scopo dell’esistenza dei demoni è “trascinare l’uomo nel peccato e portarlo all’inferno”, ha spiegato Amorth.

Cos’è allora che spinge l’uomo a questa forsennata opera di autodistruzione e dannazione? Secondo padre Amorth, l’uomo è sempre spinto dalla “curiosità”, un’inclinazione che può essere “positiva o negativa a seconda dei casi”.

La vera ‘carta vincente’ del demonio, tuttavia, è il suo essere “sempre nascosto” e la cosa che desidera di più è “che non si creda alla sua esistenza”. Egli “studia ognuno di noi e le sue tendenze al bene e al male, e poi suscita le tentazioni”, approfittando delle nostre debolezze.

L’epoca contemporanea, in fin dei conti, è rappresentata proprio dall’oblio più o meno totale della figura del diavolo che, così, ottiene i suoi più importanti successi. Se l’umanità perde il senso del peccato, è quasi automatico che si faccia strada l’idea che “l’aborto e il divorzio siano una conquista della civiltà e non un peccato mortale”, ha osservato Amorth.

È ovvio che il diavolo si nasconda dietro pratiche come l’occultismo e la magia, anche qui “approfittando della nostra curiosità”. Chiunque voglia “conoscere il proprio futuro o parlare con i morti”, ad esempio, va, anche senza volerlo, incontro al demonio.

Padre Amorth non fa sconti nemmeno a Harry Potter: l’idolo letterario e cinematografico di tanti bambini di tutto il mondo è infatti, secondo l’esorcista, testimonial della “magia” nonostante sia venduto “anche nelle librerie cattoliche”.

Pericolose e subdole, per Amorth, sono anche pratiche orientali apparentemente innocue come lo yoga: “Pensi di farlo per scopi distensivi ma porta all’induismo – ha spiegato l’esorcista -. Tutte le religioni orientali sono basate sulla falsa credenza della reincarnazione”.

Alla domanda se Satana tormenti più le anime degli atei o dei credenti, padre Amorth ha risposto che il mondo pagano è più vulnerabile al demonio rispetto a quello cristiano o credente, tuttavia “un ateo è più difficile che venga da un prete”.

Amorth, che ha raccontato di aver esorcizzato “anche musulmani e induisti”, ha puntualizzato: “Se si presentasse da me un ateo mi direi che, comunque io agisco in nome di Gesù Cristo e gli raccomanderei di informarsi su chi Cristo sia”.

Un aspetto curioso e nemmeno troppo secondario dell’attività di esorcista è legato ai nomi dei demoni. “La prima cosa che chiedo al posseduto è quale sia il suo nome – ha spiegato padre Amorth -. Se mi risponde con il vero nome, per il demonio è già una sconfitta: è stato costretto a dire la verità, a venire allo scoperto”.

In caso contrario il demonio risponderà di volta in volta con un nome differente. “I demoni in realtà, come gli angeli, non hanno nome - ha detto Amorth – ma si attribuiscono appellativi anche sciocchi, come Isbò: quest’ultimo era un demonio dal nome stupido ma era potentissimo, al punto che riuscì ad uccidere un esorcista e un vescovo”.

Padre Amorth ha poi precisato che la persona posseduta non è necessariamente in peccato mortale perché “Satana può prendere il corpo ma non l’anima” e ha ricordato che il demonio non agisce soltanto con la possessione ma anche con la vessazione, l’ossessione e l’infestazione (quest’ultima riferita per lo più ai luoghi fisici).

I malefici legati a pratiche occulte (malocchi, voodoo, macumba, fatture ecc.), poi, sono “casi rarissimi”, ha detto l’esorcista.

Chi prega e chi si affida costantemente a Dio “non deve avere paura” del demonio. Del resto padre Amorth ha dichiarato di non aver mai avuto paura del diavolo durante gli esorcismi. “Qualche volta – ha precisato - ho avuto paura di procurare del male fisico; ad esempio è rischioso esorcizzare una persona malata di cuore”.

Amorth ha poi concluso l’intervista confermando che molte persone, effettivamente, vendono l’anima al diavolo ma, con ironia, ha aggiunto, “io ho bruciato molti contratti…”.

Fonte: Zenit

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Di seguito l'intervista di padre Amorth.