mercoledì 16 novembre 2011

Gertrude di Helfta - Esercizi Spirituali 1



Esercizi Spirituali di s. Gertrude la grande

primo esercizio per recuperare l’innocenza battesimale

Per poter presentare al Signore, alla fine della tua vita, immacolata la tunica dell’innocenza battesimale e integro e illeso il sigillo della fede cristiana, impegnati, in un tempo stabilito, specialmente a Pasqua e a pentecoste, a celebrare la memoria del Battesimo. Desidera pertanto rinascere in Dio attraverso la santità di una vita nuova ed essere restituita a una nuova infanzia, e dì:

Dio abbia pietà di me e mi benedica; faccia splendere il suo volto su di me ed abbia pietà di me [Sal 66,2]. Il mio cuore lo benedica con ogni sincerità e verità. Il mio cuore lo benedica con ogni sincerità e verità. Al cospetto del Signore frema la terra [Sal 113,7] del mio cuore, nello spirito della sua bocca sia ricreato e rinnovato il mio spirito, così che il suo Spirito buono mi guidi in terra piana [Sal 142,10].

Leggi poi il simbolo della fede, il “Credo in Dio”, pregando il Signore di farti rinunciare perfettamente a satana e di conservarti in una fede retta, viva e integra, sino alla fine della tua vita.

Preghiera:

Signore Dio, compassionevole e veritiero, mio Creatore e Redentore, che mi hai contraddistinto facendo splendere su di me la luce santa del tuo volto [Sal 4,7], che mi hai redento al caro prezzo del sangue del tuo Unigenito e mi hai rigenerato alla speranza di vita [cf 1Pt 1,3] grazie al Battesimo nella potenza del tuo Spirito: fa’ che io rinunci efficacemente con cuore vero, perfetto e integro, a satana, a tutte le sue seduzioni e a tutte le sue opere, e che io creda fedelmente in te, Dio mio creatore, per Gesù Cristo tuo Figlio, che è via, verità e vita [Gv14,6], nella potenza dello Spirito santo, con fede retta e fervida, coronata da opere apportatrici di vita, fammi aderire a te e perseverare con te sino alla fine in modo irremovibile. Amen.

Come segno della tua fede, dì:

Trinità Santa, Padre, Figlio e Spirito Santo, la tua divina onnipotenza regga e confermi la mia fede, la tua divina sapienza la istruisca e la illumini, la tua divina bontà la aiuti e la porti a perfezione, affinché io possa riconsegnarla immacolata e integra al tuo cospetto nell’ora della mia morte, arricchita da abbondanti guadagni e interessi di tutte le virtù.

Per l’esorcismo, prega il Signore che nella potenza del suo nome ti faccia con prudenza vincere e distinguere tutte le astuzie di satana, affinché il nemico non goda mai prevalendo su di te [Sal 40,12], ma in ogni tentazione si ritiri sopraffatto e confuso al primo assalto.

Preghiera:

Signore Gesù Cristo, grande pontefice, che con la tua preziosa morte mi hai fatto vivere, scaccia via da me [exsuffoà soffio che spazza via], nella potenza del tuo Spirito, tutte le insidie del nemico con l’efficacia della tua presenza: Spezza in me tutti i lacci di satana e per riguardo alla tua misericordia allontana da me ogni cecità del cuore. La tua perfetta carità, o Cristo, mi faccia virilmente trionfare in ogni tentazione. La tua santa umiltà mi insegni a evitare prudentemente tutti gli agguati del nemico. La tua luminosa verità mi guidi e mi faccia camminare davanti a te nella sincerità e con cuore perfetto. E la benedizione della tua indulgentissima misericordia mi preceda, mi segua e mi custodisca, sino alla fine della mia vita.

Con queste parole ti farai il segno della santa croce sulla fronte e sul petto:

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Da te, mio amore crocifisso, Gesù dolcissimo, io riceva il segno della santa croce tanto sulla fronte quanto nel cuore, per vivere in eterno sotto la tua protezione. Dammi una fede viva nei tuoi celesti precetti, perché io corra con cuore dilatato sulla via dei tuoi comandi [Sal 118,32]. Grazie a te, possa io essere tale nella mia condotta da meritare di divenire tempio di Dio e dimora dello Spirito Santo. Amen.

A questo punto domanda con insistenza che lo stesso sommo sacerdote, il Signore Gesù Cristo, imponga su di te la sua mano, affinché tu abiti in eterno al riparo dell’Altissimo e dimori sotto la protezione del Dio del cielo [Sal 90,1].

All’ombra della mano proteggimi [cf Is 49,2], o Gesù che ami immensamente: la tua destra mi prenda con sé [cf Sal 62,9]. Aprimi la porta della tua pietà,affinché, recando impresso il sigillo della sapienza, io sia priva in verità di ogni desiderio terreno e al soave profumo dei tuoi precetti ti serva lieta nella tua santa Chiesa e di giorno in giorno io progredisca di virtù in virtù [cf Sal 83,5]. Amen.

Perché il Signore ti dia un angelo come guida del tuo cammino:

O Gesù, Principe della pace, Angelo del Gran Consiglio [cf Is 9,6], tu in persona sii sempre alla mia destra come guida e custode del mio pellegrinaggio, affinché io non vacilli ed erri lontano da te. Degnati anche di mandare dai cieli il tuo angelo santo, che sotto la tua amorevole attenzione si prenda cura di me e mi diriga in ciò che ti è gradito e sulla tua via mi riconduca perfetta a te stesso [cf Es 23,20]. Amen.

Per salutare e accogliere l’angelo:

Salve, santo angelo di Dio, custode della mia anima e del mio corpo, per il dolcissimo Cuore di Gesù Cristo, Figli odi Dio, per amore di Colui che creò te e me, per amore di Colui che mi affidò a te nel Battesimo, accoglimi sotto la protezione della tua fedelissima paternità. Col tuo aiuto, possa io attraversare il torrente di questa vita percorrendo un sentiero immacolato sono al giorno in cui lieta, insieme con te, giungerò a vedere quel dolcissimo volto che tu vedi e la sublime bellezza della maestà divina che supera la dolcezza di ogni soavità.

A questo punto pregherai che la tua bocca sia riempita con il sale della sapienza, perché tu possa assaporare nello Spirito Santo il gusto della fede [il riferimento qui è ad un rito battesimale che oggi non si usa più]:

Che io riceva da te, Gesù dolcissimo, il sale della sapienza e lo spirito di intelligenza per poter giungere con il loro sostegno alla vita eterna. Amen.

Preghiera:

Fammi gustare la soavità del tuo spirito, fammi aver fame della tua volontà, fammi conoscere ciò che a te piace, perché il mio servizio ti sia sempre gradito. Amen.

Facendoti il segno della santa croce sulle orecchie e sulle narici, pregherai il Signore di aprire le orecchie del tuo cuore alla sua legge [2Mac 1,4] e di riempire tutto il tuo intimo col profumo della sua conoscenza [2Cor 2,14].

O Gesù, mio tenerissimo pastore, fa’ che io, indegna pecorella, sempre segua e riconosca la tua dolcissima voce [Gv 10,27] e nel soavissimo profumo di una fede viva corra ai pascoli della vita eterna, dove io possa in eterno dedicarmi a vedere quanto tu sei veramente soave, o mio Signore [Sal 45,11; 33,9].

Prendendo nella tua mano destra il vessillo della croce che ci dona salvezza per poter vincere il nemico, dì:

O Gesù che ami immensamente, poni il segno della tua santa croce nella mai mano destra,affinché io avanzi sempre con la mano armata da questa insegna contro tutte le insidie del nemico, circondata dal tuo aiuto come da un baluardo. Amen.

Conclusione:

Mi benedica l’onnipotenza di Dio Padre. Mi benedica la sapienza del Figlio. Mi benedica la carità assai benigna dello Spirito Santo e mi custodisca per la vita eterna. Amen.

Pregherai poi la Vergine madre di ottenerti lei stessa un perfetto rinnovamento di vita e di divenire lei, venerabile rosa, tua madre e madrina in questa grazia in modo tale che tu sia per lei una vera figlia nella condotta di vita. prega lei, gemma di castità, di conservare la tua anima immune da ogni macchia per il suo Figlio, re e Signore, tenendola avvolta nel manto della sua purezza, sotto la sua dolcissima protezione. Pregala di far iscrivere il tuo nome nella magnifica eredità degli eletti di Israele, affinché tu abbia parte con quelli che camminano nell’innocenza del cuore [cf Sal 83,13], ponendo sempre il Signore davanti ai loro occhi in tutte le loro vie [cf Sa 15,8]

Salve Maria, Regina di clemenza, olivo di misericordia, grazie alla quale è venuta a noi la medicina della vita, Regina di clemenza, Vergine Madre del germoglio divino, grazie alla quale è venuto a noi il Figlio della luce del cielo, l’odoroso virgulto di Israele. Come attraverso tuo Figlio sei stata resa vera madre di tutti coloro di cui lo stesso tuo unico Figlio non disdegnò di farsi fratello, così ora per amore di lui accogli me, benché indegna, tra le cure del tuo amore materno; aiuta tu la mia fede, conservala e istruiscila, e sii ora madrina del mio rinnovamento e della mia fede in modo da essere in eterno la mia unica e tenerissima madre, curandomi sempre con amore in questa vita e accoglimi nella pienezza della tua maternità nell’ora della morte. Amen.

Per l’imposizione del nome:

Scrivi il mio nome, o Gesù dolcissimo, sotto il tuo nome che stilla miele, nel libro della vita. Di’ all’anima mia: “Tu sei mia; io, tua salvezza [cf Sal 34,3] ti ho riconosciuta; ormai non sarai più chiamata ‘Abbandonata’, ma ‘Mio compiacimento’, [cf Is 62,4] affinché la mia sorte sia con te in perpetuo nella terra dei viventi [Sal 141,6].

Per l’immersione nel fonte [cf Gv 4,10; 7,37-38; 19,34; 1Gv 5,6]:

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

O Gesù, fonte di vita, fammi bere alla tua stessa sorgente il calice dell’acqua viva, affinché, dopo aver gustato te, io non abbia in eterno sete di nient’altro che te! Immergimi interamente nelle profondità della tua misericordia. Battezzami nel candore immacolato della tua preziosa morte. Rinnovami nel tuo sangue, con cui mi hai redento. Con l’acqua del tuo santissimo costato lava ogni macchia con cui posso aver contaminato l’innocenza battesimale. Riempimi del tuo Spirito e possiedimi interamente nella purezza del corpo e dell’anima. Amen.

Per l’unzione con il sacro crisma, prega il Signore che ti insegni ogni cosa [cf Gv 14,26; 1Gv 2,27]:

Padre Santo, che il tuo Figlio, il Signore Nostro Gesù Cristo, mi ha rigenerato dall’acqua e dallo Spirito Santo, concedimi oggi la piena remissione di tutti i peccati e degnati di ungermi con il crisma del tuo Spirito per la vita eterna. Amen. LA tua pace sia con me in eterno. Amen.

A questo punto, fa’ il segno della santa croce sul petto e sulle spalle dicendo:

Per amore del tuo amore fammi portare sempre sulle mie spalle il giogo soave e il carico leggero [Mt 11,30] dei tuoi precetti e recare in perpetuo sul mio petto il simbolo della sacra fede come se fosse un sacchetto di mirra [Ct 1,12], affinché lì possa dimorare tu, per me crocifisso, sempre infisso nel mio cuore. Amen.

Per la veste bianca dì:

O Gesù, sole di giustizia, fa che io mi rivesta di te [cf Rm 13,14], perché possa vivere secondo te; sotto la tua guida fammi conservare candida, sanata e immacolata la veste dell’innocenza battesimale e fa’ che la presenti intatta davanti al tuo tribunale per poterla avere per la vita eterna. Amen.

Ricevendo il cero acceso, pregherai per l’illuminazione interiore:

O Gesù, luce inestinguibile, accendi in me la lampada ardente della tua carità in modo che non possa mai spegnersi, e insegnami a custodire il mio Battesimo in modo irreprensibile, affinché quando, da te chiamata, giungerò alle tue nozze, possa meritare, essendo pronta, di accedere alle delizie della vita eterna, per vedere te, vera luce, e il soavissimo volto della tua divinità. Amen.

Pe ricevere la comunione al vivificante corpo e sangue dell’Agnello immacolato, Gesù Cristo:

Il tuo venerabile Corpo e il tuo Sangue prezioso, Signore mio Gesù Cristo, custodiscano il mio corpo e la mia anima per la vita eterna. Amen. La tua pace sia con me. In te, o Gesù, pace vera, possa io avere in eterno pace su pace, per giungere attraverso di te a quella pace che supera ogni conoscenza [Fil 4,7] là dove ti vedrò in te stesso, pieno di letizia, in eterno. Amen.

In quella comunione desidera che tutta la tua vita sia nascosta con Cristo in Dio [cf Col 3,3] e che nell’ora della morte ti si trovi giunta alla piena perfezione in lui.

O dolcissimo ospite della mia anima, mio carissimo Gesù, la tua soave venuta nel mio corpo con la santa comunione sia oggi per me remissione di tutti i miei peccati e riparazione di tutte le mie negligenze e valga a recuperare tutto ciò che la mia vita ha sperperato. Essa sia per me salvezza eterna, rimedio dell’anima e del corpo, fiamma che fa divampare l’amore, rinnovamento della virtù e conclusione della mia vita in te per l’eternità.

Sia per me libertà di spirito, salute della vita, decoro dei costumi. Sia per me scudo della pazienza, insegna dell’umiltà, sostegno della fiducia, consolazione nella tristezza, aiuto per la perseveranza. Sia per me armatura della fede, forza della speranza, perfezione della carità, adempimento dei tuoi comandi, rinnovamento dello spirito, santificazione nella verità [Gv 17,17] e perfetto compimento di tutta la vita religiosa.

Essa sia per me origine delle virtù, fine dei vizi, crescita di ogni bene e testimonianza perenne del tuo amore affinché, permanendo soltanto col corpo in questo pellegrinaggio, ma pervasa di avidità in tutte le facoltà del pensiero, la mia memoria si rivolga sempre là dove tu sei la mia parte migliore [cf Lc 10,42]. Così, al termine della mia vita, gettata via l’amarissima scorza di questo corpo, potrò giungere a quella dolcissima mandorla, dove nella nuova stella della tua umanità glorificata vedrò la sfolgorante luce della tua eccelsa divinità, dove la splendida rosa del tuo dolce volto mi ristorerà con la sua sovrana bellezza, dove, deposti i fastidi di questa vita, parteciperò piena di gioia al tuo banchetto in eterno, ed esulterò tra le ricchezze del tuo amore come una sposa gioisce tra le delizie del suo re. Amen.

Per la confermazione:

O re vittorioso, Gesù sacerdote altissimo, confermami tu con la tua onnipotente virtù, cingendomi, o vero prode, con la spada dello Spirito Santo [cf Sal 44,4; Eb 6,17] affinché, vincendo sempre le mille frodi di satana, io vinca in te.

Conclusione:

Signore Dio, che sei a tal punto mio Creatore da essere anche Colui che mi riporta alla forma originaria, rinnova oggi il tuo Santo Spirito nel mio intimo [cf Sal 50,12] e iscrivimi tra il tuo popolo di adozione come discendente di una nuova prole, perché con i figli della promessa io possa gioire di aver ricevuto per grazia quanto non ho per natura.

Rendimi grande nella fede, gioiosa nella speranza, paziente nella tribolazione, fa’ che mi diletti nella tua lode, che sia pervasa dal fervore dello Spirito, che serva fedelmente te, Signore Dio, mio vero re, e che perseveri con te nella vigilanza sino alla fine della mia vita, affinché quello che ora credo nella speranza possa allora vederlo nella realtà, piena di gioia, con i miei occhi; fa’ che ti veda così come sei, che ti veda faccia a faccia [cf 1Cor 13,12]. Là, caro Gesù, saziami di te! Là, godendo la visione del tuo dolce volto, possa io trovare perpetua pace. Amen. Amen. Amen.

Il Dio fedele, l’Amen vero [cf Ap 3,14 e 2Cor 1,19-20], che non vien mai meno, mi faccia provare una sete infuocata dell’Amen caro per mezzo del quale egli attira, mi faccia gustare soavemente l’Amen dolce, per mezzo del quale egli sazia; mi faccia trovare felicemente la mia pienezza in quell’Amen salvifico, per mezzo del quale egli porta e perfezione, così che io meriti di sperimentare in modo efficace, in perpetuo, quell’Amen eterno e soavissimo, grazie al quale credo che vedrò dopo questo esilio lo stesso vero Amen, Gesù, Figlio di Dio, che da solo basta a chi ama e che insieme al Padre e allo Spirito Santo dona ogni bene e non disprezza quanto ha creato.

Amen. Amen. Amen.

Con questa preghiera affida al Signore la tua fede e la tua innocenza battesimale:

Gesù mio dolcissimo, conserva tu per me nella camera del tuo Cuore tanto benevolo il candore immacolato dell’innocenza battesimale e il documento scritto della mia fede, affinché, sotto la tua fedele custodia, te li ripresenti intatti nell’ora della mia morte. Imprimi anche il sigillo del tuo Cuore sul mio cuore, affinché io possa vivere secondo te e giungere senza ostacolo a te, dopo questo esilio, nella gioia.

Esercizi Spirituali di s. Gertrude la grande

secondo esercizio della conversione spirituale

Ogni volta che, rinnovato il tuo buon proposito, vorrai celebrare la memoria della tua prima conversione [si tratta della decisione di entrare in monastero abbandonando ogni cosa], con cui rinunciasti al mondo, e convertire a Dio il tuo cuore con tutte le sue energie, serviti di questo esercizio, pregando Dio di edificarti per sé come un monastero dell’amore e di tutte le virtù.

O Gesù amatissimo del mio cuore, si sa con certezza che nessun frutto spirituale può crescere se non è irrorato dalla rugiada del tuo Spirito e nutrito dalla forza del tuo amore: abbi dunque tanta pietà di me, da accogliermi tra le braccia del tuo amore e riscaldarmi tuta quanta con il tuo spirito. Ecco il mio corpo e la mia anima: li consegno a te, perché tu li possieda.

O mio Diletto, o mio Diletto, effondi su di me la tua benedizione. Aprimi [cf Ct 1,3; 2,1; 5,2] e introducimi nella pienezza della tua soavità. Con tutto il cuore e l’anima, infatti, desidero te e ti prego di essere tu solo a possedermi. Io sono tua e tu mio: fa’ che io cresca, nel fervore sempre nuovo dello spirito, nel tuo amore generoso e che, per tua grazia, fiorisca come i gigli delle valli lungo i corsi d’acqua.

A questo punto prega la Vergine Madre di intercedere lei stessa per te:

O candido giglio, che dopo Dio sei la mia più grande speranza, o Maria dolcissima, parla con benevolenza in mio favore davanti al tuo Figlio diletto, di’ per me una parola efficace. Difendi fedelmente la mia causa. Ottienimi per la tua misericordia ciò che desidero, poiché confido in te, o mia unica speranza dopo Cristo. Mostrati a me come madre colma di bontà. Fa’ che io sia accolta dal Signore nel chiostro dell’amore, nella scuola dello Spirito Santo, poiché tu più di chiunque altro hai il potere di ottenere questo dal tuo Figlio diletto. Madre fedele, provvedi a tua figlia, così ch’io possa divenire il frutto di un amore sempre vivo, crescere in ogni santità e perseverare irrorata dal cielo.

Qui invoca la grazia dello Spirito Santo, perché ti faccia progredire nella vita religiosa:

Vieni, Santo Spirito, vieni o Dio Amore, riempi il mio cuore, privo, haimè, di ogni bene. Infiammami, perché io ti ami. Illuminami, perché io ti conosca. Attirami, perché io trovi in te le mie delizie. Conquistami, perché io possa godere di te.

Qui esci dal mondo e da tutto ciò che non è il dolce Gesù, tuo amore:

Chi mi darà, o Gesù che ami immensamente, ali come di colomba, e volerò nel desiderio, bramando trovare riposo in te? [Sal 54,7].

A questo punto nasconditi in Cristo Gesù:

O Gesù splendente di gloria, per l’amore con cui, Dio fatto uomo, sei venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto [Lc 19,10], entra ora in me, o mio Diletto, e a mia volta introducimi in te. Nascondimi nella roccia sicurissima della tua difesa paterna. Nella fenditura [cf Ct 2,14] del tuo teneressimo Cuore ponimi al riparo da tutto ciò che non è te, o tu che sei il più caro tra tutto quanto è caro! Concedimi inoltre di aver parte con il popolo di Israele, affinché la mia eredità sia l’essere insieme a te tra le figlie di Gerusalemme. Amen.

Qui prostrati ai piedi di Gesù:

Benedicimi, o Gesù che ami immensamente, benedicimi e abbi pietà di me secondo la misericordia del tuo Cuore così colmo di benevolenza. Che l’anima mia scelga di non sapere nient’altro che te, e che sotto la disciplina della tua grazia, lasciandomi istruire dalla tua unzione [cf 1Gv 2,27], io progredisca nella scuola del tuo amore rettamente, con vigore e con intensità.

Per indossare l’abito spirituale:

O Padre Santo, nell’amore con cui hai impresso su di me, come fosse un sigillo, la luce del tuo volto [cf Sal 4,7], concedimi di progredire in te in ogni santità e virtù.

Cristo Gesù, nell’amore con cui mi hai redenta con il tuo stesso sangue, rivestimi della purezza della tua vita innocentissima [cf Ap 5,9; 1Gv 1,7; 1Pt 1,19; Eb 9,14].

Onnipotente, santo Paraclito, nell’amore con cui mi hai segnato per te con un nome spirituale, concedimi di amare te con tutto il cuore, di aderire a te con tutta l’anima, di spendere tutte le mie forze nel tuo amore e nel tuo servizio, di vivere secondo il tuo Cuore e nell’ora della mia morte concedimi di accedere senza macchia, preparata da te, alle tue nozze.

Prega la vergine Madre che ti faccia lei stessa da guida nella vita religiosa o nel tuo altro stato di vita:

O Maria, madre di Dio e mia tenera madre, vestimi tu con il vello di colui che è l’Agnello vero, Gesù, affinché colui che è l’Amore per eccellenza tramite te mi riceva, nutra, possieda, regga e porti a perfezione. Amen.

Qui offri il voto di castità al tuo Sposo celeste:

O Gesù dolcissimo, te solo ho prescelto come fedele amante della mia anima, come miglior compagno della mia vita. Per te si strugge il mio animo. A te offro l’amore del mio cuore, scegliendo te per compagno e per guida. Ti offro il mio corpo e la mai anima mettendoli al tuo servizio, poiché io sono esclusivamente tua e tu sei proprio mio.

Congiungimi a te, o amore vero: a te offro la mia castità, poiché tu sei tutto dolce e attraente, uno sposo pieno di delizie. A te faccio voto di obbedienza, poiché la tua paterna carità mi seduce, la tua tenerezza e la tua dolcezza mi attraggono. Mi vincolo a te, assumendomi l’obbligo di osservare la tua volontà, poiché aderire a te è amabile sopra ogni cosa, amare te è straordinariamente dolce e desiderabile. Io mi offro a te, o unico del mio cuore, affinché d’ora in poi io viva per te solo, poiché non ho trovato niente di più dolce, non ho giudicato niente di più fruttuoso che essere unita a te, mio Diletto, nella più stretta intimità. Plasma il mio cuore secondo il tuo Cuore, affinché io meriti di vivere integralmente secondo il tuo beneplacito

Responsorio: Ho disprezzato il regno del mondo e ogni onore terreno per amore del mio Signore Gesù Cristo, che ho contemplato, che ho amato, in cui ho creduto, che ho prediletto [Responsorio dell’Ufficio di S. Agnese utilizzato nel rito della consacrazione delle vergini].

Versetto: Ha effuso il mio cuore una buona parola, io canto le mie opere al re, che ho contemplato, che ho amato, in cui ho creduto, che ho prediletto.

Responsorio: Vero autore e custode della purezza, che, nato da una vergine, suscitasti in tutti noi il santo amore della castità, o Cristo, modello, speranza e corona delle vergini, per intercessione della beatissima Vergine Maria, conservami casta nella mente e nel corpo.

Versetto: Sorgente della vita [Sal 35,10] e fonte della luce perpetua e beatissimo autore di ogni bontà.

Preghiera:

O Dio onnipotente ed eterno, guarda propizio alle nostre preghiere e concedi a noi tuoi servi, che in onore del tuo nome ci siamo raccolti nell’unità di una stessa e sola carità: fede retta, speranza incrollabile, umiltà vera, devozione santa, carità perfetta, sollecitudine, costanza e perseveranza nel compiere il bene. E per i meriti e l’intercessione di tutti i santi concedi a noi che nei nostri cuori vi sia un affetto semplice, una pazienza forte, una religione pura e senza macchia [Gc 1,27], una gradita obbedienza, una pace perpetua, una mente pura, una coscienza santa, la compunzione dello spirito, la forza dell’anima, una vita senza macchia, che giunga irreprensibile al suo compimento, così che, correndo con vigore, meritiamo di entrare felicemente nel tuo regno. Amen.

Esercizi Spirituali di s. Gertrude la grande

terzo esercizio di sposalizio e consacrazione

In questo modo celebrerai il matrimonio spirituale, il connubio dell’amore, lo sposalizio e l’unione della tua anima casta con Gesù, lo Sposo celeste, mediante il vincolo indissolubile della dilezione.

Voce di Cristo all’anima:

Volgiti a guardar chi sono, o mia colomba [Ct 2,10; 5,2]: io sono Gesù, il tuo dolce amico. Aprimi l’intimo del tuo cuore. Io in verità vengo dalla terra degli angeli, sono bello di aspetto [Sal 44,3]. Io sono lo splendore del sole divino. Io sono il fulgidissimo giorno di primavera che solo sempre risplende e non conosce tramonto. La maestà della mia gloria, che supera ogni essenza, riempie il cielo e la terra, e la sua ampiezza può misurarla soltanto l’eternità. Io solo porto sul mio capo il diadema imperiale della mia gloriosa divinità. Io son cinto di una corona intrisa del mio sangue, quel sangue roseo che ho versato per te. Non esiste al di sopra del sole né al di sotto chi sia simile a me [Es 15,11]. A un cenno della mia mano escono, candidi come gigli, i cori delle vergini. E io le precedo nel coro della vita eterna, tra le delizie della mia divinità. Io le ristoro con l’ameno godimento di una letizia primaverile. Nondimeno, non disdegno di abbassare i miei occhi verso questa valle da cui posso raccogliere viole senza macchia. Colei che dunque mi vorrà amare, io voglio farla mia sposa e amarla teneramente e con passione. Io le insegnerò il cantico delle vergini che risuona dalla mia gola con tanta dolcezza, che al sentirlo ella sarà costretta a unirsi a me con il vincolo quanto mai soave dell’amore. Quello che io sono per natura, ella lo diventerà per grazia. La avvicinerò a me nell’abbraccio dell’amore, stringendola al cuore della mia divinità,affinché, per virtù del mio ardente amore, si sciolga come la cera di fronte al fuoco [Sal 67,3]. Mia diletta colomba, se vuoi essere mia, è necessario che tu mi ami con dolcezza, sapienza e forza, per poter soavemente sperimentare in te tutto questo.

L’amore sveglia l’anima:

Su, svegliati, o anima: fino a quando sonnecchierai? Ascolta la parola che ti annuncio. Al di sopra del cielo c’è un re che è avvinto dal desiderio di te. Con tutto il cuore ti ama e ti ama senza misura. Egli ti ama con tanta tenerezza, ti ha cara con tanta fedeltà, che, per te, ha lasciato umilmente il suo regno. Cercando te, sopportava di essere arrestato come un ladro. Egli ama te così di cuore, a te vuole un bene così ardente, di te è geloso con tanta efficacia, da consegnare gioiosamente per te alla morte il suo corpo giovane e bello. Egli è colui che ha lavato col suo sangue, che ti ha liberato con la sua morte. Fino a quando aspetterà che tu ricambi il suo amore? Egli ha stimato te ben più cara che il suo onore. Egli ha amato te più del suo nobile corpo, che per te non ha assolutamente risparmiato. Quel dolce amore, perciò, quella soave carità, quel fedele amante, esige da te reciproco amore: Se vuoi accettare senza indugio tutto ciò, è pronto a sposarsi con te. Affrettati perciò a rivelargli la tua scelta.

Voce dell’anima che si offre a Dio:

Io sono orfana e senza madre, sono indigente e povera [Sal 85,1]. All’infuori di Gesù non ho nessuna consolazione. Egli solo può saziare la sete della mia anima: Egli è l’amico preferito ed unico del mio cuore. Egli è il Re dei re e Signore dei signori [1Tm 6,16; Ap 19,16]. Se lui, altissimo imperatore, ha voluto mostrare la sua clemenza a me misera, a quanto mai spregevole; se lui vuole agire con me secondo la su misericordia, secondo la sua infinita pietà, questo è dovuto unicamente alla sua bontà e dipende dalla sua volontà buona. Io sono sua, esclusivamente sua; egli ha nella sua mano il mio corpo e la mia anima. Egli faccia di me qualsiasi cosa piacerà alla sua bontà. Chi mi concederà di divenire una persona secondo il suo Cuore, così che egli trovi in me tutto ciò che desidera conformemente al suo ottimo beneplacito? [Gb 23,3] Solo questo potrebbe rallegrarmi e consolarmi. O Gesù, unico diletto del mio cuore, dolce amante, diletto, diletto, diletto al di sopra di ogni cosa che mai sia stata diletta, dietro a te, o girono primaverile ricco di vita e di fiori, sospira e languisce l’amoroso desiderio del mio cuore. Oh, se mi fosse concesso di esserti unita più strettamente, così che da te, vero sole, potessero germogliare i fiori e i frutti del mio progresso spirituale! Con fiduciosa speranza ti ho atteso [Sal39,2]. Vieni dunque a me come la tortora alla sua compagna. Hai ferito l’intimo del mio cuore con il tuo splendore e la tua bellezza [Ct 4,9; Sal 44,5]. Diletto mio, Diletto mio, se non sarò unita a te, non potrò mai essere lieta in eterno. Orsù, amico, amico, amico, porta a compimento il tuo desiderio perché si realizzi.

Voce di Cristo:

Nel mio Santo Spirito ti farò mia sposa, con inscindibile unione ti stringerò a me. Tu sarai mia ospite e io ti rinchiuderò all’interno della mia vivida dilezione. Ti rivestirò con la nobile porpora del mio prezioso sangue [1Pt 1,19]; ti incoronerò con l’oro fino della mia amara morte. Sarò io stesso a realizzare il tuo desiderio e così ti renderò lieta per sempre.

Segue la consacrazione con l’anima fedele a Cristo per intero si consacra, si offre e si fidanza a lui, unico Sposo, per presentarsi come vergine casta a Cristo [2Cor 11,2], volendo aderire fedelmente al medesimo suo Sposo celeste nell’osservanza della verginità o della castità, con cuore puro, con corpo casto, con un amore che la tenga così unita a lui, da non essere inquinato dall’affetto per nessuna creatura. E per prima cosa canta in lode dello Sposo:

Chi è come te, Signore mio Gesù Cristo, dolce amore mio, che sei eccelso e immenso, eppure guardi verso ciò che è umile [Sal 112,5-6]? Chi è simile a te tra i potenti, Signore, che scegli nel mondo ciò che è debole [Es 15,11, 1Cor 1,27]? Chi è come te, che hai fondato il cielo e la terra, a cui i Troni e le Dominazioni prestano servizio e che vuoi riporre le tue delizie tra i figli degli uomini [Pr 8,31]? Quanto sei grande tu, Re dei re e Signore dei signori [1Tm 6,15; Ap19,16], che comandi agli astri e rivolgi verso l’uomo il tuo cuore [Gb 7,17]? Chi sei tu, nella cui destra sono ricchezza e gloria [Pr 3,16]? Tu sei colmo di delizie e hai una sposa presa dalla terra? O amore, fin dove abbassi la tua maestà? O amore, dove conduci la fonte della sapienza [Pr 18,4]? Di certo fino all’abisso della miseria. O amore, per te solo, per te solo è questo vino eccellente e abbondante [cf Est 1,7] da cui è vinto e inebriato il Cuore di Dio.

Prova dell’amore:

Questo è il nostro Dio, che ci ha amato [1Gv 4,10] con un amore invincibile, con una carità inestimabile, con una dilezione che non conoscerà mai separazione. Per questo motivo si è preso dalla nostra terra la sostanza del suo corpo per divenire lui stesso sposo e per avere una sposa; egli ci ha amato con tutto se stesso: amare lui significa essere divenuta sua sposa.

Venite, venite, venite.

Vengo, vengo, vengo a te Gesù che ami immensamente, che ho amato, che ho cercato, che ho desiderato: grazie della tua dolcezza, tua tenerezza, amandoti con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la forza, seguo te che mi chiami: non deludermi, ma trattami secondo la tua mansuetudine e secondo l’immensa misericordia

Con questa litania invoca l’aiuto di tutti i santi:

O fonte dei lumi eterni, Santa Trinità che sei Dio, con la tua divina onnipotenza fortificami, con la tua divina sapienza dirigimi, con la tu a divina bontà rendimi conforme al tuo Cuore.

Padre dei cieli, Re dei re, degnati di celebrare in me le nozze col re tuo Figlio.

Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, si unisca a te il mio amore, perché sei tu il mio Re e il mio Dio [Sal 5,3; 83,4].

Spirito Paraclito, con quel vincolo d’amore con cui ci unisci il Padre e il Figlio, unisci per sempre cuore a Gesù.

Santa Maria, Madre del re Agnello, dello Sposo delle vergini, introducimi alla comunione di vita con tuo Figlio Gesù nella purezza del cuore e del corpo.

Voi tutti santi Angeli e Arcangeli, ottenetemi di accedere con purezza angelica al talamo di Gesù, mio Sposo.

Voi tutti, santi Patriarchi e Profeti, ottenetemi tanta e tale carità, quale è quella che Gesù, mio Sposo, esige da me.

Voi tutti, santi Apostoli, pregate perché io possa sperimentare il bacio della dolcissima bocca del Verbo del Dio vivo, che le vostre mani hanno toccato [Ct 1,1; 1Gv 1,1].

Voi tutti santi Martiri, ottenetemi una intensità di desiderio così accesa che io possa meritare di andare con a palma del martirio incontro a colui che porta una corona di rose e di gigli.

Voi tutti, santi testimoni della fede, ottenetemi di imitare in ogni perfezione e santità la condotta di vita di Gesù, mio Sposo.

Voi tutte, sante vergini, pregate me, affinché con amore castro io meriti di fare il nido, come una tortora, nella ferita d’amore del mio Sposo Gesù [cf Ger 48,28; Sal 83,8].

O Santi tutti, ottenetemi di entrare alle nozze dell’Agnello [Ap 19,7] così degnamente preparata come lo fu ciascuno di voi quando entrò per vedere il volto di Dio.

Sii propizio e rendimi conforme al tuo Cuore, o Signore.

Sii propizio e liberami da tutto ciò che mi è d’intralcio nell’unione con te, o Signore.

Per la tua incarnazione, fa’ che io ti ami con tutto il cuore, con dolcezza, sapienza e forza.

Per la tua gloriosa risurrezione ed ammirabile ascensione, fa’che di giorno in giorno io progredisca di virtù in virtù [cf Sal 83,8].

Nell’ora della morte, soccorrimi per tutte le viscere della tua misericordia [cf Lc 1,78] e inondami di gioia dinanzi al tuo volto [Sal 20,7], Signore.

Nel giorno del giudizio la mia anima non tema di udire parole di sventura [Sal 111,7]; fammi invece udire la tua voce gloriosa [Is 30,30]: “Venite, benedetti del Padre mio” [Mt 25,34].

Per colei che ti ha generato, fa’ che io, come vera sposa, sperimenti l’unione del tuo casto amore: noi peccatori ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di conservare in me, per te stesso, integro e illibato il proposito di castità che ti offro, custodendolo come pupilla dell’occhio [Sal 16,8]: ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti faccia sperimentare nell’amore sponsale e nell’abbraccio nuziale quanto sei grande e chi sei: ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu mi conceda la caparra del tuo Spirito con la dote del più sincero amore: ti preghiamo, ascoltaci.

Perché nell’ora della morte tu mi faccia venire incontro a te come sposa incontro allo Sposo, con la veste nuziale, la lampada accesa, nel numero delle vergini prudenti [Mt 25,1ss]: ti preghiamo, ascoltaci.

Perché con il bacio della tua bocca [Ct 1,1] che stilla miele tu mi introduca come tua sposa nel talamo del tuo festoso amore: ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu faccia sì che tutte noi che ti serviamo in questo luogo amiamo te con tutto il cuore, aderiamo a te inseparabilmente e piacciamo a te nella perpetua trasparenza della mente e del corpo: ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ci faccia chiedere quello che a te piace esaudire ti preghiamo, ascoltaci.

Gesù Figlio del Dio vivo, esaudiscici nella efficacia del tuo amore divino.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo [Gv 1,29], cancella tutti i miei peccati, secondo l’abbondanza della tua misericordia [Sal 50,3].

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, supplisci tu con la tua carità inestinguibile a tutto ciò che io ho trascurato.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, nell’ora della mia morte lascia che io vada in pace [cf Lc 2,29], così che ti veda faccia a faccia [1Cor 13,12].

Kyrie eleison. Christe eleison. Kyrie eleison.

Preghiera:

O Gesù, sposo coronato di fiori , come la morte trasferisce l’anima lontano dal corpo, così il tuo amore trasferisca in te il mio cuore, perché io aderisca a te con vincolo inscindibile.

Versetto: Accoglimi [cf Sal 118,116], o mio Gesù, nell’abisso della tua misericordia e lavami da ogni macchia nella tua clemenza senza limiti. Accoglimi, o Gesù, nell’abbraccio della tua cooperazione, perché io meriti di essere congiunta a te nell’alleanza di una perfetta unione. Accoglimi, o mio Gesù, nel soavissimo connubio del tuo amore: lì fammi sperimentare il bacio della tua bocca che stilla miele [Ct 1,1].

Preghiera per la perfetta castità dell’anima e del corpo [cf prefazio del rito della consacrazione delle vergini]:

“O Dio, che nella tua benignità abiti nei corpi casti e nelle anime incorrotte, Dio, che nel tuo Verbo, per mezzo del quale tutto è stato fatto, restauri la natura umana viziata nei primi uomini a causa della frode del diavolo e la restauri in modo tale che non solo la richiami all’innocenza della sua prima origine, ma anche la conduci all’esperienza dei beni che si possederanno nel mondo futuro, e già elevi alla somiglianza con gli angeli chi è ancora limitato dai legami della condizione mortale: volgi il tuo sguardo su di me, indegna tua serva, che pongo nella tua mano il proposito della mia castità, offro la mia consacrazione a te, da cui ho ricevuto il medesimo voto che ti offro.

Quando, infatti, l’animo rivestito di carne mortale, potrebbe vincere la legge della natura, la libertà di fare quanto è lecito, la forza della consuetudine e gli stimoli dell’età, se tu, attraverso il libero arbitrio, non accendessi nei nostri cuori questo desiderio e non ne somministrassi la forza? La tua grazia, infatti, è stata effusa su tutti i popoli e ha adottato gli eredi della nuova alleanza da ogni nazione che è sotto il cielo, in seguito, hai infuso diverse virtù nei tuoi figli, i quali non da sangue, né da volontà della carne, ma dal tuo Spirito sono stati generati [Gv 1,13]. Tra le altre virtù, anche questo dono, sgorgato dal fonte della tua generosità, si è riversato su alcune anime, in modo che, benché nessun divieto avesse diminuito l’onore delle nozze e rimanesse intatta l’originaria benedizione sul santo vincolo coniugale, sorgessero tuttavia delle anime ulteriormente eccelse, che nel legame tra l’uomo e la donna non si curassero dell’unione nuziale, ma ne bramassero il mistero di cui essa è sacramento, e senza imitare quanto avviene nelle nozze, ne amassero il significato che esprimono.

La santa verginità riconobbe il suo autore, ed emula dell’integrità angelica [cf Mt 22,30], si consacrò al talamo e alla stanza nuziale di colui che è sia figlio della verginità perpetua, sia sposo della verginità perpetua. A me dunque che imploro il tuo aiuto, Signore, e desidero essere fortificata dal sacramentale della tua benedizione, dona il sostegno e la guida della tua protezione, affinché l’antico nemico, che per guastare i propositi più elevati escogita insidie sottili, non si insinui a motivo di una qualche negligenza della mia mente per offuscare la palma della perfetta continenza e non possa affatto strapparmi dal proposito della castità, che si addice anche ai costumi delle vedove.

Sia in me, o Signore, per dono del tuo Spirito, una prudente modestia, una saggia affabilità, una nobile dolcezza, una casta libertà. Ch’io sia fervente nella carità, che non ami nulla al di fuori di te, che viva in modo degno di lode senza desiderio di essere lodata. Ch’io glorifichi te nella santità del corpo, te nella purezza dell’anima; ch’io voglia bene a te con amore, ch’io serva te con amore. Sii tu per me l’onore, tu la gioia, tu il piacere, tu nell’afflizione il sollievo, tu il consiglio nell’incertezza. Sii tu nell’ingiuria la difesa, nella tribolazione la pazienza, nellapovertà l’abbondanza, nel digiuno il cibo, nella veglia il sonno, nella malattia la medicina.

In te io abbia tutto, in te che desidero amare al di sopra di tutto, e possa custodire in te ciò di cui ho fatto professione. Al fine di piacere a te, che scruti i cuori, non nel corpo, ma nell’anima, ch’io passi nel numero delle vergini sapienti per aspettare lo Sposo celeste con la lampada accesa e con l’olio già pronto; senza turbarmi all’improvviso arrivo del re, ma sicura con il mio lume io corra incontro festosa al coro delle vergini che lo precedono e non sia chiusa fuori con le stolte, ma mi sia lecito entrare nella sala regale con le vergini sapienti, e possa io rimanere per sempre in compagnia del tuo Agnello, mantenendomi a lui gradita nella castità. Per lo stesso Signore”.

Per ricevere spiritualmente il velo, dì:

Responsorio: Il Signore mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con l’abito della gioia. E come una sposa mi ha adornata di corona [cf Is 61,10].

Versetto: Il Signore mi ha rivestita di una veste intessuta d’oro [cf Sal 44,10] e mi ha ornata di innumerevoli gioielli. E come una sposa mi ha adornata di corona.

Preghiera:

O mio Diletto, eletto tra mille, fammi riposare all’ombra della tua carità coprendomi con il vello immacolato del tuo candore. Lì riceverò dalla tua mano il velo della purezza, che, grazie alla tua guida e alla tua direzione, porterò senza ombra di macchia davanti al tribunale della tua gloria, con il frutto centuplicato [cf Lc 8,8] di una castità che sia il più puro specchio dell’innocenza.

Per l’imposizione della corona:

Antifona: Ha posto un segno sul mio volto, perché non ammetta nessun altro amante all’infuori di lui.

Responsorio: Amo Cristo, nel cui talamo sono entrata, la cui madre è vergine, il cui padre non conosce donna, la cui voce per me canta con suoni melodiosi. E una volta che l’ho amato, sono casta, l’ho toccato e sono pura, l’ho accolto e sono vergine.

Versetto: Miele e latte [cf Ct 4,11] ho ricevuto dalla sua bocca e il suo sangue ha ornato le mie gote. E una volta che l’ho amato, sono casta, l’ho toccato e sono pura, l’ho accolto e sono vergine.

Preghiera:

O Gesù, mio fratello [Ct 8,1] e Sposo, Re grande, Dio e Agnello, poni, poni sul volto della mia anima un segno tale che io sotto al sole non scelga nulla, non desideri nulla, non ami nulla all’infuori di te. E tu stesso, o carissimo fra tutti coloro che mi sono cari, degnati di unirti a me con il patto del matrimonio spirituale in modo tale che io divenga tua vera sposa e consorte in virtù di quell’amore inseparabile che è più forte della morte [Ct 8,6].

Per l’anello:

Antifona: Mi ha dato in pegno il suo anello colui che è di gran lunga più nobile di tutti gli uomini per origine e dignità.

Responsorio: Già il suo corpo è unito al mio corpo, e ha ornato le mie gote il sangue di colui la cui madre è vergine, il cui padre non conosce donna.

Versetto: Sono stata data in sposa a colui a cui gli angeli rendono servizio, la cui bellezza ammirano il sole e la luna.

Preghiera:

O mio Gesù, frutto e fiore della purezza verginale, parte migliore della mia eredità e mia dote regale, che mi hai dato in pegno l’anello della fede, il sigillo dello Spirito, rendimi atta a te, mio vivo giglio, amenissimo fiore. Fa’ che io sia unita al tuo ardentissimo amore in modo così indissolubile che, per la violenza del desiderio amoroso di essere con te, io abbia sete di morire; e il patto che hai sancito con me trasferisca da me il mio cuore, affinché ormai non sia più con me, ma dimori insieme con te con amore indivisibile.

Responsorio: Ho disprezzato il regno del mondo e ogni gloria terrena per amore del mio Signore Gesù Cristo, che ho visto, che ho amato, in cui ho creduto, che ho scelto.

Versetto: Il mio cuore ha effuso una buona parola: io canto al re le mie opere. A lui, che ho visto, che ho amato, in cui ho creduto, che ho prescelto.

Preghiera:

Dona, ti preghiamo, Dio onnipotente, a me, indegna tua serva, che nella speranza dell’eterna ricompensa desidero essere consacrata a te, Signore, di perseverare in questo santo proposito con piena fede e animo costante. Degnati, Padre onnipotente, di santificarmi e di benedirmi, e di consacrarmi per sempre. Conferiscimi l’umiltà, la castità, l’obbedienza, la carità e la somma di tutte le opere buone. Donami, Signore, gloria per le opere, riverenza per il riserbo, santità per la castità, affinché io possa lodare in terno con i tuoi santi angeli la tua gloriosissima maestà. Amen.

Per la benedizione del Vescovo, chiedi di essere benedetta dall’intera Trinità imperiale:

Mi benedica e cooperi con me la dolce paternità di Dio Padre e la sua divina maestà. Mi benedica e unisca a sé la dolce paternità di Gesù Cristo Dio e la consanguineità per cui si è fatto vicino agli uomini. Mi benedica e renda feconda la dolce benevolenza dello Spirito Santo e la sua ardente carità. Mi benedica,confermi e fortifichi l’intera Trinità imperiale.

Mi benedica e congiunga a sé la gloriosa umanità di Gesù Cristo, che si è degnato di scegliermi per sé dal mondo, dimostrando con la sua morte di amarmi molto, e che mi ha fatto sposa del suo amore. Così, per la sua salvifica, viva e dolcissima benedizione potrò appropriarmi della perfezione di tutte le virtù, custodire integra e immacolata la castità, di cui ho fatto voto, mantenere il proposito, dimostrare umiltà, amare la castità, conservare la pazienza e perseverare in ogni santità sino alla fine; e dopo questa vita potrò meritare di ricevere la corona della castità, rivestita dell’abito candido tra le schiere simili a gigli, seguendo te, Agnello senza macchia, Figlio di Maria Vergine, dovunque tu, fiore delle vergini, vada [Ap 14,4-5].

Ora prega che il Signore, nella sua bontà, ti affidi a sua madre, la Vergine Maria, pura come un giglio, come se fosse lei l’abbadessa, perché ti custodisca ed egli possa riceverti un giorno dalla mano di lei

O diletto dei miei voti, o Gesù carissimo tra tutti coloro che mi sono più cari, consegnami e affidami ora a tua madre, la virginea rosa imperiale, la quale per amor tuo sia in eterno guida e custode della mia verginità. Consegnami a quelle mani delicate che nutrirono ed educarono te, Figlio di Dio Padre, affinché siano esse a custodire e difendere il proposito della mia castità, conducendomi senza macchia sulla via della purezza verginale o della continenza dei casti. Te ne prego, parla di me a quella virginea rosa e di’:

“Accogli costei sotto la cura della tua maternità: io l’affido a te in tutta la forza della mia divina carità. O madre, ripresentale a me immacolata e riconsegnamela educata secondo il tuo Cuore. Amen.

Per l’inno “Ti lodiamo, Dio”, esprimi le tue lodi alla Trinità sempre degna di venerazione, con la preghiera:

A te, Trinità Santa, da cui splende la divinità viva, stilla la vita, l’amore e la sapienza, da cui emana la potenza primigenia, la sapienza coessenziale, la soavità che si effonde, la carità ardente come fuoco, la santità che si estende, la bontà che tutto riempie; a te lode, onore e gloria, a te azione di grazie, potenza e splendore come offerta votiva, per il fatto che tu, come alto cedro del Libano, che estendi al di sopra dei cherubini la regale maestà della divinità, nell’abisso di questa valle di miseria ti compiaci di unirti a una canna di issopo in un abbraccio nuziale, con amore sponsale. E tu, o Dio Amore, legame e amicizia della Santa Trinità, tu scendi a riposarti e a deliziarti tra i figli degli uomini nella santa castità, che per effetto della tua forza d’amore risplende per le tue sante delizie come una rosa raccolta tra piante spinose.

O amore, amore, per dove si va a questi luoghi ameni’ Per dove si giunge a questi ricchi pascoli dello Spirito? Dov’è, dov’è la via della vita che conduce ai prati aspersi dalla rugiada che è Dio, i quali ristorano i cuori assetati? O amore, tu solo conosci quei sentieri della vita e della verità. In te si realizzano le care alleanze della Santa Trinità. Attraverso di te sono effusi i carismi migliori dello Spirito. Da te si moltiplicano in abbondanza i semi più fecondi dei frutti della vita. Da te scorrono le più dolci qualità del miele delle delizie di Dio. Da te fluiscono, stillando goccia a goccia nell’abbondanza, le benedizioni del Signore degli eserciti, cari pegni dello Spirito, troppo rari, ahimè, ahimè, nelle nostre contrade.

O amore, o amore, nella bella dilezione, prepara a me la via verso di te: nella casta virtù ti seguirò in eterno dovunque andrai, nell’amore dell’alleanza nuziale, là dove tu, regnando e comandando nella perfettissima maestà della divinità, nella dolcissima unione del tuo vivo amore e nella viva amicizia della tua infuocata divinità, conduci con te nella beatissima danza celeste fulgidissime migliaia di vergini, ornate con te di un’unica veste candida come neve, che intonano con giubilo i dolci cantici delle nozze eterne. O amore, custodiscimi in questa miseria all’ombra della tua carità in modo che, dopo questo esilio, entrando senza macchia nel tuo santuario dietro la tua guida, tra quelle schiere di vergini, mi ristori un solo ruscelletto della divina amicizia e mi sazi un solo godimento, dolce come il miele.

Amen, amen: così dicano tutte le cose.

Esercizi Spirituali di s. Gertrude la grande

quarto esercizio dell’anima che fa professione a Dio

Celebrerai spiritualmente nel rinnovamento di un nuovo fervore la professione, ovvero il voto, con questi ardentissimi desideri e preghiere, offrendoti interamente a Dio come olocausto e sacrificio di soave profumo [Ef 5,2].

Supplico la tua immensa misericordia, o Padre onnipotente, misericordioso, clemente, pietoso, benevolo e capace di far prevalere la tua bontà sulla nostra malvagità [Gl 2,3], perché oggi ti degni di volgere il tuo sguardo colmo di misericordia e di carità su di me, arido ramoscello – che non ho saputo curare, ahimè, ahimè, il tempo della mia potatura [cf Ct 2,12], con la quale mi hai innestato [cf Rm 6,5] in questa santissima famiglia religiosa, ma ho trascorso tutto il tempo della mia vita in una grande sterilità [cf Lc 13,6-9] –; ti supplico per la tua innata bontà, per amore di tua madre, che hai prediletto, la Vergine Maria, nostra gloriosissima patrona, e per intercessione del beatissimo Benedetto, nostro venerabile legislatore: fa’ che, riprendendo totalmente forza in te, io torni a verdeggiare di freschezza e, santificata nella verità [cf Gv 17,17] rifiorisca. Concedimi di coltivare con cura la santa vita religiosa, di osservare fedelmente i doveri della vita spirituale e di portare frutti di ogni virtù e santità a te, che mi ami, affinché nel tempo della vendemmia, cioè nel giorno della mia morte, io sia trovata al tuo cospetto pienamente matura e giunta totalmente al vertice della perfezione religiosa. Amen.

Per la benedizione:

La tua divina onnipotenza, sapienza e bontà, Dio mio, dolce amor mio, mi benedica e mi faccia venire dietro di te con volontà prontissima, rinnegare veramente me stessa [Mt 16,24; Lc9,23] e seguire te in modo perfettissimo, con totale sollecitudine del cuore, dello spirito e dell’anima.

Qui invoca la grazia dello Spirito Santo:

O mia dolcezza e mio amore, Dio mio, misericordia mia [cf Sal 58,18]. Ti prego, manda dal cielo il tuo Santo Spirito e crea in me un cuore nuovo e uno spirito nuovo [cf Sal 50,12; Ez 11,19; 18,31]. La tua unzione mi insegni ogni cosa [cf 1Gv 2,27], poiché ti ho scelto a preferenza di mille [cf Ct 5,10] e tu sei caro al mio cuore più di ogni altro amore, più della mai stessa vita. La virtù della mia anima abbondi di quella magnificenza e bellezza della carità che tu ricerchi, poiché ti desidero con passione. Fammi comparire dignitosamente innanzi a te! Amen.

Antifona: Venite figlie.

Ed ecco, io vengo a te, che ho amato, in cui ho creduto, a cui ho scelto di riservare il mio amore.

Preghiera:

O mio diletto, ti stringo al mio cuore, Gesù mio, con l’abbraccio inscindibile della carità. Ecco che ormai ti tengo stretto,avvinto a me con tutto l’amore del mio cuore [Ct 8,2; 3,4]; quand’anche mi avessi benedetto mille volte, non ti lascerò mai più andar via [Gen 32,27].

Antifona: Venite figlie.

Ed ecco, io vengo a te, che ho amato, in cui ho creduto, a cui ho scelto di riservare il mio amore.

Preghiera:

Tutta l’efficacia e la potenza della tua divinità di lodi per me; tutta l’amicizia e l’affetto della tua umanità ti dia soddisfazione per me, tutta la magnificenza e la maestà dell’augusta Trinità, ti magnifichi e ti onori in te stesso per me, con quell’altissima lode per cui tu solo basti a te stesso, e colmando di te l’imperfezione di tutte le creature le porti alla perfetta pienezza in te. Amen.

Antifona: Ascoltatemi, vi insegnerò il timore del Signore [Sal 33,12].

Preghiera:

O Gesù, Buon Pastore [Gv 10,11], fa’ che io ascolti e riconosca la tua voce [cf Gv 10,3-4], distinguendola da tutto ciò che mi distoglie da te. Sollevami sul tuo braccio. Fa’ che io, tua pecora, resa feconda dal tuo Spirito, possa riposare sul tuo petto [cf Is 40,11]. L’ insegnami come temerti. Lì mostrami in che modo amarti. L’ istruiscimi sulla maniera di seguirti. Amen.

Antifona: Accostatevi a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti [Sal33,5].

Preghiera:

Ecco, mi accosto a te, o fuoco divorante, Dio mio. Nell’infuocata forza del tuo amore, divorando me, granellino di polvere, consumami completamente e assorbimi in te. Ecco, mi accosto a te, mia dolce luce. Fa’ splendere la luce del tuo volto su di me, affinché le mie tenebre siano come il meriggio innanzi a te [Sal 118,135; Is 58,10]. Ecco, mi accosto a te, o beatissima unità. Ti prego, fa’ di me una sola cosa con te nel vincolo vivo del tuo amore.

Salmo: Del Signore è la terra [Sal 23].

Antifona: Questa è la generazione di chi cerca il Signore, di chi cerca il volto del Dio di Giacobbe [Sal 23,6].

Preghiera:

Fa’, o dolce Gesù, che io sia iscritta e contata nella generazione di coloro che cercano il tuo volto, Dio di Giacobbe, nella generazione di coloro che amano te, Dio degli eserciti. Con mani innocenti e cuore puro [Sal 23,4] possa io ricevere benedizione e misericordia da te, Dio mia salvezza [Sal 23,5].

Salmo: Pietà di me, o Dio [Sal 50].

Antifona: Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova nel mio intimo uno spirito retto [Sal50,12].

Preghiera:

Tuffami e immergimi completamente nell’abisso della tua carità. O amore, dona gratuitamente, purificandomi da ogni macchia nel lavacro della grazia; rinnovami in te, o mia vera vita.

Salmo: Chi abita al riparo [Sal 90].

Antifona: Chi abita al riparo dell’Altissimo, dimorerà sotto la protezione del Dio del cielo [Sal 90,1].

Preghiera:

Sostegno dell’anima mia e mio rifugio nel giorno della sventura, in ogni tentazione proteggimi all’ombra delle tue ali, circondami con lo scudo della verità [Sal 90,5]. Tu stesso sii con me in ogni mia tribolazione; o mia speranza, difendimi e proteggimi sempre da ogni pericolo dell’anima e del corpo. E dopo questo esilio mostrami te stesso, mia dolce salvezza. Amen.

Litania:

Kyrie eleison. Christe eleison. Kyrie eleison.

Santa Trinità unico Dio, concedi che il mio cuore ti tema, ti ami, ti segua, poiché tu sei il mio vero amore.

Santa Maria, paradiso di santità, giglio di purezza, sii tu guida e custode della mia castità, poiché in te ogni grazia di vita e di verità [cf Sir 24,25].

Voi tutti santi Angeli e Arcangeli, ottenetemi di prestare corpo e anima un servizio gradito a quel Re, servire il quale è regnare, alla cui presenza voi state, rendendogli servizio senza alcun tedio, con ineffabile gioia.

San Giovanni Battista, ottienimi di essere illuminata da quella luce vera, a cu itu venisti a rendere testimonianza [cf Gv 1,7].

O padre mio Abramo, ottienimi quella fede e obbedienza che ti condusse all’amicizia del Dio vivente [cf Gen 15,6; 22,18; 26,5].

O Mosè, caro a Dio, ottienimi quello spirito di mansuetudine, di pace e di carità, che ti rese degno di conversare faccia a faccia con il Signore della maestà [cf Es 33,11].

O Davide, re e profeta venerabile, ottienimi quell’integrità di fedeltà, di prontezza e di umiltà che ti rese un uomo secondo il Cuore di Dio [1Sam 2,35], così da essere veramente gradito e caro al re divino.

Voi tutti, santi Patriarchi e Profeti, ottenetemi lo spirito di comprensione e di intelligenza.

San Pietro, principe degli Apostoli, con la tua autorità scioglimi dai vincoli di tutti i miei peccati.

San Paolo, strumento eletto del Signore [At 9,15], ottienimi il dono del vero amore.

O mio caro Giovanni, discepolo che Gesù amava [Gv 13,13; 19,26; 21,7.20], ottienimi quella pietà, purezza e santità di spirito che desidera trovare in me il fiore e il Figlio di quel giglio di cui tu eri il delicato custode.

Voi tutti, santi Apostoli, fratelli e amici [Gv 15,15] di Gesù Crito mio Sposo, ottenetemi di essere a lui unita da una carità indissolubile.

Santo Stefano, che fosti scelto per essere il primo martire, ottienimi di aver sete del martirio per amore di Cristo, affinché venga in aiuto anche a me proprio colui che a te in punto di morte elargì il suo conforto [cf At 7,55ss].

San Lorenzo, soldato mai vinto, ottienimi quell’amore più forte della morte, grazie al quale tu vincesti il fuoco e il carnefice.

San Giorgio, fiore dei martiri, ottienimi nel servizio di Dio uno spirito che non venga mai sconfitto.

Santi Martiri tutti, ottenetemi una mite pazienza, affinché sia pronta ad esporre per amore di Gesù il corpo e la vita.

San Gregorio, pastore apostolico, ottienimi di vigilare con perseveranza nel proposito della santa vita religiosa sino alla fine dei miei giorni.

Sant’Agostino, specchio della Chiesa, ottienimi di vivere interamente per Dio e per la Chiesa.

O eccelso fondamento di tutta la vita religiosa, padre mio Benedetto, amato da Dio, ottienimi tanta costanza d’animo nell’austerità della vita spirituale, da poter ricevere con te il premio della vita eterna.

Voi tutti, santi Testimoni della fede, ottenetemi di essere rivestita di gloria e di bellezza [Sal 95,6] in modo tale che tutta la mia vita e le mie azioni diano lode al Signore per le espressioni della sua compassione in ogni opera.

Santa Caterina, ferita dalla carità divina, ottienimi di disprezzare tutto quanto è terreno e di desiderare Gesù solo.

Sant’Agnese, tenera seguace dell’Agnello, ottienimi di amare con carità infuocata il mio Sposo Gesù; tu ti glori infatti di essere tenuta stretta dal suo amore, di aver ricevuto il pegno della sua fedeltà e di essere entrata nel suo talamo.

Santa Maria Maddalena, ardentissima amante di Gesù Cristo, ottienimi di essere diligentissima nell’osservanza della vita monastica.

Voi tutte sante Vergini e Vedove, ottenetemi di progredire a tal punto in ogni santità della vita spirituale da poter giungere a fruttificare il cento per uno [Mt 13,8.23].

Voi tutti, santi ed eletti di Dio, ottenetemi una osservanza della vita monastica così attenta e profonda che mi consenta di arrivare insieme con voi a quella patria della vita eterna, che non conosce altro che gioie, dove Dio è tutto.

Sii benigno verso i miei peccati e le mie negligenze, Signore, e degnati di colmare con la tua perfettissima esistenza terrena tutte le mancanze della mia vita lasciata andare in rovina.

Dalla pusillanimità di spirito e dal turbamento, da ogni perversità e sensualità del cuore, da ogni cecità e sterilità della mente, da ogni negligenza e malvagità della condotta di vita: liberami, Signore.

Per tutte le viscere della tua paterna misericordia [cf Lc 1,78], donami l’intelletto e istruiscimi riguardo al proposito di questa vita religiosa – che ora professo dinanzi a te – poiché riconosco di non essere nulla senza di te.

Per colei che ti ha generato, conducimi sulla via immacolata, affinché io ti sia gradita nel corpo e nell’anima.

Io, tua figlia indegna e prodiga, che, ahimè, a causa dei miei peccati ho perso il nome di figlia, ti prego, confidando nella tua paterna pietà: per l’abbondanza della tua misericordia volgiti a me [Sal68,17] e, cancellando tutte le mie empietà, esaudiscimi.

Perché tu ti degni di donarmi nella santa vita religiosa uno spirito che non si lasci mai abbattere, un cuore compunto, un animo risoluto e un corpo adatto, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di infondere in me la grazia, il gusto e l’amore della vita spirituale, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu mi faccia rinunziare perfettamente al mondo e aderire a te con totale dedizione, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu mi renda capace di osservare fedelmente i principi di questa santa vita religiosa e mi conceda di perseverare in questo proposito, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di donare a tutti noi, che ti serviamo in questo luogo, l’unità dello spirito nel vincolo della carità e della pace [Ef 4,3], e perché ti degni di condurci dopo questa vita al premio promesso della tua gloria, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché in virtù di tutta l’autorità della tua divinità tu ti degni di assolvermi da tutti i peccati e di confermarmi nel santo proposito, e con tutta la tenerezza della tua umanità tu voglia mostrarti clemente nei miei riguardi ed esaudirmi completamente in tutte queste suppliche, ti preghiamo, ascoltaci.

Gesù, Figlio del Dio vivo, a te solo è noto tutto l’oggetto del mio desiderio: rendimi conforme al tuo Cuore, ti preghiamo, ascoltaci.

Agnello di Dio, su questa via per la quale cammino, tienimi stretta la mano destra [cf Sal 72,24], affinché io non venga meno.

Agnello di Dio, fa’ che io porti a compimento fedelmente, col tuo aiuto, ciò che ho iniziato nel tuo nome. Agnello di Dio, non mi siano d’ostacolo i miei peccati, ma la tua misericordia mi faccia progredire in tutte queste cose che ti ho chiesto.

Cristo, esaudiscimi e nell’ora della morte fammi gioire nella tua salvezza.

Kyrie eleison. Christe eleison. Kyrie eleison.

Preghiera:

O Dio, che con arte e perizia pianti e custodisci tutte le virtù, fa’ che io, benché indegna, come un minuscolo granellino preso dalla tua vera semente, cresca vigorosamente nel proposito della santa vita religiosa e arrivi a produrre fino a mille volte il frutto della vita più perfetta e perseveri fedelmente e instancabilmente nel tuo santo servizio sino alla fine della mia vita.

Invoca l’aiuto della divina sapienza con questo responsorio:

Responsorio: Manda, Signore, la sapienza dal trono della tua gloria, perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica: perché io sappia che cosa è gradito ai tuoi occhi in ogni tempo [cfSap 9,4.10].

Qui darai al Signore la cedola della tua professione [la cedola è un foglio in cui il novizio benedettino scrive di suo pugno i suoi voti] dicendo:

Gesù, mio dilettissimo, desidero abbracciare insieme a te la regola dell’amore, per poter rinnovare e trascorrere la mia vita in te. Ti prego, poni la mia vita sotto la custodia del tuo Santo Spirito, affinché io sia trovata in ogni tempo prontissima ad eseguire i tuoi comandi. Assimila a te i miei comportamenti: consolidami nel tuo amore e nella tua pace. Racchiudi i miei sensi nella luce della tua carità, affinché tu solo mi insegni, mi conduca e mi istruisca nell’intimo del cuore. Assorbi il mio spirito nel tuo spirito così potentemente e così profondamente che io sia veramente tutta sepolta in te e nell’unione con te io mi separi da mie stessa, e nessun altro all’infuori del tuo amore conosca la mia sepolture in te. Qui l’amore mi rinchiuda con il suo sigillo e mi faccia appartenere esclusivamente e a te con vincolo indissolubile. Amen.

Qui rivolgiti al Signore, considerando quale sia la prima obbedienza che il suo amore ti impone:

Il mio Diletto mi grida: “mettimi come sigillo sul tuo cuore e sul tuo braccio, poiché forte come la morte è l’amore” [Ct 8,6].

Preparati a incamminarti con prontezza con il Signore sulla via del bell’amore [Sir 24,24], con il responsorio:

Responsorio: Che io ami te, Signore, mia forza: Il Signore è il mio sostegno, il mio rifugio e il mio liberatore [cf Sal 17,1].

Versetto: Lodando il Signore, lo invocherò, e sarò salvo dai miei nemici [Sal 17,4]. Il Signore è il mio sostegno, il mio rifugio e il mio liberatore.

Per ricevere il giogo della Santa Regola:

Accoglimi, Padre Santo, nella tua clementissima paternità, perché nello stadio di questo santo proposito, in cui per amor tuo ho iniziato a correre, possa ricevere te stesso come premio [cf 1Cor 9,24] ed eterna eredità.

Accoglimi, Gesù che ami immensamente, nella tua tenerissima fraternità: porta tu con me tutto il peso della giornata e del caldo [Mt 20,12] e io trovi in te il sollievo di tutta la mia fatica, il compagno del mio viaggio, la mia guida e il mio alleato.

Accoglimi, Spirito Santo, Amore che sei Dio, nella tua amorevolissima misericordia e carità: ch’io trovi in te il maestro e il precettore di tutta la mia vita e il dolcissimo amante del mio cuore. Amen.

Qui prostrati davanti al Signore:

Kyrie eleison. Christe eleison. Kyrie eleison.

Salmo: Pietà di me o Dio [Sal 50,3].

Dì:

Vengo ai tuoi piedi, Padre d’immenso amore. Ecco, i miei peccati mi hanno separato da te. Secondo l’abbondanza della tua misericordia abbi pietà di me e abbatti il muro della mia vita passata che mi impedisce di essere con te. Attirami a te con tanta violenza, che io ti segua per amore e con gusto, conquistata dalla dolcezza del tuo inestinguibile affetto.

Preghiera:

O Gesù compassionevole, dal momento che il volere è alla mia portata, ma non sono in grado di attuarlo [cf Rm 7,18], converti a te la mia anima dalla fragilità della condizione umana, con l’aiuto della tua grazia, attraverso la legge immacolata del tuo amore, affinché correndo instancabilmente sulla via dei tuoi precetti [Sal 118,32] e aderendo inseparabilmente a te, tu sia con me, o mio Signore, aiutandomi sempre e rinfrancandomi nell’opera che ho intrapreso per amore dell’amore tuo.

Per l’imposizione del santo abito pronuncia questa preghiera:

O nobile amore, vieni dove io, canna ignobile, ma resa simile a un giglio fiorito sotto il tuo sguardo, sono stata piantata dalla destra della tua eminentissima divinità, nella profondissima valle della santa umiltà, lungo il corso d’acqua della tua straripante carità, lungo il corso d’acqua della tua grande indulgenza e pietà. Vieni dove io, arido fieno della tua coltivazione, che in me stessa sono interamente nella e vanità, ti prego di concedermi, grazie alla ricchezza del tuo Spirito, di rinverdire pienamente e di rifiorire in te, o mio dolcissimo Mattino. Ch’io possa così spogliarmi in te dell’uomo vecchio con le sue azioni [cf Col 3,9], per rivestire l’uomo nuovo che è stato creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera [Ef 4,24]. Amen.

Responsorio: Ho disprezzato il regno del mondo e ogni gloria terrena per amore del mio Signore Gesù Cristo, che ho visto, che ho amato, in cui ho creduto, che ho scelto.

Versetto: Il mio cuore ha effuso una buona parola: io canto al re le mie opere. A lui, che ho visto, che ho amato, in cui ho creduto, che ho prescelto.

Preghiera:

Che ho ancora in comune col mondo, o mio caro Gesù? Ecco, nemmeno in cielo ho voluto nient’altro che te: te solo amo, te desidero, te ho a cuore, te bramo, di te sono assetata, te amo. In te vengo interamente meno, o mio diletto, o mio diletto. Portami nella fiamma del tuo vivo incendio, e fammi ora aderire a te in maniera così totale che nell’ora della morte, una volta lasciato il corpo, io abbia in eterno in te il mio bene [cf Sal 72,25-26]: la mia anima infatti ama te, il cuore desidera te, la forza del mio essere ha caro te, e tutta la mia vita ormai, allontanandosi da me, se ne è andata dietro di te. O Gesù carissimo tra tutto quanto mi è caro, a te dice il mio cuore [cf Sal 26,8]: “tu sei il mio caro a me carissimo, tutta la mia vera e sicura gioia, la mia parte migliore, tu che solo sei amato e caro all’anima mia”.

Accostandoti alla comunione, gettati totalmente in Dio, così da vivere per lui solo:

Che cosa sono io, mio Dio, vita dell’anima mia? Ahimè, ahimè, quanto sono lontana da te! Ecco, io sono come un pochino di polvere che il vento spazza via dalla faccia della terra [Sal1,4]. Nel vigore della tua carità degnati di scatenare con forza il vento infuocato del tuo amore onnipotente; nel turbine del tuo Spirito degnati di gettarmi con veemenza in te e di accogliermi nel seno della tua amorevole sollecitudine: fallo con tanta forza e veemenza, che io cominci veramente a morire a me stessa e a trasformarmi col mio spirito in te, o dolce amor mio. Lì, lì concedimi di perdere me stessa in te, di abbandonare me stessa in te così radicalmente che non rimanga in me nessuna traccia di me, così come un granello di polvere gettato via non lascia, là dove è scomparso, alcun segno della sua mancanza. Trasferiscimi così interamente nell’affetto del tuo amore che si annulli in te ogni mia imperfezione e che fuori di te io non abbia più respiro! Ti prego, concedimi di perdermi in te in modo tale che in eterno io non possa più trovare me in alcun luogo fuorché in te. Amen.

Qui esprimi il desiderio di essere condotta a perfezione nel Signore:

Che cosa sono io, Dio mio, amore del mio cuore? Ahimè, ahimè, quanto sono dissimile da te! Ecco, io sono come una minuscola gocciolina della tua bontà e tu il mare pieno di ogni dolcezza. O amore, amore, apri, apri su di me tanto piccina le viscere della tua pietà! Riversa su di me tutte le cataratte della tua tanto benevola paternità. Fa’ scaturire su di me tutte le sorgenti del grande abisso [Gen 7,11] della tua infinita misericordia. Mi assorba il gorgo profondo della tua carità. Ch’io sia sommersa nell’abisso del mare della tua clementissima tenerezza. Possa io perire nel diluvio del tuo vivo amore, come sparisce una goccia di mare nel profondo della sua pienezza. Ch’io muoia, muoia travolta dal flusso della tua immensa compassione, come si estingue una scintilla di fuoco nel potentissimo impeto di un fiume. Mi avvolga, stillando goccia a goccia, il tuo amore di dilezione. Mi porti via la vita la coppa del tuo amore. Il segreto disegno del tuo sapientissimo amore agisca in me e compia in me la gloriosa morte dell’amore che dà la vita. Lì, lì io perda la mia vita in te, là dove tu vivi in eterno, o amore mio, Dio della mia vita. Amen.

Qui desidera essere sepolta nel Dio vivo:

Che cosa sono io, Dio mio, mia santa dolcezza? Ahimè, ahimè, io sono divenuta la lordura di tutte le tue creature, ma tu sei la mia grande fiducia, poiché in te mi è riposta l’abbondanza e il complemento di tutto ciò che io ho perduto. O amore, amore, amore, ammassa ora su di me il cumulo della tua immensa bontà e indulgenza. Caricami addosso il fardello della tua infinita pietà e clemenza. Fammi esalare l’ultimo respiro nel dolce spirare del tuo Spirito, fa’ che mi addormenti all’ombra del tuo amore [cf Sal 62,8]. Gustando ancora in vita la tua soavità, possa io consegnare il mio spirito, così che in te, mia dolce amenità, soavemente io passi, uscendo da me stessa, nei tuoi abbracci io cada e nel bacio del tuo amore dolce come il miele io sia veramente sepolta.

Avvolgimi nella sindone della tua gratuita redenzione. Imbalsami nella tomba di marmo del tuo Cuore trafitto dalla lancia, nascondendomi sotto la lapide del dolcissimo sguardo del tuo volto che stilla miele, perché tu abbia cura di me in eterno. Là, là, o mio diletto, io sia sepolta, all’ombra dolcissima della tua paterna dilezione. Ch’io riposi. Riposi. Riposi nell’eterna memoria della tua preziosa e viva amicizia. In te, o forte amore, inaridisca la mia carne. In te, o amore che fa vivere, spiri la mia vita. In te, o dolce amore, si riduca in cenere tutto il mio essere. E nellaluce del tuo volto riposi in eterno l’anima mia. Amen.

Di’ poi il cantico del Magnificat in rendimento di grazie, con questa preghiera:

A te, Dio della mia vita, che vivifichi la mia anima, a te, che mi ami con somma dolcezza, che mi sei padre, Sposo e sempre a me provvedi, a te presento tutto il tesoro del mio amore, nella brace dello Spirito del tuo ardore, nella fornace incandescente del tuo vivo amore. Per te, per te, o tu che sei il più caro fra tutto quanto mi è caro,imbocco in quest’ora vie dure, sapendo però che la tua misericordia vale più della vita [Sal 62,4].

Ti prego, o mio diletto, con la tua forza divina cingi per la guerra [Sal 17,40] me, che conto sulla tua pietà, con l’armatura del tu o Spirito, perché tu faccia svanire tutte le insidie dei miei nemici [cf Sal 17,41], e tutto ciò che in me non vive totalmente per te solo, tu stesso abbattilo ai miei piedi [cf Sal 17,40] con la tua carità inestinguibile, affinché io ti ami, grazie al dolce aiuto del tuo vivo amore, attratta e ristorata dalla soavità vivificante della tua dilezione. Potrò così amarti, o mia dolce forza, portando con letizia il giogo soave e il carico leggero [Mt11,30] del tuo amore, sotto la tua guida, perché tutta la fatica del servizio che per te, o mio diletto, spendo, mi appaia come la breve durata di pochi giorni in confronto alla grandezza del tuo amore.

La mite brezza del tuo Spirito mi abbrevi e alleggerisca tutto il peso e la calura del giorno [Mt 20,12] e tu stesso degnati di unire ogni operazione ed esercizio della mia vita con la vivificante collaborazione del tuo vivo amore, affinché in eterno ti magnifichi l’anima mia, infaticabilmente ti serva tutta la mia vita, e il mio spirito esulti in te, Dio mio salvatore [Lc 1,46-47], e ogni mio pensiero e azione siano lode e rendimento di grazie a te. Amen.

Portate a termine tutte queste cose, affidati al Signore con il cantico “Ora lascia…”:

E ora, o amore, mio Re e mio Dio, ora, o mio Gesù, a me tanto caro, accoglimi nella tenerissima cura del tuo Cuore divino. Lì, lì, affinché io viva totalmente per te, stringimi al tuo amore.

Ed ora abbandonami nel vasto mare della tua profonda misericordia.

Lì, lì affidami alle viscere della tua straripante tenerezza. Or dunque gettami nella fiamma divorante del tuo vivo amore. Lì, lì trasferiscimi in te fino a che l’incendio non abbia ridotto in cenere la mia anima e il mio spirito. E nell’ora della mia morte affidami alla provvidenza della tua paterna carità.

Lì, lì, mio dolce Salvatore, consolami con la visione della tua presenza più soave del miele. Lì ricreami facendomi gustare il caro prezzo con cui mi hai redento. Lì, lì chiamami a te con la viva voce del tuo bell’amore. Lì accoglimi nell’abbraccio del tuo indulgentissimo perdono. Lì, nella dolce brezza del tuo Spirito, effluvio soave, attirami a te, trascinami in te e assorbimi. Lì immergimi nel bacio dell’unione perfetta che consente di godere in eterno di te, e concedimi allora di vederti, di possederti e di godere con somma ed eterna gioia di te, poiché l’anima mia ha bramato te, o Gesù carissimo fra tutto quanto mi è caro. Amen.