sabato 12 novembre 2011

Dinanzi alle tentazioni




Dai "Detti dei Padri del Deserto"


Abba Antonio disse ad abba Poemen: "Questa è la grande opera dell'uomo: gettare il proprio peccato davanti a Dio e attendersi la tentazione fino all'ultimo respiro".

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Abba Antonio disse: "Nessuno, se non avrà conosciuto le tentazioni, potrà entrare nel regno dei cieli. Togli infatti le tentazioni e nessuno sarà salvato".

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Uno dei padri disse: "Se l'albero non è scosso dal vento, non cresce nè affonda le radici. Così anche noi: se non siamo tentati e non sopportiamo la tentazione, non diventiamo coraggiosi".

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Un fratello disse ad Abba Poemen: "Se cado in un miserabile peccato, ilpensiero mi rimorde e mi accusa dicendomi: Perchè sei caduto?". Gli disse l'anziano: "Quando l'uomo cade, non appena dice: Ho peccato, subito trova riposo".

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Abba Isaia interrogò abba Poemen a proposito dei pensieri impuri. E abba Poemen gli disse: "E' come un cassettone pieno di vestiti: se li si lascia lì, col tempo marciscono. Così anche i pensieri: se non li realizziamo con il nostro corpo, col tempo scompaiono o marciscono".