venerdì 25 aprile 2014

I tanti «miracoli» del Papa che diventa santo senza miracolo

Giovanni XXIII


Per volere di Francesco Roncalli sale agli altari senza riconoscimento ufficiale di un secondo prodigio. Ma ecco alcune storie ritenute credibili

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Papa Giovanni XXIII domenica 27 diventa santo per volere di Francesco senza che sia stato riconosciuto ufficialmente un secondo miracolo avvenuto dopo la sua beatificazione. Eppure sono tante le guarigioni segnalate al postulatore della causa negli ultimi anni. Alcune di queste sono state presentate nella «Positio», il dossier per la canonizzazione preparato nei mesi scorsi e che contiene una decina di pagine dedicate alla «fama di segni e miracoli». Sono storie che la Congregazione delle cause dei santi ha ritenuto di citare e dunque - anche se nessuna di queste è stata esaminata nei dettagli dal punto di vista medico-clinico - sono ritenute credibili. Eccone alcune.

LA BUSTINA DI CIANURO
Nel dicembre 2002 la signora Annunziata D.A. di Napoli racconta di aver ingerito per sbaglio una bustina di cianuro e di essersi salvata dall'avvelenamento senza riportare alcun danno ai reni. Guarendo contemporaneamente da una grave malattia. «Soffrivo di cirrosi epatica - ha dichiarato la donna - e sentivo male allo stomaco. Verso le ore 16 ho preso una bustina nella quale credevo esservi un medicinale. Dopo cinque minuti mi sono sentita mancare, tutto il corpo mi faceva male, e prima di svenire ho chiamato Papa Giovanni. Nella bustina c'era cianuro, com'è risultato dalle indagini. Portata in ospedale tutti mi ritenevano come morta. Ero scolorita, fredda e con le dita che iniziavano a irrigidirsi. Sono stata portata nel reparto di terapia intensiva. Verso le 24 mi sono svegliata e vedevo un uomo anziano, grasso, che mi salutava con la mano: era Papa Giovanni, l'ho riconosciuto subito! Lui mi ha detto: "Non ti preoccupare! Sei salva!". Da allora tutte le analisi sono andate migliorando e nel giro di pochi giorni sono tornata a casa. La cosa che ha fatto meravigliare i medici è che le altre persone, nelle mie condizioni, hanno dovuto subire un trapianto di reni o l'asportazione della milza... Altro evento stranissimo: la cirrosi è sparita».

IL TUMORE SCOMPARSO
Nel novembre 2005 la famiglia F. di Inverigo (Como) segnala la scomparsa di una massa tumorale addominale nella nipotina Valentina, diagnosticata con Tac ed ecografie all'ospedale San Gerardo di Monza. I familiari della bambina hanno raccontato di essere andati a chiedere la grazia a Papa Giovanni a Sotto il Monte dopo che gli esami avevano «diagnosticato una massa tumorale grossa come un pompelmo». Il 3 novembre, giorno stabilito per asportare il tumore con un intervento chirurgico, «praticato il taglio, con grande stupore dei chirurghi, la massa era sparita. Dopo due mesi, medici primari e chirurghi non sanno dare spiegazioni mediche scientifiche sulla massa tumorale scomparsa».

IL BIMBO GUARITO
La signora Samanta R. ha dato alla luce un bambino sano nonostante la diagnosi di «sindrome di Klineferter, Trisomia del Cromosoma 7 a mosaico». Nell'agosto 2007 la donna scopre di essere incinta e avendo un fratello affetto dal morbo di Down in ottobre decide di fare delle analisi prenatali. Vista la gravità della diagnosi, i medici le suggeriscono l'aborto terapeutico. I coniugi si recano a Sotto il Monte per chiedere la grazia a Papa Giovanni. «Decisi di non abortire. Feci l'amniocentesi di cui allego i documenti e l'esito dopo dieci giorni fu un vero miracolo. Federico Giovanni era sano e non aveva nessun problema ai cromosomi. Dopo pochi mesi tornammo a Sotto il Monte dal Papa Buono e portammo il nostro fiocco. Abbiamo promesso al Papa che ogni anno di questa stagione torneremo a trovarlo... Il nostro bimbo cresce sano e sereno sempre sotto lo sguardo del nostro San Giovanni XXIII».

LA VISTA RITROVATA
Il 3 agosto 2008 l'ottantasettenne Jacques M., di Sète (Francia) ha dichiarato di essere stato guarito istantaneamente dalla cecità dell'occhio sinistro e dalla cataratta dell'occhio destro. La vista era stata perduta da decenni, «a motivo di un edema maculare e un eccesso di irradiazione laser».

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